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TRACCE D'INCHIOSTRO
2002 - Luglio / Novembre
Lunedì 18.11.2002
La giornata di oggi sembra provenire direttamente dal mese di aprile, con
l'aria tersa, il vento forte che sferza la pioggia sottile e le nubi talmente basse che quasi le si può
sfiorare. L'ombrello, affatto docile tra le mie mani, ha cercato di seguire il vento strattonandomi ed
esponendomi alla pioggia che si insinuava tra il collo ed il cappotto mentre le foglie dei pioppi mi turbinavano
accanto quasi invitandomi a seguirle. Nessun pettirosso a sfidare il maltempo, solo pochi piccioni rannicchiati
sui davanzali ed il ricordo ormai lontano delle rondini. Dentro di me un vago senso di insoddisfazione, di noia,
di voglia di spiccare un balzo ed afferrare la nube più vicina per scoprire che sapore ha l'aria lassù.
Mercoledì 16.10.2002
Vorrei poter fermare il tempo...
Da piccola lo pensavo in certe giornate assolate e piene di farfalle, rondini e così tanto polline di pioppo da
sembrare che nevicasse. Poi i nei pomeriggi d'inizio autunno quando me ne rimanevo arrampicata su uno dei rami
del fico in giardino a mangiarne i frutti ed osservare le api che succhiavano le gocce zuccherine che
stillavano.
Da piccoli non si ha la nozione del trascorrere del tempo, si è come immersi in un eterno presente fatto di
colori sgargianti e di pensieri che volano leggeri.
Martedì 08.10.2002
Ti ho visto nei bagliori del tramonto, oro e rosso come la tua allegria.
Ti ho gustato in un acino d'uva, dolce come le tue carezze sui miei capelli.
Ti ho annusato in un fiore di campo, semplice e forte come i tuoi pensieri.
Ti ho accarezzato nella pelliccia del mio gatto, morbida come il tuo sguardo su di me.
Ti ho amato nel cielo del mattino, azzurro come i tuoi occhi.
Mercoledì 11.09.2002
Non sono una persona perspicace. La parola intuito per me è un
concetto astratto. Per questo penso che i rapporti tra le persone dovrebbero essere trasparenti, il dirsi ciò
che si pensa un'abitudine e non un evento magari scaturito da uno scatto spazientito o velato di risentimento.
Ed invece camminiamo l'uno di fianco all'altro nascosti da paraventi di frasi fatte, di circostanza, di gesti
convenzionali e qualche piccola bugia, buttata lì a fin di bene o per salvarsi la faccia.
Mercoledì 27.08.2002
Questa sera mi sono ritrovata a pensare a come i rapporti tra le
persone possano cambiare, vuoi per il tempo che passa, vuoi per accidenti che capitano lungo il cammino.
Qualche volta fa male, altre volte non ci si fa nemmeno caso, distratti dal vivere quotidiano e dai mille
pensieri che invadono la mente. Ma a volte rimane come un vuoto, un segreto desiderio di ritrovare nella
propria quotidianità quanto ormai è passato, cambiato.
Così ci si sforza e si va avanti, le maniche rimboccate e magari con il pensiero rivolto a qualcos'altro, per
non sentire quel sottile dolore che ogni tanto, la sera, torna a farsi sentire e porta con sé nostalgie e sopiti
malumori. O rancori.
Questa sera solo nostalgie, un mezzo sorriso ed il gatto che fa le fusa accanto a me.
Lunedì 29.07. 2002
Mai accontentarsi.
Bel concetto, pieno di prospettive e potenzialità, che qualche volta ho tradito prendendo a braccetto
l'immobilità ed una certa dose di rassegnazione. Poi ho ripreso il volo, a volte da sola, a volte spronata da
qualcuno che mi era vicino. Ho imparato che l'abitudine non è così deleteria come potrebbe sembrare: aiuta a
riprendere fiato, a leccarsi le ferite ed recuperare le energie per la nuova discesa in pista. Ma la fase di
stasi deve essere temporanea, altrimenti si rischia di invischiarsi nelle sabbie mobili dell'inattività e della
noncuranza, ci si crogiola al pensiero di ciò che si ha senza ricordarsi che si può ottenere molto di più.
Ora che raccolgo i frutti del non accontentarsi, osservo il mondo attorno a me e scruto l'orizzonte alla ricerca
del prossimo obiettivo verso cui spiccare il nuovo volo.
Lunedì 22.07.2002
Certe persone ti entrano nell'anima come un raggio di Sole, o come il
profumo delle viole che riempie i giardini nei mattini di primavera. Certe persone ti lasciano ferite nell'anima
con graffio di tigre, o come lacerante dolore che ti fa compagnia un giorno dopo l'altro. A volte verrebbe
voglia di chiudere il cuore e smettere di voler bene. Poi ti accorgi che, in fondo, vale la pena continuare.
Giovedì 18.07.2002
Come barca sballottata nel mare degli altrui pensieri e desideri, tengo
aperta la vela ed affronto il vento impietoso.
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