MICHAELA... pensieri nel blu

Nuova Vita - 9 Mesi

Arcobaleno

Certi imprevisti capitano quando meno te li aspetti e sanno toglierti il fiato. Ti sbattono contro il muro come il più massiccio dei TIR, per poi condurti verso cieli sconosciuti. Tutto è cominciato il 06.06.'06, con un arcobaleno che puntava dritto sulla via di casa. Ed a casa ho trovato la scoperta che sarei divenuta madre.
Nonostante qualche problema nei primi mesi (il canale dell'utero non era chiuso bene) la gestazione è proceduta bene, tra calcetti che mi tenevano compagnia, la pancia ogni giorno più ingombrante e faticosa da gestire, la nausea che se ne è andata solo al nono mese ed un appetito imbarazzante. Ho subito una forte emozione quando alla prima ecografia ho visto quel fagiolino lungo appena 8 mm con il cuore che batteva forte, ma la vera e profonda consapevolezza che dentro di me stavo allevando una nuova persona è stato l'1 settembre, quando alla 18° settimana l'ho sentito per la prima volta muoversi: a letto, una piccola protuberanza che si spostava lungo la pancia, forse un piedino spostato per esplorare meglio l'ambiente circostante.
Da allora il mio marmocchio è costantemente con me: nel cuore, nei pensieri, nella speranza. Nel cuore, perché sento forte l'istinto che mi dice di amarlo a prescindere da tutto. Nei pensieri, perché quasi tutti sono rivolti a lui, alle domande su come sarà, quale uomo diventerà. Nella speranza di imparare ad essere una buona madre, di riuscire a trasmettergli ciò che di buono ho imparato ed a metterlo in guardia su ciò che è cattivo.
Non so cosa ci riservi il futuro...

Ecografia sesto mese

Ho eseguito l'amniocentesi alla 17° settimana di gravidanza (cioé al 5° mese) per scrupolo personale, per avere la certezza che il mio bambino stesse crescendo sano.
A quante cose si deve rinunciare durante la gravidanza? L'elenco è abbastanza lungo... Prima di tutto, si comincia con la prontezza di riflessi ed una certa dose di lucidità mentale: fin dal primo mese per me ogni angolino appena un poco comodo era buono per schiacciare vergognosi e goditissimi pisolini.
Poi si rinuncia alla tranquillità del proprio stomaco. Nonostante le assicurazioni ricevute da più parti che dopo i primi tre mesi le nausee sarebbero sparite, mi hanno fatto penare fino agli inizi del nono mese. BLEAH!
Ci si deve scordare di quei piccoli peccatucci di vanità come nascondere i capelli bianchi con una bella tinta bionda: ecco quindi che a 33 anni sfoggiavo già una frezza bianca sulla tempia destra, più qualche altro capello canuto qua e là.
Piace magari ogni tanto farsi un bel boccale di birra oppure gustarsi un buon vino? Via da subitissimo anche gli alcolici: il fegato del marmocchio non è ancora pronto a fare a pugni con l'alcol ed è bene evitargli eventuali danni cerebrali.
Ma non dimentichiamoci del "corpo che cambia nella forma e nel colore", tanto per fare una citazione: il seno aumenta (non nel mio caso... sigh...), le areole diventano scure, la panza avanza e si crea una riga scura che parte da sopra il pube ed arriva allo stomaco, una specie di scriminatura dovuta alla muscolatura dell'addome che si tende. Per non parlare poi delle gambe colpite dalla ritenzione idrica e di un paio di chiappette divenute dei discreti panettoni. Poi le smagliature...
La pancia, già... Al settimo mese ho cominciato ad avere qualche problema nel gestirmi: per la depilazione in certe zone dovevo andare a... memoria; per infilare calzini ed allacciare scarpe mi ritrovavo a studiare posizioni sempre nuove, per non parlare poi della cura dei piedi; quando aprivo sportelli od ante la pancia era sempre lì pronta a sbatterci contro.
Ed a tavola? Come si fa a pranzare o cenare con la panza che ti tiene a debita distanza dal piatto? Così mi ritrovavo a stendere un tovagliolo bello ampio sull'addome (sono sempre stata a rischio sbrodolamento), a dosare bene le porzioni su forchetta o cucchiaio... per poi perdere la pazienza ed afferrare il piatto per tenerlo in mano.
Dimenticavo: l'ipersalivazione. Pare non si manifesti in tutti i casi di gravidanza, ma ho fatto la sua conoscenza da subito. Non è carino per 9 mesi dover stare attenti ogni volta che si parla per non sputacchiare verso l'interlocutore...

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