MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Goodbye
03.03.1987 - Box 3 LP CGD 77001

Goodbye

Disco 1 - Lato A
Giorni infiniti
Un posto come te
La mia donna
Venti

Disco 1 - Lato B
Non si può rifare il mondo in due
Lettera da Berlino Est
Risveglio
Rotolando respirando
Stella del Sud

Disco 2 - Lato A
Terry B.
Cosa dici di me
Se sai se puoi se vuoi
In diretta nel vento
La Gabbia
Grandi speranze

Disco 2 - Lato B
L'altra parte del cielo
Amore e dintorni
Incredibilmente giù
Quando una lei va via
Pierre
Dammi solo un minuto
Ci penserò domani
Mediterraneo
Anni senza fiato

Disco 3 - Lato A
Asia non Asia
Non siamo in pericolo
Se c'è un posto nel tuo cuore
Se nasco un'altra volta

Disco 3 - Lato B
Vieni fuori (Keep on running)
Nel buio (I looked in the mirror)
Piccola Katy
Buonanotte Penny
In silenzio
Mary Ann
Tanta voglia di lei
Tutto alle tre
Pensiero
Opera prima
Goodbye
Ancora tra un anno

GIORNI INFINITI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Cambia il vento, cambiano i confini
torna sempre quel che se ne va
i giorni del futuro
venuti da lontano
da mille piogge e compleanni fa.
Giorni d'aria, giorni di fatica
ci vuole occhio, cuore e fantasia.
Abbiamo nelle dita
gli anelli della vita.
Abbiamo tutti quanti un senso.
Sognando, guarendo
suonando seminando.
Volando cadendo
guidando i figli e le città.
Le grandi stelle, piccoli mestieri
s'incrociano nell'alba sulle vie.
Le storie della notte
le sveglie del mattino.
Cerchiamo tutti di toccarci
correndo, scalando
rubando e accarezzando.
Nel lampo del tempo
in giorni senza fine mai.
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.
Sul palco della terra non c'è
persona grande o piccola
anche gli ultimi che non vincono mai,
non si fermano mai.
Volando, cadendo
suonando seminando
segnando il tempo
per infiniti giorni in più...

UN POSTO COME TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

Negli ombrelli della pioggia di settembre
penso a te che mi fai bene
come l'aria di montagna, come il vino
in buona compagnia
come la notte dell'anno a Rio
come sentirsi ripetere
non dimostri gli anni che hai.
A metà di un altro giorno della vita
oggi che non c'è il giornale
mi domando come io sarei adesso
che indirizzo avrei
chi mi vorrebbe al telefono
se per un caso impossibile
non mi fossi accorto di te.
Un posto come te
è la prima notte di quiete.
Un posto come te
è pioggia che toglie la sete,
io lascio fare a te
fintanto che posso contare
su un posto come te.
Io sono quello che volevo diventare
nella festa e nel dolore
dalla prima sigaretta del mattino
alle tue braccia che
fanno la terra più giovane
tra i seni caldi dell'allegria
quando c'è bisogno di te.
Un posto come te
è un'isola senza bandiera
un posto come te
è un brindisi sulla frontiera,
io lascio fare a te
mi basta tornare stasera
a un posto come te.

LA MIA DONNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

La mia donna è l'amica che non stanca,
la mia banca, il mio avvocato,
la mia stella
della sera;
non è un gioco vivere con me,
mi conosce come le sue mani,
è innamorata ma sa sempre quel che fà.
La mia donna è un discorso complicato,
una canzone che mi toglie tutto il fiato,
mi assomiglia,
è una foglia al vento come me,
sempre appesa al filo di un pallone
fà il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata.
Donne immaginate e vere
clandestine dentro al nostro confine
che affondano radici tenere
con il vestito di una notte sola;
donne d'amore donne d'avventura
che ti asciugano la pioggia negli occhi,
quando sei lontano dal tuo cuore
e sei cattivo e non sai più capire
perché stai male con te.
La mia donna è una palma spettinata,
sa suonare e cucinare e per giocare
l'ho tradita,
lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
stacci attento perché poi fa male
e gli occhi parlano chiaro
di più delle parole.
Donne in tasca e nei pensieri
che ci stancano e ci fanno parlare
due minuti di un amore insegnano
più di una vita a correre e cadere;
cambiare albergo non ti serve a niente,
le città, le stanze son tutte uguali,
quando schiacci i tasti dei ricordi,
quando hai capito tutto troppo tardi
e non puoi fare di più.
La mia donna è nel suo tempo migliore
proprio adesso che non è più la mia donna
ci parliamo,
mi capisce senza nostalgia,
solo i tempi erano sbagliati
potessi riprovare, potessimo rifare....

VENTI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Ho dormito nel sole
ho guidato di notte
ho aspettato il mattino
dal lato sbagliato
ho speso moltissimo.
Venti alle spalle
venti giri di stelle.
Chi l'avrebbe mai detto
che la rotta era buona
è cambiata la gente, le donne, la scena
ma c'è ancora musica.
Venti di pioggia
venti giri del sole.
Venti di terra e di mare
mi hanno preso, mi hanno fatto passare
per le porte più strette
per le notti più chiare.
Ho visto gente più forte del tempo
ed altri andarsene in pezzi, soltanto perché
non si resta ragazzi per sempre
eppure mondo ce n'è
ogni giorno di più.
Chi l'avrebbe mai detto
chi ci avrebbe scommesso.
Son cambiate le strade
il sesso, le lire
le nostre inquietudini
ma funziona lo stesso
chi l'avrebbe mai detto.
Si ricomincia da quello che so
ad altri venti chi dice di no
che siano raffiche o bassa marea
o capodanni di più.
Ho attraversato orizzonti, silenzi e rumori
ho avuto amici e nemici migliori di me
ti ho risposto, ho raggiunto il tuo cuore
e forse altri che io non conoscerò mai.
Venti forti e leggeri.
Venti mila pensieri.
Venti giri del campo e ancora c'è tempo.
Venti forti e leggeri.
Venti mila pensieri.
Venti giri del campo e ancora c'è tempo.

NON SI PUO' RIFARE IL MONDO IN DUE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

E invece sì, ho capito quel che dici
ti conosco come il mio respiro
quando stai nel palmo di una mano
quando attacchi forte più di un uomo.
Non cambierei una linea del tuo viso
né un accento delle tue parole
ma non siamo sempre di noi soli
e non tutto per amore cambia
e nessuno ha mai ragione sempre.
Non si può rifare il mondo in due.
Non si può rifare il mondo noi da soli
ma scappare insieme da prigioni nuove
e piantare il seme ricordarsi dove
questo sì, che in due soltanto si può fare
noi nel tempo
noi nel mondo
io con te.
E invece sì, che mi fido del tuo cuore
tu le senti a pelle le persone
io sto bene quando tu stai bene
sai di me quel che non sa nessuno
non per questo pioverá di meno.
Non si può rifare il mondo in due.
Non si può rifare il mondo noi da soli
non rispondermi che ho smesso di sognare
camminando insieme siamo, sì, più forti
voglio solo dire: stiamo ad occhi aperti
noi nel tempo
noi nel mondo
io con te.

LETTERA DA BERLINO EST

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti e Red Canzian - Voce: Roby Facchinetti, Red Canzian)

Sabato sera normale a Berlino est
e c'è di bello che è maggio e non piove più
la radio in F.M. della parte di là batte musica O.K.
È più di un po' che non scrivo più lettere
ma va da sé che domani, è domenica
e altre novità qui da noi sono che quel voglio non c'è.
Questo cielo in cielo non l'ho scelto io
e nemmeno questa mia città
e non so se in fondo me la merito
ma di certo non la cambierei.
E se vivo forte fa un rumore il tempo mio
che non sento il tempo dove va
e la voglia mia di mare e vele
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Sabato notte speciale a Berlino est,
se vai di sopra ad un tetto a guardare in là
s'accende una città fatta apposta per noi che restiamo di qua.
Vista da qui sembrerà quasi America
e lancerà verso noi i suoi tentacoli
e forte sentirai respirare le sue cento bocche su e giù.
Ma non fanno giorno mille lucciole
e non sei contento neanche tu
certo basta un muro per dividerci
ma non è cantando che va giù.
E che il giorno pende ogni giorno dal suo cielo,
l'hanno detto troppo tempo fa.
E la voglia di poter gridare
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Quasi domenica ormai a Berlino est
la primavera è arrivata perfino qui
e il sole in casa mia passaporto non ha ed entra ed esce da sé.

RISVEGLIO

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Per la realizzazione di questo brano venne utilizzata per la prima volta la steel guitar.

Link a video su YouTube:
- Regia e scenografia di Raffaele Andreassi presso i Teatri Dear per la trasmissione "Odeon" RAI Due sul Tema del Sole. Anno 1979.

ROTOLANDO RESPIRANDO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Il sole è prossimo ormai
il vento corre con me.
Tanti piani sopra il mondo
lei sta bene dove sta
cosa c'entro io con quella gente e con lei.
L'autostrada scorre via
voglio andare a casa mia
cosa c'entro io con quella donna non so.
Rotolando verso il mondo
respirando l'aria è mia
già in periferia della mia grande città.
Con il vestito aperto e le labbra chiuse
io l'ho guardata e vista per quel che è.
Quand'era notte
dentro quella stanza
di cose ne ho fatte
posso farne senza.
Il sole e prossimo ormai
faccio la gara con lui
vento in faccia e la strada parla con me.
E il sole sfonda
l'orizzonte intero
e come una fionda
che colpisce il cielo.
E l'aria fischia
tra i capelli e il vuoto
nel sangue che picchia
dalla pelle al fiato
e il nuovo giorno é già nato.


NOTE

Questa canzone con un arrangiamento diverso ed il titolo "Voi che siete lì davanti a noi" faceva parte già da tre anni del repertorio del gruppo e veniva eseguita come introduzione durante i concerti.

STELLA DEL SUD

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

tella del sud
come una colomba ferita
sei caduta nella mia vita
lasciandoti proteggere.
Stella del sud
ora che mi brilli vicino
prestami la voglia di andare
e portami con te
c'è ancora un treno
che soffia lontano.
Tu come me
senza un cielo dove pregare
cerchi tra le pieghe del mare
un'onda che ti porti via.
Tu come me
che respiri forte la vita
senti quando l'aria ti dà
sapori di magia
ti prende forte
ti trucca le carte.
È...
Africa questo vento che ci soffia sulle idee
cambia i colori alla città
e disegna la mia musica.
Africa
questa voglia di rubarci un po' d'amore
che ci leggiamo in un sorriso
se ci brilla dentro l'Africa
Africa, Africa.
Stella del sud
c'è la vita che è da vedere
anche senza un posto a sedere
non me la voglio perdere.
Noi come noi
cavalieri a caccia di vento
agganciamo i sogni ad un canto
e li spingiamo via
e piano piano
voliamo lontano.
È...
Africa
il colore delle nostre fantasie
e l'orizzonte è più vicino
che riusciamo quasi a prenderlo.
Africa
questa corsa che non sa stancarci mai
e che ci lascia tutto il fiato
per respirare forte l'Africa.
Africa, Africa.
Stella del sud
c'è la notte che si colora
chiudi gli occhi sulla mia bocca
sentiamo insieme l'Africa.

TERRY B.

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Dicesti tutto in una volta
Milano esplose dalle dita
come pezzi della luna
contro i vetri del mattino
come lampi in faccia, un anno e mezzo fa.
Dove hai ballato solo un giorno
ritorna già il secondo inverno.
La compagna parla strano
ma t'insegna l'italiano
per capire, per spiegare come mai.
Niente scorre via, tutto viene aperto
come le valigie in un aeroporto.
Ogni amore andato via
quelle notti di persone
e quel rumore che non se ne va.
In quei tuoi occhi troppo grandi
come le strade d'oltremare
c'è il disordine dei sogni
degli alberghi senza cielo
di quell'uomo troppo solo, anche per te.
Atterrasti qui per cambiare vita
tua sorella in fondo c'era già riuscita.
Quale vento ti strappò
il biglietto di ritorno
il quinto giorno di un'estate fa.
Tutto scorre via, tutto si scolora
da una mano all'altra come te allora
come i soldi e le bugie
e i giornali della sera
chissà che cosa cambierà per te...


NOTE

Questa canzone è dedicata a Terry Broome, una modella detenuta a quei tempi presso il carcere di San Vittore per omicidio colposo.
L'introduzione di questo brano veniva eseguita durante i concerti a partire dalla fine degli anni '70 con il titolo "Odeon".

COSA DICI DI ME

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se mi sveglio e voglio te
dimmi cosa dici di me
che vedo che hai sonno ma
non ti lascio stare.
Quando siamo in compagnia
dimmi cosa dici di me
che bevo per gioco e poi
faccio confusione.
Dimmi la tua prima impressione
di questa intimità, con me come si sta?
Quando non so dove sei
dimmi cosa dici di me
all'amica, al dottore, a lui
al tuo ex amore.
Quella notte sola in hotel
dimmi cosa hai detto di me;
quando ho pianto davanti a te
ti è sembrato strano?
Metti che ci fosse un bambino,
ti piacerebbe se
assomigliasse in qualche cosa a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due intelligenti
sani e un pò violenti,
c'è pigrizia e fantasia;
c'è da darsi in faccia l'amore,
c'è da star soli un pò
poi riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.
Mentre bevi il tuo caffè
dimmi cosa pensi di me,
che m'inciampo per strada e poi
voglio il deltaplano.
Dietro quel sorriso tu
cosa stai per dire di me,
che ho parole e parole ma
resto sempre uguale.
Tutti i giorni è un giorno speciale,
è un compleanno che
ti chiedo di passare insieme a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due, c'è da viaggiare
c'è da cucinare
c'è da spendere e sognare,
respirare, telefonare
c'è da tornare qui
per riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.

SE SAI SE PUOI SE VUOI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Tu m'hai chiesto tempo e troppo tempo ti lasciai
voglio andare in fondo e il fondo è già toccato ormai
lento ed invadente il tuo silenzio avvolge me
rende amara l'aria che respiro insieme a te.
Soli
quel giorno che tremavi
in quella stanza sì
fu quanto gridai
per dirti di noi
dicevi a me:
"non ho più niente".
Era
per darti un po' d'aiuto
ed ero come te
ricordo l'idea
fu chiara fu tua
chiedesti a me:
"facciamo un viaggio".
"Presto l'acqua non più confine avrà"
dicevo: "guarda il mare scenderemo
verso le terre antiche del sud".
"La gente negli occhi più grandi senza età
e nell'istinto avrà colori audaci
e nuove intense voci per te".
Poi quell'osservarmi
che non ricordai
prima nei tuoi occhi
di aver visto mai
quasi fosse strano
ciò che avvenne poi
cosa abbiamo fatto
ci chiedemmo noi.
Se sai, se puoi, se vuoi
domanda o spiegami
cos'è che ancora fa
violenza a noi.
Capisci il senso o no
la voce il viso tuo
da riconoscere
rivoglio a me.
Se sai, se puoi, se vuoi
la strana nostalgia
che può distruggerci
si disperderà.


NOTE

Editore: EMI Songs.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di gennaio del 1974.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

In questo brano per la prima volta Stefano D'Orazio utilizzò i timpani sinfonici.
Per questo brano Valerio Negrini scrisse tre testi: il primo raccontava la storia d'amore di una ragazza cieca che, recuperata la vista, lasciava il suo uomo; nel secondo una ragazza tassista sull'isola di Mann immaginava un'avventura romantica con un turista.

IN DIRETTA NEL VENTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Vivo
mi piace la notte e ci vivo
con le mie sigarette
e il piatto che gira
e dietro i vetri la città.
Strano
il microfono è come un bambino
gli parlo e non so
se dorme o mi ascolta
la luce è sciolta nel caffè.
E ogni notte così, questa radio è il mio mondo
coi dischi. i giornali e gli scontrini del bar.
Senti, senti, il telefono ancora
è la solita signora, oh no!.
Ed invece sei tu
ma senti che sorpresa
due giorni e due notti per dimenticarti
metto un disco per te poi vattene a dormire
no, scusa, aspetta, dimmi dove sei.
Dimmi
stasera sei in casa da sola
o parli nascosta
fra coperte e cuscino
la radio è li vicino a te
e addosso cos'hai
voglio saperti tutta
ti voglio sentire come stando lì
senti, senti, volevi pensarci
o allora ci hai pensato o no.
Metto un disco per te
e fra pensieri e suono
mi torna la voglia di due giorni fa.
Parla ancora con me
l'antenna è un'ombra bruna
contro la luna e sopra la città.
L'alba dietro le case si scalda
e questo momento
in diretta nel vento
lo voglio dedicare a te.

LA GABBIA

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Link a video su YouTube:
- Regia e scenografia di Raffaele Andreassi presso i Teatri Dear per la trasmissione "Odeon" RAI Due sul Tema del Sole. Anno 1979.

GRANDI SPERANZE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

È finita la domenica
e le moto si allontanano
l'Appennino è spettinato
senza più neve fuori.
Sotto un trucco rock romantico
la bambina ha detto il primo addio
e il futuro è dietro i vetri,
sa di cioccolata
e di freddo che va via, va via, via, va via.
Grandi speranze alle fermate al mattino
con le guance arrossate dai sogni di mezz'ora fa,
col foglio rosa in tasca per il destino
che promette dai televisori e dai muri in città.
Grandi speranze di vacanze straniere
per le piccole azzurre ragazze alle casse dei bar
e che qualcuno, mentre sta per pagare,
riconosca la donna che ha sempre sognato di più.
Con le mani in tasca fra gli spiccioli
penso alle mie storie che continuano,
mentre il vento spara in alto i passeri
e speriamo tutti che non piova più.
Sopra certe isole
la speranza ha reti e muscoli;
ti dico a modo mio
che cosa spero io:
che nella mia vita affollatissima
ci sia sempre modo di raggiungerti;
al lavoro, al cinema o tra gli alberi
e comunque in tempo per non perderti.
Grandi speranze sul livello del mare
coi traghetti, le feste di piazza e i sapori del sud
quando le donne vanno a farsi guardare
e si spara nel centro per farsi la fotografia.
Grandi speranze sotto un pezzo di luna
per qualcuno che aspetta qualcuna
per tutti, per me...

L'ALTRA PARTE DEL CIELO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

C'è lei, c'è lei.
Lavoro per lei
e lo faccio bene.
Lei è l'altra parte del cielo.
Non vorrei, ma lei
sa tutto di me
sa le mie parole
anche quando parlo da solo.
Capita ogni tanto una notte di strada
per improvvisarmi lontano dal cuore
ma c'è lei, c'è lei
nei posti più miei.
Quando sto lontano
manca l'altra parte del cielo.
Se per lei o per me
qualcosa non va
noi non aspettiamo
che il dolore passi da solo.
Non è vero niente che lei m'ha cambiato
vuole solamente il suo posto con me.
Se c'è lei, c'è lei
e poco non è.
Le stanze della vita sono piene di parole
di gente troppo insieme e di persone troppo sole.
Dicevo: crescerò ma non c'è fretta
e andavo sempre via
e non arrivavo mai.
Ma c'è lei, c'è lei
c'è sempre più lei
sotto le coperte
dorme l'altra parte del cielo.
Se c'è lei, c'è lei!...
Non è vero niente che lei m'ha cambiato
so perfettamente chi voglio e perché.
Se c'è lei, c'è lei
e resta con me.
Le stanze della vita sono piene di parole
di gente troppo insieme e di persone troppo sole.
Respiro l'aria mia, dei miei pensieri.
C'è un prezzo ad ogni età.
Pagherò la mia metà
se c'è lei...

AMORE E DINTORNI

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Grandi cieli in piccoli pensieri
ogni giorno è un giorno più di ieri
e si perdono i contorni
fortuna e mestieri
amore e dintorni
e mi guardo avanti e mi attraverso
quello che mi aspetta e quel che ho perso
tentazioni e nuovi giorni
amici e stagioni
amore e dintorni
avrò orizzonti
e cattivi pensieri
e corse in alto mare
e qualche nota tra le mie dita
e il resto è vita
mi confonderò
nei miei sogni affollati
di amori involontari
nelle fantasie
dei miei giorni speciali
nei miei solitari
ma non mi perderò io nooo, io no
atterraggi e voli senza rete
giorni incerti e notti di comete
di partenze e di ritorni
valige e traguardi
amore e dintorni
avrò colori
occasioni emozioni
e qualche falso allarme
e ancora note
tra le mie dita
e il resto è vita
mi confonderò
tra le braccia d'amore
di gente di fortuna
mi regalerò
nelle notti arredate
da pezzi di luna
ma non mi perderò io nooo, io no.

INCREDIBILMENTE GIU'

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Mi sentivo incredibilmente giù,
te ne andavi improvvisamente tu
e non c'era assolutamente più
niente al mondo da fare
così
mi trovai coi vecchi amici a far mattina
a festeggiare la fortuna
che non mi tormentavi più
e poi su di te
mi raccontarono di tutto
che me l'avevan sempre detto
che io non ragionavo più.
E mentendo incredibilmente io
dissi forte: da oggi sono mio
mi appartengo, mi amo, abbasso lei
non la voglio vedere mai più.
Li lasciai
che era già quasi fuori il sole
dissero tutti: meno male
che adesso non ci muore più, per lei
mentre io,
io stavo già come mi vedi,
così col cuore sotto i piedi,
pronto a non farcela già più.
Li lasciai
che era già quasi fuori il sole
dissero tutti: meno male
che adesso non ci muore più, per lei
mentre io,
io stavo già come mi vedi,
cosí col cuore sotto i piedi,
pronto a non farcela già più.

QUANDO UNA LEI VA VIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Riccardo Fogli)

Tu
questa sera stranamente su,
eccitata più che mai,
vuoi giocare con la verità
ma si gioca addosso a me;
ti confesso ciò che sai
è acqua antica e tu che fai,
ti alzi in piedi e te ne vai, così.
E pensa questo, amore mio,
questa serata l'ho voluta io,
questa allegria che mancava un po'
nelle sere in casa tra di noi.
La cosa che ti avrei detto poi
è che stasera, più che mai,
sentivo quanto eri grande tu
e quanto il resto non contasse più.
Io
so che a casa non ti troverò,
so persino dove sei
ma se aspetti che ti cerchi io
puoi morire insieme a lui;
mi hai soffiato in faccia addio
ma la notte è breve e poi
con dolcezza troverai, vedrai!
E pensa questo, amore mio,
questa serata l'ho voluta io
questa allegria che mancava un pò
nelle sere in casa tra di noi.
La cosa che ti avrei detto poi
è che stasera, più che mai,
sentivo quanto eri grande tu
e quanto il resto non contasse più.

PIERRE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Penso a te
nei tempi della scuola con noi
sottile pallido e un po' perso
tu già da noi cosi diverso
triste.
Penso a te
ricordo, si rideva tra noi
di quel tuo sguardo di bambina
di quella tua dolcezza strana
triste. Pierre ti ho rivisto questa sera e tu
tu abbassi gli occhi
ti nascondi e poi
te ne vai.
Scusami se ti ho riconosciuto però
sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
non ti arrendi a un corpo che non vuoi
senti....
Pierre sono grande ed ho capito sai
io ti rispetto
resta quel che sei
tu che puoi.


NOTE

Il nome Pierre venne scelto per un'esigenza metrica.

DAMMI SOLO UN MINUTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Lo so
so tutto non parlare più
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirti.
Addio
c'è fumo e odore caldo qui
di dolci e di caffè
ognuno pensa a sé
è il giorno più normale
ma io sto male, male.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
è stato un bel tempo il mio tempo
con te.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
noi tranquilli e lontani
oguno per sé
piangeremo domani
ma che coraggio che hai
come fai?
E poi
guardo in fondo cosa sei
un fuoco presto spento
se tira un po' di vento
un gioco senza impegno
ma lasci il segno tu.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
svegliati svegliami dai
come fai?
Ma è vero che sta tremando il tuo respiro
ma sì che è proprio vero.
Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo
dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando.
(Ad libitum)


NOTE

Per questo brano vennero provati 9 testi diversi, per poi scegliere come definitivo il primo scritto da Valerio Negrini.

CI PENSERO' DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Lei entrò, sulle scale qualcuno guardò
i suoi strani vestiti
appoggiò le spalle alla porta dicendo:
con lui ci siamo lasciati
osservai due occhi segnati
e il viso bagnato dalla pioggia
non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
La guardai,
ed ebbi un momento di pena,
perché sembrava smarrita,
io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí,
ma è proprio finita disse poi
ritrovando un sorriso a stento:
comunque l'ho voluta lo sai,
le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
dall'ultima volta si sentiva
che era più sola, più cattiva.
Si calmò, guardandosi intorno
e parlammo di me, bevendo più volte
si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
con te ero io la più forte
disse poi inseguendo un pensiero:
è vero, con te io stavo bene
e se io fossi una donna che torna
è qui che tornerei.
Poi cenammo qui, le chiesi:
domani cosa fai
la pioggia batteva sui balconi
rispose: ci penserò domani!
Mi svegliai la mattina
e sentii la sua voce di là:
parlava in inglese la guardai:
aveva il telefono in mano e il caffè
e non mi sorprese accettai il breve sorriso
e il viso di una che non resta.
Se puoi, mi disse, se puoi,
non cambiare mai da come sei!
Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già,
passava un tassi, lo prese al volo
abbi cura di te, pensai da solo.

MEDITERRANEO

(Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Brano strumentale.

ANNI SENZA FIATO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Io non dormo quasi mai
ma ho fatto un sogno che
mi ha messo in allegria
c'è la nostra batteria
che va da sola ed io
mi siedo in mezzo a voi
stare qui è un'emozione ma
è un'astronave che
non scende a terra mai
anche se
vorrei sbarcare un pò
sono anni senza fiato
e non si può.
Vorrei parlare anch'io
che nel settantatre
sognavo come voi
poi la macchina partì
e adesso sono qui
ma qui che posto è
un hotel un'autostrada e poi
due ore di energia
e questa faccia mia
non lo so
se mi assomigli ormai
questi anni senza fiato
sono i miei.
Amore come stai
che anniversario è
non mi ricordo mai
qui si vive dentro a un film
ma ci ho pensato su
a quello che tu sei
non direi che non funziona più
aiutami anche tu
a non buttarci via
tu lo sai com'è la vita mia
sono anni senza fiato
e vanno via.
Qui tra queste luci io
ripenso a casa mia
di tanto tempo fa
c'è in me
di quella gente mia
l'accento forte che
non si cancella mai
non ho più
quel pianoforte ma
chi mi conosce sa
che il mio suono è quello là.
Canterò più forte che si può
sono anni senza fiato e io ne ho.
E tanti auguri a voi
di non risparmiare mai
di non barare mai
che città dopo città
nessuno strappi via
la nostra fantasia
sotto a noi
il mondo cambia e va
ed è diverso già
da due minuti fa
basterà capire il ritmo e poi
sono anni senza fiato
finché vuoi.

ASIA NON ASIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

Nella notte elettrica
l'Asia ha mille suoni
chiudi il passaporto e poi
sei nelle sue mani.
L'aria sa di nafta e temporali
spiriti nel vento e grattacieli
io come un bambino
arrivato da lontano
sono qui toccare un sogno
ma che strano
sembra solo una città.
Portami alle stanze di Saigon
nei tramonti d'oppio sul Mekong
fammi tirare a sorte
sotto la luna di bambù e di lampi
per la ragazza dagli occhi d'oro
e una carta d'imbarco per scappare via.
Asia non Asia nella notte elettrica
Asia non Asia cambia e chiama America
nasce e muore come noi
e fan l'amore come noi
si domandano nel domani
e si scambiano violenza ed allegria.
L'Asia dei computers e dei gong
dell'alba di Hiroshima e dei Vietcong
io la sto toccando
respirando il suo respiro
con la fretta di un primo amore
dietro l'ultima tigre e l'ultimo metrò.
Asia non Asia dentro un taxi rapido
Asia non Asia antenne sull'oceano
un'ultima fotografia
e l'Asia mi rimanda via
non le ho visto il cuore
dietro il loro sorriso dove non si va.
In frontiera vegliano
piccoli ufficiali
per i loro occhi noi
siamo tutti uguali.

NON SIAMO IN PERICOLO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo
Non siamo in pericolo.
Stiamo aspettando la fine del mondo
ma attenti che è solo un film
volami in braccio e ti prendo
e mi salvo la vita saltando
in aria insieme a te.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
che non hai mezze parole
che ci metti un minuto a capire
da che parte sta la sincerità.
Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
c'è ancora benzina da bruciare
per sognare.
Se il mondo assomiglia a te
riallaccio il telefono
mi lascio toccare
derubare si può fare
Non siamo in pericolo.
Stiamo stringendo le viti del mondo
chissà se funziona o no
c'è della gente al confine
e l'Europa innocente
che viene al sole insieme a noi.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
torniamo a vivere in centro
ci saranno più luci di notte
e meno polizia in periferia.
Se il mondo se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo non siamo in pericolo.


NOTE

Inizialmente inciso nel dicembre del 1981, questo brano venne utilizzato dai Pooh come dono natalizio agli amici ed agli addetti ai lavori per sdrammatizzare sul periodo di crisi che attraversava il mondo dello spettaolo in quel periodo.

SE C'E' UN POSTO NEL TUO CUORE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Stefano D'Orazio)

Riposa gli occhi e non pensare
c'è la notte che ti aiuta
e dormi e lasciami giocare
a quando non sarai più qui
a quando un giorno un nuovo amore
ti riscalderà di più.
E dormi stretta alla mia pelle
che domani non si sa.
E sogna che il tuo compleanno
tornerà tra appena un anno
e avrai volato e navigato
io chissà dove sarò
ma se c'è un posto nel tuo cuore
non farò rumore, tienilo per me.
Al vento che cambia
a un cielo bambino
ai fuochi di festa
a me che resto qui vicino
ai nostri pensieri
ai sogni di ieri
a tutti gli amori che incontrerai.
C'è ancora tutto da inventare
sulle rive del tuo mare
avrai bufere e vento e sole
ed ancora e ancora amore.
E cambieranno le parole
sulla musica che sai
ma se c'è un posto nel tuo cuore
non farò rumore, tienilo per me.
Al vento che cambia
e spettina il cuore
ai piedi del mare
a tutte quante le parole
ai cielo di sole
a come eravamo
a quelli che siamo adesso noi.
Al vento che cambia
e cambia la vita
a quando mi prendi
e tocco il cielo con le dita
e intanto che dormi
arriva domani
e ancora ti svegli qui nelle mie mani.


NOTE

Questo brano fu la sigla della trasmissione televisiva "Il Processo del Lunedì".

SE NASCO UN'ALTRA VOLTA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Non succede quasi mai
che mi svegli così presto
è bello essere un po' normale
riconoscermi qua e là
nelle facce della gente
seguendo i miei pensieri al sole.
Dove attacco i miei vestiti
quella è casa mia
se rinasco un'altra volta
so cosa farò.
Imparerò a parlare
mi graffierò le ginocchia ed il cuore
in quel posto del mondo
che mi toccherà.
Incontrerò della pioggia
delle donne e dei buoni compagni
mi farò rispettare
e di notte sognerò.
Se nasco un'altra volta
rifaccio la mia strada
qualunque nome avremo noi
è sempre me che incontrerai.
Se nasco un'altra volta
rinasco con due cuori
col primo faccio a modo mio
quell'altro tienlo in banca tu
perché non si sa mai...
Imparerò se ci riesco
a passare a mio figlio il mondo
con un tiro di palla diritto
e con fantasia.
Conquisterò i tuoi occhi
sui gradini di un treno impaziente
litigando, suonando
scappando insieme via.
Se nasco un'altra volta
rifaccio la mia strada
qualunque nome avremo noi
è sempre me che incontrerai.
Se nasco un'altra volta
non cambio una parola
un batticuore né un addio
rifaccio quel che ho fatto già
di questa vita mia.


NOTE

Di questa canzone esiste una versione in inglese intitolata "Another Life", pubblicata sul picture disc che accompagnava la raccolta "Anthology".

VIENI FUORI (KEEP ON RUNNING)

(Testo e Musica: Jackie Edwards - Testo italiano: Maurizio Vandelli)

Vieni fuori
fuori dal mio cuor
tu non sei quel che
eri un dì per me.
Perciò ti chiedo ancor
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Vieni fuori
fuori dal mio cuor
io mi chiedo ancor perché
sei qui e ti ripeto ancor
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Eh, eh, eh
quando gli altri un dì rideranno
rideran di me
eh,eh,eh
non m'importa ciò
che diranno fuori tu sarai
fuori dal mio cuor.
Vieni fuori
fuori dal mio cuor
e se un giorno ancor ti rivedrò
ti ripeterò
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Eh, eh, eh
quando gli altri un dì rideranno
rideran di me
eh,eh,eh
non m'importa ciò
che diranno fuori tu sarai
fuori dal mio cuor.
Fuori dal mio cuor
fuori dal mio cuor
fuori dal mio cuor


NOTE

Questa canzone è la versione italiana di "Keep On Running" dello Spencer Davis Group. In realtà l'adattamento italiano del testo è di Valerio Negrini, non di Maurizio Vandelli.
La versione incisa per questo singolo ha un arrangiamento musicale diverso rispetto a quella presente negli album e nelle raccolte.

NEL BUIO (I LOOKED IN THE MIRROR)

(Testo e Musica: Morrison - Testo italiano: Pantros)

Nel buio della stanza
so che pensi a me
e sfiori con le dita
un viso che non c'è.
Ma la notte finirà
tutto il mondo ci vedrà
e tutti domani sapranno
che ho scelto te.
Se guardi lo specchio
e vedi dietro a te
un'ombra grigia
ridere di me.
Chiudi gli occhi e senti già
che è diversa la realtà
la notte si spegne domani
sarai con me.
Nel buio della stanza
è entrato il sole ormai
guardi le mie mani
e ancora tu non sai.
Che nessuno brucerà
questa tua felicità
quell'ombra è svanita
e io sono vicino a te.
Quell'ombra è svanita
e io sono vicino a te
nel buio, sola non sei più
tu stringi le mie mani
e senti che
è tanto lontana la notte ormai...
...è tanto lontana la notte ormai.


NOTE

Pantros è uno pseudonimo di Armando Sciascia, il discografico dei POOH.
I l brano è la versione italiana di "I looked in the mirror" del gruppo Them di Van Morrison.

PICCOLA KATY

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Oh, oh, piccola Katy
oh, oh, piccola Katy
oh, oh, oh!
Piccola Katy, stanotte hai bruciato
tutti i ricordi del tuo passato
tutte le bambole con cui dormivi
ed il tuo diario che sempre riempivi
solo con ciò che faceva
piacere anche di notte l'andava a vedere.
Piccola Katy, oh, oh
piccola Katy oh, oh, oh!
Piccola Katy, stanotte hai capito
che carezzandoti ti hanno tradito
e alle tue mani han legato il calore
che si conquista in un'ora d'amore
e in questo mattino di grigia foschia
di colpa hai deciso di andartene via.
Piccola Katy, vai vai
piccola Katy vai vai vai!
Vai, vai piccola Katy
vai vai piccola Katy
vai vai vai!
Piccola Katy, la porta è socchiusa
non devi nemmeno inventare una scusa
dormono tutti di un sonno profondo
e questo silenzio è la fine del mondo
chiudi pian piano e ritorna a dormire
nessun nel mondo ti deve sentire.
Piccola Katy
ciao ciao, piccola Katy
ciao ciao, piccola Katy.


NOTE

Messo sul lato B del 45 giri perché giudicato pessimo da Sciascia, il discografico, questo brano è stato il primo vero successo dei POOH.
Il brano è stato ispirato dalla canzone "She's leaving home" dei Beatles, mentre il riff iniziale di chitarra elettrica deriva da "Got To Get You Into My Life", sempre dei Beatles, pubblicato nell'album "Revolver".
La parte in origine parlata da Riccardo Fogli è stata sostituita da un intermezzo strumentale.

BUONANOTTE PENNY

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

La notte è silenziosa
sono rimasto solo
chiudo gli occhi e penso a Penny.
Ogni domenica così
cantavo e lei era sempre lì
capelli sciolti ed occhi blu
la chiamavan Penny e niente più
non la conoscevo ancora.
Ma una domenica alle sei
nacque l'amore io per lei
nacque per non morire più
ma non ricordo come fu
che la conobbi allora.
Cerca cerca
la mia mano un giorno
cerca cerca
quelle note che vorrei
dedicare a Penny.
Una canzone e un disco e poi
tanti chilometri tra noi
tanta tristezza adesso che
non c'è più Penny davanti a me
chissà dov'è a quest'ora.
La gente applaude intorno a me
ma non la sento e sai perché
questa canzone io vorrei
che ti raggiungesse dove sei
te la ricordi ancora.
Cerca cerca
la mia mano invano
cerca cerca
la tua mano che non c'è
e penso ancora a Penny.
Buonanotte Penny è tardi ormai
la tua radiolina presto spegnerai
ma un altro disco adesso c'è
il mio disco che ho dedicato a te
che ti porterà qui vicino a me
che ti porterà qui vicino a me
che ti porterà qui vicino a me
che ti porterà qui vicino a me.


NOTE

Pantros è uno pseudonimo di Armando Sciascia, il discografico dei POOH.
La versione originale di questo brano era Il cane d'oro, dall'album "Contrasto".
Si tratta della prima canzone interpretata da Dodi Battaglia.

IN SILENZIO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

C'è molto lontano
un mondo strano
strano e fantastico
là non è mai sera
la primavera dura una vita
ma trovarla non potrò
è finita
c'è il silenzio tra di noi, si.
Qui, qui nel silenzio
dove nascondo
l'anima mia per te
qui si ferma il tempo
Si asciuga il pianto
e tace il vento.
Perché sei andata via
in silenzio
e la colpa è stata mia, si.
Perché sei andata via
in silenzio
e la colpa è stata mia, si.
Qui, qui nel silenzio
sto ritrovando
l'anima mia per te
qui in un momento
ritorna il pianto
mi scuote il vento
ma se il fuoco tra di noi
non si è spento
io con te ritornerò
si con te.


NOTE

Questo brano è stato inciso in una nuova versione, più lenta, da Riccardo Fogli ed inserito nel suo LP "Riccardo Fogli", pubblicato nel 1976.

MARY ANN

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Son veloci i giorni e splende sole
a mezzanotte accanto a lei
Mary Ann.
Quando il sole scende
all'orizzonte sulla spiaggia
la vedrai
Mary Ann.
C'è nei suoi occhi il cielo
ed io non so perché
guardo i gabbiani che volano
e ad un tratto sento che
è lontano da me.
Scrivo sulle pagine del diario
mille volte un nome ormai
Mary Ann.
Sento il suo profumo
e sento un brivido
se un attimo non c'è
Mary Ann.
C'è nei suoi occhi il cielo
ed io non so perché
guardo le stelle che brillano
e ad un tratto sento che
lei ritorna da me.
Forse è solo un giorno della vita
questo amore che mi da
Mary Ann.
Forse coi gabbiani
su nel cielo all'orizzonte sparirà
Mary Ann, Mary Ann.


NOTE

Pantros è uno pseudonimo di Armando Sciascia, il discografico dei POOH.
La canzone è stata depositata da Sciascia e da Valerio Negrini per il testo, da Francesco Anselmo e Roby Facchinetti per la musica.

TANTA VOGLIA DI LEI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Mi dispiace di svegliarti
forse un uomo non sarò
ma d'un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò.
E non dici una parola
sei più piccola che mai
in silenzio morderai le lenzuola
so che non perdonerai.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
Strana amica di una sera
io ringrazierò
la tua pelle sconosciuta e sincera
ma nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Lei si muove e la sua mano
dolcemente cerca me
e nel sonno sta abbracciando pian piano
il suo uomo che non c'è.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
.... nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Chiudo gli occhi un solo istante
la tua porta è chiusa già
ho capito che cos'era importante
il mio posto è solo là.
(ripete ad libitum)


NOTE

Inizialmente alla musica di questo brano sono stati abbinati vari testi prima di giungere a quello definitivo: "Meno male" e "Tutto il tempo che vorrai" di Valerio Negrini, "La mia croce è lei" di Daniele Pace (autore della CGD, il suo testo che si rifaceva al brano "My Sweet Lord" di George Harrison del 1970, componente dei Beatles). Una volta individuato il testo appropriato, un primo titolo proposto fu "Nel mondo tanta voglia di lei".
Giancarlo Lucariello stesso decise di far cantare "Tanta voglia di lei" a Dodi Battaglia, allo scopo di evitare che Riccardo Fogli detenesse il monopolio dell'interpretazione dei brani.
Il brano al "Festival Bar" li fece giungere secondi e ricevette il premio come miglior canzone dell'estate.
I gestori dei 30 mila juke-box sparsi in Italia dovettero cambiare per tre volte i dischi di "Tanta voglia di lei" a causa dell'usura.
"Tanta voglia di lei" venne tradotto in inglese con il titolo "I'll close the door behind me", mentre nei paesi di lingua spagnola venne titolato in vari modi: "Debes comprenderme", "El verdarero amor", "Tantos deseos de ella", "Tantos deseos de ti".
Una versione dal titolo "Dos Amantes" entrò a far parte del repertorio di un cantante messicano, mentre un certo El Puma la ripropose in tutta l'America del Sud senza detenerne i diritti; comportamento che il personaggio ripeté negli anni successivi senza mai pagare i diritti d'autore.

TUTTO ALLE TRE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

La tua valigia è lì sul pavimento
ricordo il giorno quando l'hai portata
settimo piano quante scale eppure quanto ero contento
mentre scendevo quel mattino per aprirti la mia porta.
Entrasti come arriva un uragano
successe come quando passa il vento
ma io non ti capivo non ho mai capito niente
quel mondo che creavi intorno a me sembrava solo strano.
Ma ieri sera quando son tornato
c'era un silenzio che gelava il cuore
era un deserto un luogo abbandonato
più niente intorno più nessun rumore
ed inciampai nell'ombra di me stesso
in quella casa c'era tutto a posto
sulla valigia chiusa avevi messo due righe:
«Vengo a prenderla alle tre».
È ancora notte ed io mi son svegliato
è strano risvegliarsi di traverso
in questo letto grande troppo grande grande come un prato
dove mi sento solo come un cane stupido e disperso.
La tua valigia è li sul pavimento
e odio la sua lunga ombra scura
è quasi l'alba nasce dietro le persiane un mondo di cemento
e questo giorno che ora nasce piano piano sì mi fa paura.
E quando un uomo scopre sul suo viso
lacrime calde chiare di bambino
tutto l'orgoglio muore all'improvviso
mi alzo ad un tratto vado a un tavolino
e su quel foglio gocce di sudore
gocce di pianto pochi segni scuri
ogni parola è un grido di dolore
ti chiedo scusa torna a casa amore.


NOTE

La canzone "Tutto alle tre" venne tradotta in inglese come "The suitcase (Tutto alle tre)", mentre per il mercato di lingua spagnola divenne "Todo a las tres".

PENSIERO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e vai nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai, che è vero,
che è vero.
Sono un uomo strano ma sincero,
cerca di spiegarlo a lei pensiero,
quella notte giù in città non c'ero
male non le ho fatto mai davvero,
davvero.
Solo lei nell'anima
è rimasta, lo sai,
questo uomo inutile
troppo stanco è ormai.
Solo tu pensiero
puoi fuggire se vuoi,
la sua pelle morbida
accarezzerai.
C'è sulla montagna il suo sentiero,
vola fin lassù da lei pensiero,
dal cuscino ascolta il suo respiro,
porta il suo sorriso qui vicino,
vicino.
Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e va nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai pensiero,
pensiero...


NOTE

La canzone "Pensiero" è stata tradotta in castigliano con il titolo "Pensamiento".

OPERA PRIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

(Parlato):
Ho camminato da solo nel grande bosco dei girasoli di pietra e,
in una bolla di luce di luna smarrita, stanotte ho risvegliato te.
Cadono in autunno i girasoli del mio giardino
e una primavera stanca genera nuove pietre soltanto.
Ma oggi, amore mio, ho imparato da te il suono vibrante della mia voce,
ho nella pelle, amore mio, il brivido meraviglioso della mia prima idea.
La mia mente è qua
spezzata in due metà
quello che vorrei
e questa realtà
Questa vita che
mi spegne sempre più
e la fantasia
che cerca di portarmi via.
Mondi senza età
fantasmi di città
voci d'acqua chiara di un milione
di anni fa.
Poi mi guardo e so
che ormai non volerò,
sto cadendo giù
e il vento non mi vuole più.
Dio senza immagine
che invadi l'anima
lasciami un attimo qui
tra pietre lucide
di luna giovane
non ho paura, lo sai.
Questa terra io,
io l'ho sognata già
dai vulcani spenti
della mia città.
E nella foresta
a piedi nudi correrò
e al grande girasole
io so che non mi inchinerò.
Principessa che
dormivi senza età
dalla pietra io
t'ho liberata già.
Libera con te
la mente se ne va
verso il sole che
per lei mai più si spegnerà.
Sono sveglio e c'è
la vita dentro me
e la verità adesso so cos'è.
Ora la mia pagina
più bianca non sarà
è l'amore che
la storia scriverà
con me.

GOODBYE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti)

Il tempo è una marea
ci trascina via
sommerge i desideri
spazza via gli amori
e una volta ancora è tempo di confonderci
di guardarci andare e di voltare pagina
di dirci appena ricordati di me.
Il tempo e una scommessa
se lo perdi passa
ma noi che abbiamo vinto
ce ne resta tanto
per giocarci un altro amore e ancora crederci
per partire verso incontri lontanissimi
comunque sia ricordati di me.
Goodbye goodbye
goodbye goodbye
questa notte forse è l'ultima
teniamola per noi
se c'è un fuoco non lo spegnere
io ti ritroverò
goodbye goodbye...
Il tempo è un marinaio
giura di restare
ma appena s'alza il vento
vuole un altro mare
e noi siamo come il tempo pronti a correre
a scommettere a scappare a farci prendere
per dirci poi ricordati di me.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa dal vivo con Dierk Studio Mobile.
Mixato presso Morning Studio nei mesi di novembre / dicembre 1986.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: AMEC / MCI - Sony.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

ANCORA TRA UN ANNO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

La scena si chiude, andiamo
su strade diverse da voi
la luna è fuggita dal cielo
volando vedremo dov'è.
E il tempo ci chiude
fra i sogni e le strade
di altre città.
Fra l'alba e la notte
le storie mai dette
ci aspettano già.
La scena si chiude, andiamo
vicino o lontano, chissà
ben poco ci resta in mano
vi diamo il meglio di noi.
I fuochi saranno
riaccesi fra un anno
ma adesso per voi
disciolta nell'aria
fra voci e memoria
la musica è qui.


NOTE

Si tratta di un congedo del gruppo dai fan per il tour di un anno che lo portò lontano dall'Italia nel 1978.

Note

Produzione: I Pooh.
Arrangiamento fiati: i Declam.
Registrato nel tour invernale '86 con Dierks Mobile Studio da Renato Cantele e mixato ai Morning Studios.
Coordinamento: First Organisation.
Foto di Fabio Nosotti.
Grafica: Fragola & Panna.

Il box contenente i vinili grigi includeva anche un libretto fotografico.
In contemporanea venne pubblicato anche un picture disc della tiratura di 3.000 copie contenente sul lato A il brano "Goodbye", sul lato B "Risveglio" e "Rotolando respirando".

Altre edizioni

Edizione su picture disc a tiratura limitata di 3000 copie della CGD, 16005; contiene tre brani (lato A "Goodbye", lato B "Risveglio" e "Rotolando respirando").
Edizione su tripla musicassetta in cofanetto di cartone della CGD, 30 3 77001.
Edizione su doppio CD della CGD, 2CDS 6042.
1989 = Edizione su vinile, CGD 9031 70511-1.
1989 = Edizione su doppia musicassetta della Warner Music, 4509-91383-4.
1989 = Edizione su CD della Warner Music, 9031 70511-2.
2003 = Edizione su CD della Warner Music, collana Musicalive, in allegato al quotidiano "Corriere della Sera", RCS 5050466 6428 20.

Fonti bibliografiche

Copertina album "Goodbye"
"Pooh Book", CGD East/West
"Pooh 40 - La grande storia - 1966-2006", Sandro Neri, Giunti, 2005
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010
http://it.wikipedia.org/wiki/Contrasto_%28album%29
http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_Katy
http://it.wikipedia.org/wiki/Tanta_voglia_di_lei

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Goodbye su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

  ALTRO