MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Pooh Book
Settembre / Dicembre 1995 - Box 4 CD/doppio CD CGD 4509 93640-2 - Box 6 CD CGD EASTWEST 0630 13095-2

Pooh Book

CD 1 (1966-1970)
Vieni fuori (Keep On Running)
Quello che non sai (Rag Doll)
Brennero 66
Per quelli come noi
La solita storia
Nel buio (I Looked In The Mirror)
In silenzio
Piccola Katy
E dopo questa notte
Buonanotte Penny
Mary Ann

CD 2 (1971-1975)
Tanta voglia di lei
Pensiero
The Suitcase (Tutto alle tre)
Nascerò con te
Cosa si può dire di te?
Noi due nel mondo e nell'anima
Io e te per altri giorni
Infiniti noi
Lettera da Marienbad
Per te qualcosa ancora
Se sai, se puoi, se vuoi
E vorrei
Eleonora, mia madre
Mediterraneo
Un posto sulla strada

CD 3 (1976-1980)
Linda
Pierre
La gabbia
Dammi solo un minuto
In diretta nel vento
Risveglio
Ci penserò domani
Pronto buongiorno è la sveglia
Cercami
Giorno per giorno
L'ultima notte di caccia
Io sono vivo
Notte a sorpresa
Hurricane
Canterò per te

CD 4 (1981-1985)
Chi fermerà la musica
Dove sto domani
Buona fortuna
Siamo tutti come noi
Non siamo in pericolo
Anni senza fiato
Lettera da Berlino Est
Tropico del Nord
Cosa dici di me
Happy Christmas (War Is Over)
La mia donna
Stella del Sud
Io vicino, io lontano
Se nasco un'altra volta
Se c'è un posto nel tuo cuore

CD 5 (1986-1990)
Giorni infiniti
L'altra parte del cielo
Venti
Goodbye
Forse Natale
Per te domani
Santa Lucia
Città di donne
Che vuoi che sia
Senza frontiere
La ragazza con gli occhi di sole
Concerto per un'oasi
Napoli per noi
L'altra donna
Uomini soli

CD 6 (1991-1995)
Banda nel vento
Il cielo è blu sopra le nuvole
Stare senza di te
50 primavere
Maria marea
Le canzoni di domani
Tu dove sei
Parsifal (I° parte)
Parsifal (II° parte)
Senza musica e senza parole
La luna ha vent'anni
E non serve che sia Natale
Giulia si sposa
Buonanotte ai suonatori
Ancora tra un anno

VIENI FUORI (KEEP ON RUNNING)

(Testo e Musica: Jackie Edwards - Testo italiano: Maurizio Vandelli)

Vieni fuori
fuori dal mio cuor
tu non sei quel che
eri un dì per me.
Perciò ti chiedo ancor
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Vieni fuori
fuori dal mio cuor
io mi chiedo ancor perché
sei qui e ti ripeto ancor
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Eh, eh, eh
quando gli altri un dì rideranno
rideran di me
eh,eh,eh
non m'importa ciò
che diranno fuori tu sarai
fuori dal mio cuor.
Vieni fuori
fuori dal mio cuor
e se un giorno ancor ti rivedrò
ti ripeterò
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Eh, eh, eh
quando gli altri un dì rideranno
rideran di me
eh,eh,eh
non m'importa ciò
che diranno fuori tu sarai
fuori dal mio cuor.
Fuori dal mio cuor
fuori dal mio cuor
fuori dal mio cuor.


NOTE

Editore: Polygram Italia.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500.

Questa canzone è la versione italiana di "Keep On Running" dello Spencer Davis Group.

QUELLO CHE NON SAI (RAG DOLL)

(Testo: Bob Crewe - Testo italianio: Antonietta De Simone - Musica: Bob Gaudio)

Piangerai
perché nessuno
al mondo mai ti capirà
capirai
infine
che non ha più scopo la pietà.
Quel che tu
non sai
quel che tu
non sai
è che al mondo c'è
c'è chi piange per te.
Pregherai
perché nessuno
al mondo possa ricordar
che ci sei
perché nessuno
debba ridere di te.
Quel che tu
non sai
quel che tu
non sai
è che al mondo c'è
c'è chi ama te.


NOTE

Editore: EMI Music Pub. srl.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500.

Il brano è la versione italiana di "Rag Doll" dei Four Seasons.

BRENNERO 66

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Ora
non senti nessuna voce
fra gli echi della sera.
Tanto ma tanto silenzio lì intorno
non fa paura
si muore bene in silenzio.
E una campana tra i monti
racconta alla gente lontana
di te che sei morto per niente lassù.
Nella tua casa
di pietra bruciata
non han mai visto la neve.
Ora sul muro
è rimasta soltanto
quella tua foto
stringevi in mano il fucile.
E una campana in paese
racconta a una donna che piange
di quel tuo fucile che non servì a
niente.
T'hanno ammazzato
quasi per gioco
per dimostrare alla gente
che tra quei monti
la voce del tempo
degli uomini uccisi
non deve contare più niente.
E la campana un pò triste
che a te sembra tanto lontana
potrebbe tacere
e lasciare il silenzio per te.


NOTE

Editore: Eliseo.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori, Renato Cantele.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500, Neve.

Il brano trae ispirazione dai frequenti omicidi di Finanzieri che negli anni '60 avvenivano in Trentino Alto Adige. Presentata al "Festival delle Rose", la canzone venne censurata dalla RAI giudicando il testo troppo politico, in parte modificato e con esso il titolo che divenne "Le campane del silenzio".
Si tratta del primo brano scritto ed interpretato da Roby Facchinetti.

PER QUELLI COME NOI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ...)

Per quelli come noi
c'è solo il vento 
parlate anche di noi 
solo un momento 
se l'erba gelerà 
sarà soltanto 
il tempo di sparir 
senza rimpianto. 
Voi che non vedete 
non sentite ma parlate 
giudicate solo 
che non siamo seri come voi. 
Ma quelli come noi 
non sanno odiare 
lasciateci la forza di cantare 
non vi chiediamo 
niente in fondo, in fondo 
lasciateci soltanto 
il nostro mondo. 
Voi che non vedete 
non sentite ma parlate 
giudicate solo 
che non siamo seri come voi. 
Ma quelli come noi 
non sanno odiare
lasciateci la forza di 
cantare non vi chiediamo
niente in fondo, in fondo
lasciateci soltanto
il nostro mondo


NOTE

Editore: Eliseo.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500.

LA SOLITA STORIA

(Testo: Anselmo - Musica: Pantros - Voce: ...)

È la solita storia ormai
volevi vivere la tua vita
senza accorgerti che uno come te
ha solo il vento fra le sue dita.
Ora vuoi vivere la giornata
senza un attimo per pensare
che il tuo tempo è passato ormai senza che
avessi un turno nella partita.
Lei non c'è più
se n'è andata via
ma quel che c'è stato con lei
non importa più.
La nostra logica ti ha insegnato
a nasconderti quando piangi
le speranze che avevi non ci son più
ma tu non sai capir come è stato.
Ma non devi più farci caso
è la solita storia ormai
ora sei uno dei tanti che ridono forse
per questo sei fortunato.
Lei non c'è più
se n'è andata via
ma quel che c'è stato con lei
non importa più.
Ma non devi più farci caso
è la solita storia ormai
ora sei uno dei tanti che ridono
forse per questo sei fortunato.
Lei non c'è più
se n'è andata via
ma quel che c'è stato con lei
non importa più.
È la solita storia
non importa più.
È la solita storia
non importa più.
È la solita storia
non importa più.


NOTE

Editore: Sciascia.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori, Renato Cantele.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500, Neve.

NEL BUIO (I LOOKED IN THE MIRROR)

(Testo e Musica: Morrison - Testo italiano: Pantros)

Nel buio della stanza
so che pensi a me
e sfiori con le dita
un viso che non c'è.
Ma la notte finirà
tutto il mondo ci vedrà
e tutti domani sapranno
che ho scelto te.
Se guardi lo specchio
e vedi dietro a te
un'ombra grigia
ridere di me.
Chiudi gli occhi e senti già
che è diversa la realtà
la notte si spegne domani
sarai con me.
Nel buio della stanza
è entrato il sole ormai
guardi le mie mani
e ancora tu non sai.
Che nessuno brucerà
questa tua felicità
quell'ombra è svanita
e io sono vicino a te.
Quell'ombra è svanita
e io sono vicino a te
nel buio, sola non sei più
tu stringi le mie mani
e senti che
è tanto lontana la notte ormai...
...è tanto lontana la notte ormai.


NOTE

Editore: April Music.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500.

Il brano è la versione italiana di "I looked in the mirror" del gruppo Them di Van Morrison.

IN SILENZIO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

C'è molto lontano
un mondo strano
strano e fantastico
là non è mai sera
la primavera dura una vita
ma trovarla non potrò
è finita
c'è il silenzio tra di noi, si.
Qui, qui nel silenzio
dove nascondo
l'anima mia per te
qui in un momento
si ferma il pianto
e tace il vento.
Perché sei andata via
in silenzio
e la colpa è stata mia, si.
Perché sei andata via
in silenzio
e la colpa è stata mia, si.
Qui, qui nel silenzio
sto ritrovando
l'anima mia per te
qui in un momento
si asciuga il pianto
e tace il vento
ma se il fuoco tra di noi
non si è spento
io con te ritornerò
si con te.


NOTE

Editore: Sciascia.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500.

Questo brano è stato inciso in presa diretta con un unico microfono panoramico su chitarra, basso, organo Hammond e batteria suonati in contemporanea.
Questo brano è stato inciso in una nuova versione, più lenta, da Riccardo Fogli ed inserito nel suo LP "Riccardo Fogli", pubblicato nel 1976.

PICCOLA KATY

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ...)

Oh, oh, piccola Katy
oh, oh, piccola Katy
oh, oh, oh!
Piccola Katy, stanotte hai bruciato
tutti i ricordi del tuo passato
tutte le bambole con cui dormivi
ed il tuo diario che sempre riempivi
solo con ciò che faceva
piacere anche di notte l'andava a vedere.
Piccola Katy, oh, oh
piccola Katy oh, oh, oh!
Piccola Katy, stanotte hai capito
che carezzandoti ti hanno tradito
e alle tue mani han legato il calore
che si conquista in un'ora d'amore
e in questo mattino di grigia foschia
di colpa hai deciso di andartene via.
Piccola Katy, vai vai
piccola Katy vai vai vai!
Vai, vai piccola Katy
vai vai piccola Katy
vai vai vai!
Piccola Katy, la porta è socchiusa
non devi nemmeno inventare una scusa
dormono tutti di un sonno profondo
e questo silenzio è la fine del mondo
chiudi pian piano e ritorna a dormire
nessun nel mondo ti deve sentire.
Piccola Katy
ciao ciao, piccola Katy
ciao ciao, piccola Katy.


NOTE

Editore: Sciascia.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500.

Messo sul lato B del 45 giri "In silenzio / Piccola Katy" perché giudicato pessimo da Sciascia, il discografico, questo brano è stato il primo vero successo dei POOH.
Il brano è stato ispirato dalla canzone "She's leaving home" dei Beatles, mentre il riff iniziale di chitarra elettrica deriva da "Got To Get You Into My Life", sempre dei Beatles, pubblicato nell'album "Revolver".
La parte parlata presente nella versione originale era stata inserita perché era stata registrata una base musicale più lunga del testo.

E DOPO QUESTA NOTTE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

E dopo questo notte
le pagine del tempo
le scriveremo solo noi.
Nello specchio degli occhi tuoi
son fantasmi di neve ormai
i silenzi che eran scesi tra noi.
Le tue mani di ghiaccio ormai
contro il sole tu tenderai
e ti accorgerai che è tornato tra noi
quell'amore che
c'era una volta
quell'amore che
voglio per me.
Vola il tempo e ti accorgi che
qualche cosa è cambiato in te
senti il sole che ora scalda di più.
D'improvviso ti accorgi che
la risposta è racchiusa qui
tra le mani che ora donano a te
quell'amore che
c'era una volta
quell'amore che
voglio per me.
E dopo questo notte
le pagine del tempo
le scriveremo solo noi.


NOTE

Editore: Eliseo.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500.

BUONANOTTE PENNY

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ...)

La notte è silenziosa
sono rimasto solo
chiudo gli occhi e penso a Penny.
Ogni domenica così
cantavo e lei era sempre lì
capelli sciolti ed occhi blu
la chiamavan Penny e niente più
non la conoscevo ancora.
Ma una domenica alle sei
nacque l'amore io per lei
nacque per non morire più
ma non ricordo come fu
che la conobbi allora.
Cerca cerca
la mia mano un giorno
cerca cerca
quelle note che vorrei
dedicare a Penny.
Una canzone e un disco e poi
tanti chilometri tra noi
tanta tristezza adesso che
non c'è più Penny davanti a me
chissà dov'è a quest'ora.
La gente applaude intorno a me
ma non la sento e sai perché
questa canzone io vorrei
che ti raggiungesse dove sei
te la ricordi ancora.
Cerca cerca
la mia mano invano
cerca cerca
la tua mano che non c'è
e penso ancora a Penny.
Buonanotte Penny è tardi ormai
la tua radiolina presto spegnerai
ma un altro disco adesso c'è
il mio disco che ho dedicato a te
che ti porterà qui vicino a me
che ti porterà qui vicino a me
che ti porterà qui vicino a me
che ti porterà qui vicino a me.


NOTE

Editore: Eliseo.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori, Renato Cantele.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500, Neve.

Si tratta della prima canzone interpretata da Dodi Battaglia. Per incidere questa nuova versione del brano ha riutilizzatola chitarra Gibson les Paul de luxe oro con cui era entrato nel gruppo dei Pooh.

MARY ANN

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ...)

Son veloci i giorni e splende sole
a mezzanotte accanto a lei
Mary Ann.
Quando il sole scende
all'orizzonte sulla spiaggia
la vedrai
Mary Ann.
C'è nei suoi occhi il cielo
ed io non so perché
guardo i gabbiani che volano
e ad un tratto sento che
è lontano da me.
Scrivo sulle pagine del diario
mille volte un nome ormai
Mary Ann.
Sento il suo profumo
e sento un brivido
se un attimo non c'è
Mary Ann.
C'è nei suoi occhi il cielo
ed io non so perché
guardo le stelle che brillano
e ad un tratto sento che
lei ritorna da me.
Forse è solo un giorno della vita
questo amore che mi da
Mary Ann.
Forse coi gabbiani
su nel cielo all'orizzonte sparirà
Mary Ann, Mary Ann.


NOTE

Editore: Eliseo.
Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
Produzione e realizzazione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di ottobre 1990.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: MCI 500.

TANTA VOGLIA DI LEI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Mi dispiace di svegliarti
forse un uomo non sarò
ma d'un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò.
E non dici una parola
sei più piccola che mai
in silenzio morderai le lenzuola
so che non perdonerai.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
Strana amica di una sera
io ringrazierò
la tua pelle sconosciuta e sincera
ma nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Lei si muove e la sua mano
dolcemente cerca me
e nel sonno sta abbracciando pian piano
il suo uomo che non c'è.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
.... nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Chiudo gli occhi un solo istante
la tua porta è chiusa già
ho capito che cos'era importante
il mio posto è solo là.
(ripete ad libitum)


NOTE

Arrangiatore: Franco Monaldi.
Incisa presso Milano Recording nel gennaio del 1971.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: Nastro magnetico 8 piste / Telefunken.
Mixer: Home Made by R. Cutolo.
Orchestra Sinfonica della RAI di Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco.
Transfer: Milano Recording a cura di Marco Inzadi.

Inizialmente alla musica di questo brano sono stati abbinati vari testi prima di giungere a quello definitivo: "Meno male" e "Tutto il tempo che vorrai" di Valerio Negrini, "La mia croce è lei" di Daniele Pace (autore della CGD, il suo testo che si rifaceva al brano "My Sweet Lord" di George Harrison del 1970, componente dei Beatles). Una volta individuato il testo appropriato, un primo titolo proposto fu "Nel mondo tanta voglia di lei".
Giancarlo Lucariello stesso decise di far cantare "Tanta voglia di lei" a Dodi Battaglia, allo scopo di evitare che Riccardo Fogli detenesse il monopolio dell'interpretazione dei brani.
Il brano al "Festival Bar" li fece giungere secondi e ricevette il premio come miglior canzone dell'estate.
I gestori dei 30 mila juke-box sparsi in Italia dovettero cambiare per tre volte i dischi di "Tanta voglia di lei" a causa dell'usura.
"Tanta voglia di lei" venne tradotto in inglese con il titolo "I'll close the door behind me", mentre nei paesi di lingua spagnola venne titolato in vari modi: "Debes comprenderme", "El verdarero amor", "Tantos deseos de ella", "Tantos deseos de ti".
Una versione dal titolo "Dos Amantes" entrò a far parte del repertorio di un cantante messicano, mentre un certo El Puma la ripropose in tutta l'America del Sud senza detenerne i diritti; comportamento che il personaggio ripeté negli anni successivi senza mai pagare i diritti d'autore.

PENSIERO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e vai nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai, che è vero,
che è vero.
Sono un uomo strano ma sincero,
cerca di spiegarlo a lei pensiero,
quella notte giù in città non c'ero
male non le ho fatto mai davvero,
davvero.
Solo lei nell'anima
è rimasta, lo sai,
questo uomo inutile
troppo stanco è ormai.
Solo tu pensiero
puoi fuggire se vuoi,
la sua pelle morbida
accarezzerai .
C'è sulla montagna il suo sentiero,
vola fin lassù da lei pensiero,
dal cuscino ascolta il suo respiro,
porta il suo sorriso qui vicino,
vicino.
Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e va nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai pensiero,
pensiero...


NOTE

La canzone "Pensiero" è stata tradotta in castigliano con il titolo "Pensamiento".

THE SUITCASE (TUTTO ALLE TRE)

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Valerio Negrini)

I see your suitcase standing near the doorway
the same one that you had the night you came here
and i remember how i ran down seven flights of stairs to take it
and how i chuckled like a child
so happy that you could make it.
With you around my life became exciting
and every day was like a new adventure
all the things i did before, much more when we were together
i even let myself believe that this could last forever.
But when i opened up the door this evening
i had a premonition of a disaster
there was a silence in the whole apartment
it shook my hands and made my heart beat faster.
I called your name but only heard my echo
and then I saw the note beside the suitcase
a single scribbled line i read in sorrow:
"I'm leaving. I'll pick the suitcase up tomorrow".
tried to sleep but realized it's hopeless
my mind is filled with questions i can't answer.
Did I make you go away? Was loving too much my undoing?
Was it restlessness in you a wonder lust you kept pursuing?
It's almost dawn, the streets are gray and lonely
our world outside is waiting for the sunlight
but the memory of you that lingers in the room like madness
all it promises is a day that's darkened by despair and sadness.
An hour to go I know before you get here
to make you think that I don't mind you're leaving
to even leave your bag outside the doorway
but if i do who will i be deceiving
i know i have to stay around to see you
what good is bright if I must live without you
if I must beg, i'll even beg to keep you.
Please don't go, I love you so, I need you.
Please don't go, I love you so, I need you.
Please don't go, I love you so, I need you.


NOTE

Editore: EMI Songs.
Incisa presso Milano Recording e mixato a New York nei mesi di giugno-novembre 1971.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini, Alan Reed.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 8 piste.
Mixer Telefunken / Harrison.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco.

Si tratta della versione in lingua inglese del brano "Tutto alle tre", realizzata per essere inserita nella compilation "Best Of The World 1971" della CBS. Venne scelto tale brano perché interpretato da Valerio Negrini, impeccabile nella sua pronuncia dell'inglese.

NASCERO' CON TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Riccardo Fogli)

C'è un respiro in più
stanotte sei tu
io vivevo qui
nel buio così
ma l'acqua buona
mi bagnò col suo respiro
e il primo sogno mi copri.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.
C'è un respiro in più
nell'alba sei tu
sei nata qui
stanotte così
ed ogni giorno
nascerai fra le mie braccia
e come l'acqua mi coprirai.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.


NOTE

Editore: Tiber.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di aprile del 1972.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

E' il primo brano inciso da Stefano D'Orazio con i POOH.
In origine Roby Facchinetti pensò questo brano come un pezzo per sole voci.

COSA SI PUO' DIRE DI TE?

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Cosa si può
dire di te:
volevi, non volevi, chi lo sa?
Cosa si può
dire di me:
volevo ma aspettavo e...
quando l'età si svegliò
e bastava chiudere gli occhi,
fermai la mia mano.
Per essere uomo, io
volevo averti
nella stagione dei fiori aperti;
la prima notte dei sogni,
come un uomo antico, sognavo per noi
ma il sorriso sul tuo viso non tornò!
Cosa si può
dire di lui:
sapeva, non sapeva,
forse si.
Lui non parlava,
lui ti guardava:
fu un momento e...
quando l'età si calmò,
non trovasti molti sorrisi
nell'erba, o sul letto disfatto, o dove fu.
Cos'hai pensato
e, più di tutto, questo ti chiedo:
ora che sei una donna,
fu davvero tutto sbagliato
fra noi
ciò che è stato?
Ero proprio inutile?


NOTE

Editore: Melody (per l'Italia) / Suvini Zerboni (per l'estero).
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nei mesi di aprile-maggio del 1972.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

NOI DUE NEL MONDO E NELL'ANIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

E io dovrei comprendere
se tu da un po' non mi vuoi
non avrei mai capito te
ma da capire cosa c'è.
Dovrei tornare a casa e poi
se il fiato ce la fa
parlarti del mio mondo
fuori dei miei pensieri
poi scoprire che vuoi dormire
che non mi senti più.
E io dovrei ma spiegami
contro di me che cos'hai
come se io non fossi io
mi dici che te ne vai.
Son quello che respira piano
per non svegliare te
che nel silenzio
fu felice di aspettare
che il tuo gioco diventasse amore
che una donna diventassi tu.
Noi due nel mondo e nell'anima
la veritá siamo noi
basta cosi e guardami
chi sono io tu lo sai.
Noi due nel mondo e nell'anima
e io dovrei comprendere
la verità siamo noi...
Noi due nel mondo e nell'anima
e io dovrei comprendere
la verità siamo noi...
Noi due nel mondo e nell'anima
la verità siamo noi...


NOTE

Editore: EMI Songs.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Inciso presso Milano Recording nei mesi di aprile-maggio 1972.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.Ass.
Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

Fu il primo brano italiano inciso con l'utilizzo del sintetizzatore Mini-Moog.
I Pooh ne realizzarono una versione in spagnolo intitoltata "Tu y yo en el mas alla".

IO E TE PER ALTRI GIORNI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

A quest'ora sanno già di noi
i problemi cominciano adesso
tutto è fatto ormai.
Tu non sai la forza che mi dai
ma conosco i rimpianti che lasci
tu conosci i miei.
C'è chi si stanca
di un uomo, di una donna
per amore che manca,
per noi o solitudine
o delusi dal tempo;
so bene che per noi non fu cosi.
Lascio una donna che crede solo in me
tu distruggi un uomo che il suo mondo ha dato a te.
Senza rispetto si parlerà di noi
tutto questo io lo accetto
non si vive un'altra volta.
Questo per l'orgoglio mio di averti
basta, non potranno mai fermarmi
dimmi chi è cosi per te
chi può ridarci gli anni persi.
Questo fino all'ultimo dei giorni
niente del passato può sfiorarci
niente ci offenderà
nessuno al mondo si permetterà
appartiene a noi la nostra vita.
Cena all'alba, soli tu ed io,
ciò che resta da fare domani
devo farlo io.
Si risveglia in fretta la città
nei tuoi occhi un po' stanchi ritorna
la tua giusta età.
Questa è la cosa più importante
vieni voglio uscire dalla gente
basta star nascosti qui
non ha più senso fare così
incomincia qui la nostra vita.


NOTE

Editore: Mascheroni.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nei mesi di aprile - maggio 1973.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco, 12 fiati.

Si tratta del primo brano che Red Canzian ha registrato con i POOH.

INFINITI NOI

(

Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Che ti serve ormai
tormentarti per capire il mondo
farti soffiare dentro da ogni vento
niente c'è che valga il tuo sgomento.
Guarda invece noi
piangi per l'amore se si perde
odiami se sei messa da parte
grida se l'amore grida forte.
Perché noi qui, infiniti noi
siamo il tempo innocente
che nasce dal silenzio del mondo
intorno a noi.
Chi ti ascolta mai
dolce e disperata tra la gente
dove le tue mani son respinte
ciò che non è tuo non vale niente.
Perché noi qui, infiniti noi
siamo il tempo innocente
che nasce dal silenzio del mondo
intorno a noi.
Io ti ascolterò
voce di stupito sentimento
io sarò il tuo tempo in un momento
con l'orgoglio di dormirti accanto.
Guarda ancora noi
piangi per l'amore se si perde
odiami se sei messa da parte
grida se l'amore grida forte.
(ripete ad libitum)


NOTE

Editore: Mascheroni.
Arrangiatore: Franco MOnaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa preso Milano Recording nei mesi di aprile - maggio del 1973.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 bassi ad arco.

In questo brano vennero utilizzati cori a bocca chiusa a cui parteciparono i componenti dell'orchestra.

Link a video su YouTube:
- Esibizione live alla RAI, 1973

LETTERA DA MARIENBAD

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Sono contento
si è alzato un pò il vento
la nebbia cadrà
nasce il mattino
una notte di meno
ed eccomi qua.
Laghi e pianura
la radio straniera
si sente da un pò
non sono stanco
la guida è sicura
ce la farò.
Questi anni chiusi in una lettera,
la tua storia, la tua fuga inutile,
l'uomo forte che non sa sorriderti,
il suo mondo che ti annienta...
Non ti avranno un giorno di più
se tu vorrai ti aspetta laggiù
la nostra città.
La mia casa è ancora così
disordinata e piena di sole
come vuoi tu.
Strada privata
villa isolata
nascosta là
nell'ombra quieta
della pineta
abiti qua.
La fontana non è molto limpida
anche i fiori sanno d'aria umida.
Tutto intorno sembra sopravvivere
mi domando come hai fatto a viverci.
Dal confine all'alba per telefono
dissi solo "son venuto a prenderti".
Eri sola, sola come al solito
fra un istante tornerai a vivere.
(Ripete ad libitum)


NOTE

Editore: Tiber.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nei mesi di aprile - maggio del 1973.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 bassi ad arco.

Marienbad è una località termale sita in Germania.

PER TE QUALCOSA ANCORA

(

Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Casa tua mi piace
sa di calda pace spesa in due
un anno in più sul viso non hai.
Tu di me mi chiedi
sono qui, mi vedi, dimmi tu
mi trovi un po' cambiato? Non so.
Ti ringrazio del pensiero
non credevo che
fosse giusto rivederci
l'hai fatto tu per me
so che lui conosce
bene chi sia io
prima che ritorni
scusa, ma andrò via.
Vedo che i capelli adesso
non li tagli più
in quel modo strano in cui tu
mai sembravi tu
dolce e più serena
è la voce tua
vedo tutto intorno
nuova fantasia.
Te lo ricordi com'eri allora
come non parlavi
fra gli entusiasmi della mia mente
solo mi lasciavi.
Ora ne parli della tua vita
della vostra intesa
in questo mondo che ti appartiene
quanto sei più bella
adesso.
Quanto amore dal tuo sonno
lui svegliò per sé
ciò che sempre inutilmente
io chiedevo a te
sai che cosa scopro
d'improvviso io
non ho mai pensato
di sbagliarmi io.
Prima che vada per la mia strada
dimmi, si, che in fondo
ha avuto un senso nei nuovi giorni
anche un po' il mio mondo.
Fammi pensare che potrei darti
qualche cosa ancora
fammi pensare di aver paura
che lui possa rientrare
adesso...


NOTE

Editore: Tiber.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di giugno del 1974.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 8 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco, 4 legni.

Questo brano ha visto la sua nascita nella lavanderia/magazzino dell'Hotel Roncobilaccio sull'autostrada del Sole, nell'Appennino Tosco-Emiliano, dove i POOH in quegli anni si ritiravano per lavorare.

Link a video su YouTube:
- Esibizione in playback alla RAI

SE SAI, SE PUOI, SE VUOI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Tu m'hai chiesto tempo e troppo tempo ti lasciai
voglio andare in fondo e il fondo è già toccato ormai
lento ed invadente il tuo silenzio avvolge me
rende amara l'aria che respiro insieme a te.
Soli
quel giorno che tremavi
in quella stanza si
fu quanto gridai
per dirti di noi
dicevi a me:
" non ho più niente ".
Era
per darti un pò d'aiuto
ed ero come te
ricordo l'idea
fu chiara fu tua
chiedesti a me:
" facciamo un viaggio ".
" Presto l'acqua non più confine avrà "
dicevo: " guarda il mare scenderemo
verso le terre antiche del sud ".
" La gente negli occhi più grandi senza età
e nell'istinto avrà colori audaci
e nuove intense voci per te ".
Poi quell'osservarmi
che non ricordai
prima nei tuoi occhi
di aver visto mai
quasi fosse strano
ciò che avvenne poi
cosa abbiamo fatto
ci chiedemmo noi.
Se sai, se puoi, se vuoi
domanda o spiegami
cos'è che ancora fa
violenza a noi.
Capisci il senso o no
la voce il viso tuo
da riconoscere
rivoglio a me.
Se sai, se puoi, se vuoi
la strana nostalgia
che può distruggerci
si disperderà.


NOTE

Editore: EMI Songs.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di gennaio del 1974.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

In questo brano per la prima volta Stefano D'Orazio utilizzò i timpani sinfonici.
Per questo brano Valerio Negrini scrisse tre testi: il primo raccontava la storia d'amore di una ragazza cieca che, recuperata la vista, lasciava il suo uomo; nel secondo una ragazza tassista sull'isola di Mann immaginava un'avventura romantica con un turista.

E VORREI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Siamo già sulla porta
un breve addio nel giardino
e lo so io quel che sento
ma non potrei provarci più
l'ho detto già discorso chiuso da parte mia.
E vorrei trascinarti
nel buio là come sempre
dove lo sai tante volte
abbandonai la rabbia mia
ma cara mia stasera questo non si farà.
Pensa che adesso vorrei far l'amore
qui una volta, due volte, poi dirti
no non ci riesco a lasciarti e vorrei
vorrei che a sbagliare di più fossi stato io
sempre io.
È cosi, inutilmente
illuderei nuovamente la mente mia
come sempre, meglio per me
salvarmi qui, adesso che riesco a guardarti come sei.
Non ti dirò che vorrei
e Dio sa se è vero che ancora
vorrei far l'amore
qui una volta, due volte stasera
no, mi conosco e lo so
ciò che infine poi io vorrei.
(ripete ad libitum)


NOTE

Editore: A.B.R.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di giugno del 1974.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 8 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco, 4 legni.

ELEONORA, MIA MADRE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian)

Tra le cose vecchie quel vestito
lungo dei vent'anni tuoi
come allora bello coi merletti
non più bianchi per l'età.
Donna tu mia madre scopro per la prima volta
io a spiarti dalla porta tra le vecchie cose tue.
L'emozione cade nei pensieri
della stanca tua realtà
chiaro quel ricordo si fa strada
tra la fantasia e l'età.
Sul tuo viso stanco un sorriso spento
è quel che resta di una vita mai vissuta sempre attesa troppo ormai.
La tua antica delusione
tra le prime rughe appare già
sciogli i tuoi capelli lunghi, come mai
cosi bella non ti ho vista mai?
Eri già mia madre troppo presto
e solo per fatalità,
con nemmeno il tempo che ci vuole
ad imparare a far l'amore.
Donna mai ma senza mai rimpianti,
la rinuncia del tuo tempo, la tua unica ragione sempre io.
Come posso adesso risvegliarti dal dolore dei ricordi,
dalla nostalgia dei giorni persi ormai.


NOTE

E' il primo brano che vede Stefano D'Orazio come autore.

MEDITERRANEO

(Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Brano strumentale.

UN POSTO SULLA STRADA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

La bambina bionda di città
guarda l'orizzonte e sogna l'Africa
sulla torre bianca
è immobile ad aspettare
che il rovente sole tocchi il mare.
Gente sta parlando attorno a me
rosso il vino forte di montagna è
ho accettato un canto
e un pane che sa di vento
dicono "Ragazzo non c'è altro"
diventano ombre tra i miei occhi ed il tramonto
mi dispiace se ne stanno andando.
Nella scia delle stelle
una donna sta correndo
l'amore ha scelto proprio questa notte.
Dentro il buio si accende
ed un brivido sorprende
il viso e scende forte sulla pelle.
L'uomo non ricorda la sua età
ma il racconto nasce e scorre semplice
fuori dal silenzio
la storia infinita e breve
le sue labbra han sciolto come neve.
Cent'anni di mondo in un sogno bambino
e lo sguardo intanto va lontano.
Nella scia delle stelle
la bambina e il vecchio stanco
la donna e sempre anch'io stiamo vagando
per sognare un momento
presso un fiume o in una stanza
un posto sulla strada stiam cercando.


NOTE

Roby Facchinetti ha utilizzato spesso questa canzone per scaldare la voce prima dei concerti.

LINDA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Linda acqua di sorgente
Linda calda ed innocente
ho una donna in mente e non sei tu
Linda sole dentro gli occhi
Linda prima che ti tocchi
prima che succeda tutto ascolta.
Linda ho un dubbio in mente io
chi è che non ne ha
però
fa che non possa io
rubarti la tua prima volta
pensando a un'altra.
Dimmi, se mai potrei guardarti
all'alba quando tu qui
distesa accanto a me
mi chiederesti all'improvviso
cos'ho deciso.
Linda stella sorridente
Linda io non ho che niente
prima che succeda questo a noi
Linda fa che il sogno non ci prenda
che il mattino non sorprenda il mio silenzio
addosso a te.
Dimmi che cos'avresti dentro
uscendo poi di qui tu
che cos'avresti in più
un gesto consumato a caso
e un discorso chiuso.
Linda stemma sorridente
Linda io non ho che niente
prima che succeda questo a noi
Linda fa che il sogno non ci prenda
che il mattino non sorprenda il mio silenzio
addosso a te.
(ripete ad libitum)


NOTE

Questo brano attendeva nel cassetto da ben due anni perché bocciato da Lucariello. Era dedicato a Linda Larsen, una modella di nazionalità americana che aveva partecipato alle riprese dello special "Un po' del nostro tempo migliore".
Il singolo debuttò in televisione sul palco del "Festivalbar".
Il brano fece riscuotere molto successo a Miguel Bosé che propose una sua cover in Spagna e in America del Sud, sempre intitolata "Linda".

PIERRE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Penso a te
nei tempi della scuola con noi
sottile pallido e un po' perso
tu già da noi cosi diverso
triste.
Penso a te
ricordo, si rideva tra noi
di quel tuo sguardo di bambina
di quella tua dolcezza strana
triste. Pierre ti ho rivisto questa sera e tu
tu abbassi gli occhi
ti nascondi e poi
te ne vai.
Scusami se ti ho riconosciuto però
sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
non ti arrendi a un corpo che non vuoi
senti ....
Pierre sono grande ed ho capito sai
io ti rispetto
resta quel che sei
tu che puoi.


NOTE

Il nome Pierre venne scelto per un'esigenza metrica.

LA GABBIA

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Link a video su YouTube:
- Regia e scenografia di Raffaele Andreassi presso i Teatri Dear per la trasmissione "Odeon" RAI Due sul Tema del Sole. Anno 1979.

DAMMI SOLO UN MINUTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Lo so
so tutto non parlare più
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirti.
Addio
c'è fumo e odore caldo qui
di dolci e di caffè
ognuno pensa a sé
è il giorno più normale
ma io sto male, male.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
è stato un bel tempo il mio tempo
con te.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
noi tranquilli e lontani
oguno per sé
piangeremo domani
ma che coraggio che hai
come fai?
E poi
guardo in fondo cosa sei
un fuoco presto spento
se tira un po' di vento
un gioco senza impegno
ma lasci il segno tu.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
svegliati svegliami dai
come fai?
Ma è vero che sta tremando il tuo respiro
ma sì che è proprio vero.
Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo
dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando.
(Ad libitum)


NOTE

Per questo brano vennero provati 9 testi diversi, per poi scegliere come definitivo il primo scritto da Valerio Negrini.

IN DIRETTA NEL VENTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Vivo
mi piace la notte e ci vivo
con le mie sigarette
e il piatto che gira
e dietro i vetri la città.
Strano
il microfono è come un bambino
gli parlo e non so
se dorme o mi ascolta
la luce è sciolta nel caffè.
E ogni notte così, questa radio è il mio mondo
coi dischi. i giornali e gli scontrini del bar.
Senti, senti, il telefono ancora
è la solita signora, oh no!.
Ed invece sei tu
ma senti che sorpresa
due giorni e due notti per dimenticarti
metto un disco per te poi vattene a dormire
no, scusa, aspetta, dimmi dove sei.
Dimmi
stasera sei in casa da sola
o parli nascosta
fra coperte e cuscino
la radio è li vicino a te
e addosso cos'hai
voglio saperti tutta
ti voglio sentire come stando lì
senti, senti, volevi pensarci
o allora ci hai pensato o no.
Metto un disco per te
e fra pensieri e suono
mi torna la voglia di due giorni fa.
Parla ancora con me
l'antenna è un'ombra bruna
contro la luna e sopra la città.
L'alba dietro le case si scalda
e questo momento
in diretta nel vento
lo voglio dedicare a te.

RISVEGLIO

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Per la realizzazione di questo brano venne utilizzata per la prima volta la steel guitar.

Link a video su YouTube:
- Regia e scenografia di Raffaele Andreassi presso i Teatri Dear per la trasmissione "Odeon" RAI Due sul Tema del Sole. Anno 1979.

CI PENSERO' DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Lei entrò, sulle scale qualcuno guardo
i suoi strani vestiti
appoggiò le spalle alla porta dicendo:
con lui ci siamo lasciati
osservai due occhi segnati
e il viso bagnato dalla pioggia
non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
La guardai,
ed ebbi un momento di pena,
perché sembrava smarrita,
io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí,
ma è proprio finita disse poi
ritrovando un sorriso a stento:
comunque l'ho voluta lo sai,
le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
dall'ultima volta si sentiva
che era più sola, più cattiva.
Si calmò, guardandosi intorno
e parlammo di me, bevendo più volte
si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
con te ero io la più forte
disse poi inseguendo un pensiero:
è vero, con te io stavo bene
e se io fossi una donna che torna
è qui che tornerei.
Poi cenammo qui, le chiesi:
domani cosa fai
la pioggia batteva sui balconi
rispose: ci penserò domani!
Mi svegliai la mattina
e sentii la sua voce di là:
parlava in inglese la guardai:
aveva il telefono in mano e il caffè
e non mi sorprese accettai il breve sorriso
e il viso di una che non resta.
Se puoi, mi disse, se puoi,
non cambiare mai da come sei!
Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già,
passava un tassi, lo prese al volo
abbi cura di te, pensai da solo.


NOTE

Il testo di questa canzone è stato ispirato dalla protagonista femminile del film "Un sacco bello" di Carlo Verdone.

PRONTO BUONGIORNO E' LA SVEGLIA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Pronto buongiorno è la sveglia
ma di muoversi manca la voglia
colazione per modo di dire
tutto in fretta bisogna partire
ci aspetta già un'altra città.
L'auto ci attende pulita
e la conta decide chi guida
voglio stare seduto davanti
che i chilometri oggi son tanti
facciamo il pieno e poi via.
Mangia la strada il motore
e la radio riempie le ore
uno legge, uno dorme, uno fuma
ed intanto s'è fatta già l'una
fermiamoci c'è l'autogrill.
Pranzo speciale alla lista
e un autografo per il barista
ventimila compresa la frutta
un minuto per il caffè
si parte.
Sull'autostrada del Sole
come sempre finisce che piove
vai più piano che c'è la stradale
se ci ferma facciamo qui
Natale.
Io questi qui li conosco
al casello ci chiedono un disco
dove siete stasera a suonare
se non pago vi vengo a sentire
ma siete più belli in T.V.
Eccoci quasi arrivati
ci guardiamo sui muri incollati
e sbagliamo la strada e chiediamo
e poi regolarmente ci perdiamo.
Gente davanti al teatro
sarà meglio passare da dietro
preoccupato qualcuno ci aspetta.
Si comincia fra poco
fate in fretta.


NOTE

Sulla base di questo brano Stefano D'Orazio realizzò un videoclip registrato a Toronto, in Canada, non portato a termine a causa dell'esaurimento dei fondi a disposizione.
Durante l'"Italian Tour 1979" quando veniva eseguito questo brano i POOH condividevano la scena con il tecnico di palco Pasquale Di Lauro che, vestito con un frac bianco ed il cilindro, accompagnava il brano percuotendo con le bacchette una tavoletta di legno, strumento battezzato da Stefano D'Orazio "Trikke ballack".

Link a video su YouTube:
- Video promozionale girato in Canada nel 1978, regia di Stefano D'Orazio.
- L'esibizione di Pasquale Di Lauro.

CERCAMI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Cercami io sono nel mondo degli uomini
cercami nei mari che non traversammo mai.
Nel vento del primo mattino.
Cercami nel sole che scoppia di rondini.
Sul fiume che porta lontano.
Cercami nel mondo che vive più in là di noi.
Vorrei farti un ritratto e stamparlo gigante
e la tua fantasia raccontarla alla gente
ma è nascosto agli sguardi questo amore perfetto
quattro muri e un letto.
Non diventa più amore ma sopravvivenza
del tuo dolce silenzio non so fare senza
ma facciamo qualcosa: si può anche morire
stando qui a sognare.
Cercami io sono nel mondo degli uomini
cercami nei mari che non traversammo mai.
Nel sonno dell'erba di sera.
Cercami nei fuochi d'estate sugli argini.
Ai margini della pianura
Cercami negli altri che piangono e ridono.
Io ti voglio incontrare sulle strade del mondo
voglio fare un respiro e riempirmi di vento
ci dobbiamo svegliare e guardare di fuori
noi non siamo soli.
Cercami negli uomini in mare che sognano
Un pesce gigante e un'amante.
Cercami nell'alba fra il cielo e le fabbriche.
Nel traffico senza parole.
Cercami nei mari che non traversammo mai.
E dopo parliamo di noi.
Cercami io sono nel mondo degli uomini.
Na, na, na, na.


NOTE

In questo brano venne usato per la prima volta il sintetizzatore Oberheim.
Sulla base di questo brano Stefano D'Orazio realizzò un videoclip registrato nelle strade di Toronto, in Canada.

Link a video su YouTube:
- Riprese effettuate nel 1978 in Canada per la promozione del singolo. Regia di Stefano D'Orazio.

GIORNO PER GIORNO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Red Canzian)

Giorno per giorno
ho imparato ad avere pazienza
sulla mia coscienza è cresciuta già l'erba
e ogni giorno mi sveglio che tutto va meglio.
Giorno per giorno
seguo il vento aspettando la sera
e non faccio paura e non faccio domande
in poche parole, sono un uomo normale.
Giorno per giorno
ho imparato la vita a memoria
come un libro di storia dei tempi di scuola
e di mio non ci lascio una sola parola.
Giorno per giorno
ho imparato il mio bene e il mio male
un minuto di sole mi basta a scaldarmi
con quale diritto tu vieni a svegliarmi.
Passo per passo,
riaprendo finestre già chiuse
precipiti dentro di me
che cosa ti aspetti;
questo io dico sapendo che stavo cadendo
e che l'ultima spiaggia del mondo che valga la pena
sei tu.
Giorno per giorno
stai riuscendo a toccarmi nel cuore
a toccarmi nel corpo e ad avere risposta
inventiamo altre ore se il tempo non basta.
Giorno per giorno
sto imparando a combattere ancora
a puntare i miei occhi negli occhi del mondo
a esser dentro le cose che stanno cambiando.
Giorno per giorno
ogni prossimo giorno.

L'ULTIMA NOTTE DI CACCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Dodi Battaglia)

Batte il suo tempo sempre esatto
il forte tamburo del petto
cuore di guerra sempre attento
cuore di quercia nel vento.
Luna di maggio brucia il legno
per una donna ed un sogno
biondi capelli stretti fianchi
per una donna dei bianchi.
Occhi di donnola, bocca di fragola
pelle di nuvola, freccia che penetra.
Luna di maggio gialla falce
grido d'amore dell'alce.
Ombre di carri nella sera
fuochi di gente straniera.
Fiamme che ballano, occhi di cenere
resta invisibile, l'attimo giusto verrà.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha,
nei suo corpo tiepido la sete del tuo sesso scioglierà
per altre notti ancora il frutto si aprirà
il lupo di frontiera nutrirà.
Stan giocando gli uomini, la bocca all'acquavite e gli occhi a lei
si sentono invincibili non sanno che li guardi e che ci sei.
La luna le sue spalle d'argento vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Notte di corsa senza fiato
notte di volpe in agguato
batte coraggio nella pelle
fra l'agrifoglio e le stelle
porta la donna tua dentro la terra tua
dentro la gente tua dentro la storia tua.
Fuochi nel campo tutti spenti
mordi l'attesa tra i denti
vengono passi sul sentiero
mordi tra i denti il respiro.
Quella è la donna tua quella è la forza tua
gli uomini pallidi non la vedranno mai più.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha
sul tuo corpo d'albero la seta del suo sesso scioglierà.
L'aurora le sue spalle di rosso vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Ultima luna del tuo viaggio
cuore di puma selvaggio
vengono passi sul sentiero
un lampo di luce uno sparo.
Occhi di donnola, bocca di fragola,
pelle di nuvola, freddo che penetra.
Batte il suo tempo strano e stretto
il forte tamburo del petto
cielo pesante come roccia
l'ultima notte di caccia
luna che scivola dietro una nuvola
fiato di polvere senza capire perché.


NOTE

In origine la musica di questa canzone venne intitolata da Roby Faccinetti "La maggiore voci".
Il primo titolo di questo brano fu "Powha l'indiano".
Viene raccontata la storia di Powah, 20 anni, guerriero della tribù Charavatana (Ontario), innamorato di una ragazza bianca. A narrare la vicenda ai POOH fu un insegnante pellerossa durante la loro visita presso una riserva dell'Ontario nel corso della tournee del 1977.

IO SONO VIVO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Quando il vento della notte,
lascia il posto all'aria chiara,
molto mondo dorme ancora,
io sono vivo.
Quando il sole del mattino,
fruga i tetti piano piano,
pettinando la città,
io sono vivo.
Quando al buio ci si vede,
quando la mia donna ride,
quando la mia donna gode,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò
stammi vicino volando con me, cadendo con me
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Quando il sole si distende,
prepotente sulla strada,
la mia mente è forte e nuda,
io sono vivo.
Quando un passo di violenza,
lacera a metà un sorriso,
non nascondo il viso mio,
io sono vivo.
Quando tra dolcezza e voglia
ogni cosa ti assomiglia
il mio sangue si risveglia,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò,
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò,
stammi vicino volando con me, cadendo con me,
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.


NOTE

Link a video su YouTube:
- Videoclip.
- Tratto dalla trasmissione "Una Valigia Tutta Blu" della RAI, 1978

NOTTE A SORPRESA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Prendo la strada del centro
stasera non rientro da te ormai
lingua di menta fra i denti
pensieri distanti da te ormai.
È dissetante gustarsi la gente
tranquillamente così.
Respirerò tutta l'aria che c'è
notte a sorpresa lontano da casa
mi prende e mi dà questa grande città:
come una donna mi tenta
e diventa qua e là
malinconia
poesia e fantasia.
Piazza spazzata dal vento
io sono contento di me perché
vivo mi basto mi spendo
nel mondo anche senza di te ormai.
Luna sorride fra nuvole rade
traccia le strade per me.
Respirerò tutta l'aria che c'è
notte a sorpresa lontano da casa
mi prende e mi dà questa grande città:
come una donna mi tenta
e diventa qua e là
malinconia
poesia e fantasia.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Nuova Fonit Cetra / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Incisa a: Stone Castle Studios, Carimate (CO).
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Luca Rossi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac.
Transfer a Londra a cura di Arun Charkraverty.

Per i cori fu usato il vocal exciter Aphex, in grado di esaltare le frequenze alte delle voci.
Questo brano è stato utilizzato come sigla per la trasmissione "Domenica In" della RAI edizione 1979/1980 ed il videoclip venne girato ad Anzio, in un magazzino per lo stoccaggio del pesce.

Link a video su YouTube:
- Videoclip da una trasmissione di Rete 4.
- Sigla della trasmissione "Domenica In" della RAI.

HURRICANE

(Testo: Valerio Negrini, Teddy Randazzo - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Hurricane blown my way
thunder ands lightning and clouds
there's no turning back
from all the wind and the rain.
Winds of change are comin thru
ever since i looked at you
i knew then and there
that i was lost in your storm
we were meant to come together
like a raging hurricane
can you feel the force
of love about to explode.
Caught in a storm of love and it's no illusion
it's got me hypnotized and it wont let go
it's getting closer
and i can't holdon now
here comes the cyclone
and it's much too strong now.
It feels so good to be high
soaring away in the wind
love take me somewhere
where i can be free again.
Here it comes to take me
and it wont be long now
the winds of freedom
hear them scream and rage now
it's getting closer
and i can't hold on now
here comes the cyclone
and it's much too strong now.
Hurricane blown in to mine.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni.
Arrangiatore e produzione: Teddy Randazzo.
Incisa: Idea Recording.
Mixata: Hit Factory Studios, New York nel mese di gennaio 1979.
Sound Engineer: Ted Spencer, Pino Vicari.
Ass. Sound Engineer: Bruce Buchalter.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Telefunken e Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

CANTERO' PER TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Stella di giorno, frutto d'inverno
io canterò per te
se ti senti un aliante che cade
strade d'aria avrai da me.
Segretamente sopra la gente
io canterò per te
per fermarti nel viso il sorriso
che ora c'è.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Viola di marte, sempre più forte
io canterò per te
come onda che viaggia alla spiaggia
le mie braccia avrai da me.
Con i tuoi occhi quasi mi tocchi
io canterò per te
per averti domani nel mondo
via con me.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Non si può sbagliare sei
l'altra parte del sole
sono pronto a farmi male con te
e via dalla gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Più in Alto.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Stone Castle Studios, Carimate (CO) nei mesi di febbraio/marzo/aprile 1980.
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Mario Lovallo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac 36 canali.
Transfer: Master Room, Londra, a cura di Arun Chakravery.

Questo brano è stato utilizzato come sigla d'apertura per la trasmissione televisiva "Un disco per l'estate". Il relativo videoclip venne realizzato su di una chiatta al lago d'Iseo, al'alba di una domenica mattina, con un elicotterò che filmò l'arrivo dei Pooh a bordo di un motoscafo, mentre suonavano gli strumenti ed in piedi su di un campanile.

Link a video su YouTube:
- Videoclip del brano.

CHI FERMERA' LA MUSICA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Ora si respira hai travolto
la mia barriera una polveriera!
Quante donne che sei stasera
tastiera che suoni per le mie mani
luna a cui mando i miei aeroplani
stai cambiando i suoni alla mia musica.
Buona primavera per chi vola
non c'è frontiera bevo per chi è
bravo a mangiarsi la vita vivo
per quelli che vanno in amore
spesso per te che mi cambi colore
addosso per me stesso
cambio pelle e stelle io.
Chi fermerà la musica
l'aria diventa elettrica
e un uomo non si addomestica
le corde mi suonano forte
la molle è carica.
Chi fermerà la musica
quelli che non si sbagliano
quelli che non si svegliano
stanno nei porti a tagliarsi le vele
tu parti nel sole con me.
Ero barricato nel mio spazio come
un bandito brava mi hai colpito
ti ringrazio non hai sbagliato.
Mi hai dato contatto alla mia maniera
sospetto che stai per costarmi cara
l'aria è troppo chiara per nascondersi.
Chi fermerà la musica
l'aria diventa elettrica
e un uomo non si addomestica
le corde mi suonano forte
Chi fermerà la musica
quelli che non si sbagliano
quelli che non si svegliano
stanno nei porti a tagliarsi le vele
tu parti nel sole con me.
Buona primavera per chi vola non
c'è frontiera ora si respira
quante donne che sei stasera.
Chi fermerà la musica.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Idea Recording Studios, Milano, nei mesi di gennaio/febbraio/marzo 1981.
Sound Engineer: Brian Humphries.
Ass. Sound Engineer: Sam Baracchetti, G. F. Longo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Per la realizzazione del videoclip, la cui sceneggiatura era di D'Orazio e Ivan Falardi, i Pooh si recarono sul lungomare di Rimini. I quattro invertirono i ruoli: Dodi faceva il cantante, Red era alla batteria, Roby al basso e Stefano alla chitarra.

DOVE STO DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Terrò la bocca chiusa, cambia la luna e sono in più
non c'è che da decidersi che non funziona più
farò una grossa spesa e ricomincerò.
Sarò di un'altra casa, cambio telefono e città
gli amici da dividerci, sarà una novità
la mia valigia pesa ma tutto non ci sta.
Prendo soltanto la mia vita con me
cambiano posto i giorni miei
col resto fanne ciò che vuoi.
E se domani mi cercassero qui
non dire a tutti: non lo so
tu lo sai bene dove sto
domani .
Farò i miei viaggi ancora con la compagnia che tu sai
da solo non so vivere e non ne ha colpa lei
ma tu comunque sia non ti buttare via.
Prendo soltanto la mia vita con me
sappiamo tutti e due perché
prenditi tempo e pensa a te.
Io questa cosa lo so sempre dov'è
anche se il conto è chiuso ormai
dimmi ogni tanto cosa fai.
Prendo soltanto la mia vita con me
cambiano segno i giorni miei
ma se hai bisogno tu lo sai che
da questa casa puoi fidarti di me
strade diverse da oggi in poi
ma dimmi sempre come stai.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Idea Recording Studios, Milano, nei mesi di gennaio/febbraio/marzo 1981.
Sound Engineer: Brian Humphries.
Ass. Sound Engineer: Sam Baracchetti, G. F. Longo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

BUONA FORTUNA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Si chiama Buona Fortuna e va
come può
col futuro a metà.
È della Vergine
e si sa
le menate che ha.
Faccia da Rock
vive la vita no-stop.
Ha le sue gatte che
oramai
sa pelare da sé.
Compra l'America
e la dà via
per un dollaro in più.
Ci beve su
e fa l'amore da sé.
Naviga la città
ma non si bagna mai se gli piove addosso.
E la fa facile
tiene in finestra l'erba di California,
respira e sogna
domani va da sé.
Butta via le sue idee
come se quasi andassero fuori moda.
Ti dirà unica
ma s'è portato a letto anche la fortuna
Buona Fortuna
domani va da sé.
Buona Fortuna a te.
Razza difficile
cambia idea
se gli scappa così.
Giorni a colori poi
spenderà
se gli parli di te.
Fa quel che vuoi
per un sorriso di più.
Punterà su di te
gioca la vita tutta in una partita.
Ma non sa perdere
ha sempre un asso addosso, una scusa buona
e tanta fortuna
sempre vicino a sé.
Ti darà mille idee
per inventarti storie da raccontare.
Dice che partirà
in una notte accesa da tanta luna.
Buona Fortuna
domani va da sé.
Buona Fortuna a te.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Idea Recording Studios, Milano, nei mesi di gennaio/febbraio/marzo 1981.
Sound Engineer: Brian Humphries.
Ass. Sound Engineer: Sam Baracchetti, G. F. Longo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Per la prima volta il pianoforte di Roby Facchinetti non è quello acustico ma quello elettrico Yamaha.
"Buona fortuna" parla di Stefano D'Orazio.
Questo brano è stato utilizzato come sigla finale per la trasmissione "Discoring" della RAI, insieme ad un videoclip girato nel mese di settembre 1981 a Padova durante una delle ultime date del concerto estivo e poi realizzato a Londra utilizzando un'apparecchiatura in grado di fare lo squeeze zoom, un particolare effetto tridimensionale.

SIAMO TUTTI COME NOI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Pensi alla gente
son sempre le altre persone per noi
strani compagni di viaggio
con niente in comune con noi
con le loro città
con i loro incidenti al di là di un confine
che non passeremo mai.
Guardo la gente e non hanno mai niente
da dire per me
siamo da soli però non vogliamo sapere perché
nelle loro città
con milioni di amori e di macchine uguali
forse c'è felicità.
Goccia per goccia
dev'essere entrato qualcosa in me
forse un passaggio di donna
o una curva improvvisa perché
sono uscito in città
e non ero più quello che guarda dal treno
siamo tutti come noi.
Cambierò tutti i colori di casa mia
né barricate né armi
vieni a chiamarmi qui.
Cambierà la maledetta certezza mia
se qualche gatta di razza il cuore mi scoprirà
è un favore che mi fa.
Faccia per faccia vi aspetto
e si vede di tutto tra noi
c'è chi assomiglia all'inverno
e nessuno è perfetto direi
per fortuna però
c'è una stanza dei sogni per ogni stagione
chi ci viene insieme a me?
Scoprirò che se stai bene non piove mai
che quando deve scoppiarmi un pianto son fatti miei.
Scoprirò chi mi assomiglia e chi non mi va
quella che sbaglia un amore al giorno
non manca mai
siamo tutti come noi.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiamenti e produzione: Pooh.
Collaborazione musicale: Franco Monaldi.
Incisa dal vivo con Mobile One.
Mixato : Idea Recording Studios, Milano, nei mesi di ottobre/novembre 1981.
Sound Engineer: G. F. Longo, R. Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac, Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

NON SIAMO IN PERICOLO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo
Non siamo in pericolo.
Stiamo aspettando la fine del mondo
ma attenti che è solo un film
volami in braccio e ti prendo
e mi salvo la vita saltando
in aria insieme a te.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
che non hai mezze parole
che ci metti un minuto a capire
da che parte sta la sincerità.
Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
c'è ancora benzina da bruciare
per sognare.
Se il mondo assomiglia a te
riallaccio il telefono
mi lascio toccare
derubare si può fare
Non siamo in pericolo.
Stiamo stringendo le viti del mondo
chissà se funziona o no
c'è della gente al confine
e l'Europa innocente
che viene al sole insieme a noi.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
torniamo a vivere in centro
ci saranno più luci di notte
e meno polizia in periferia.
Se il mondo se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo Non siamo in pericolo.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa a Fonoprint, Bologna, nel mese di giugno 1982.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Luca.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: MCI 500.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Inizialmente inciso nel dicembre del 1981, questo brano venne utilizzato dai Pooh come dono natalizio agli amici ed agli addetti ai lavori per sdrammatizzare sul periodo di crisi che attraversava il mondo dello spettaolo in quel periodo.

ANNI SENZA FIATO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Io non dormo quasi mai
ma ho fatto un sogno che
mi ha messo in allegria
c'è la nostra batteria
che va da sola ed io
mi siedo in mezzo a voi
stare qui è un'emozione ma
è un'astronave che
non scende a terra mai
anche se
vorrei sbarcare un pò
sono anni senza fiato
e non si può.
Vorrei parlare anch'io
che nel settantatre
sognavo come voi
poi la macchina partì
e adesso sono qui
ma qui che posto è
un hotel un'autostrada e poi
due ore di energia
e questa faccia mia
non lo so
se mi assomigli ormai
questi anni senza fiato
sono i miei.
Amore come stai
che anniversario è
non mi ricordo mai
qui si vive dentro a un film
ma ci ho pensato su
a quello che tu sei
non direi che non funziona più
aiutami anche tu
a non buttarci via
tu lo sai com'è la vita mia
sono anni senza fiato
e vanno via.
Qui tra queste luci io
ripenso a casa mia
di tanto tempo fa
c'è in me
di quella gente mia
l'accento forte che
non si cancella mai
non ho più
quel pianoforte ma
chi mi conosce sa
che il mio suono è quello là.
Canterò più forte che si può
sono anni senza fiato e io ne ho.
E tanti auguri a voi
di non risparmiare mai
di non barare mai
che città dopo città
nessuno strappi via
la nostra fantasia
sotto a noi
il mondo cambia e va
ed è diverso già
da due minuti fa
basterà capire il ritmo e poi
sono anni senza fiato
finché vuoi.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa a Fonoprint, Bologna, nel mese di giugno 1982.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Luca.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: MCI 500.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

LETTERA DA BERLINO EST

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti e Red Canzian - Voce: Roby Facchinetti, Red Canzian)

Sabato sera normale a Berlino est
e c'è di bello che è maggio e non piove più
la radio in F.M. della parte di là batte musica O.K.
È più di un po' che non scrivo più lettere
ma va da sé che domani, è domenica
e altre novità qui da noi sono che quel voglio non c'è.
Questo cielo in cielo non l'ho scelto io
e nemmeno questa mia città
e non so se in fondo me la merito
ma di certo non la cambierei.
E se vivo forte fa un rumore il tempo mio
che non sento il tempo dove va
e la voglia mia di mare e vele
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Sabato notte speciale a Berlino est,
se vai di sopra ad un tetto a guardare in là
s'accende una città fatta apposta per noi che restiamo di qua.
Vista da qui sembrerà quasi America
e lancerà verso noi i suoi tentacoli
e forte sentirai respirare le sue cento bocche su e giù.
Ma non fanno giorno mille lucciole
e non sei contento neanche tu
certo basta un muro per dividerci
ma non è cantando che va giù.
E che il giorno pende ogni giorno dal suo cielo,
l'hanno detto troppo tempo fa.
E la voglia di poter gridare
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Quasi domenica ormai a Berlino est
la primavera è arrivata perfino qui
e il sole in casa mia passaporto non ha ed entra ed esce da sé.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia / Blu Notte.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Air Studios, Montserrat - Caraibi.
Mixata: Fonoprint, Bologna.
Nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1983.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Half-Speed presso Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

TROPICO DEL NORD

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti)

Vanno via.
Domani vanno via
i cento giorni magici sul tropico del nord.
Vanno via
le piogge all'improvviso
e il sole che ti brucia perfino se non c'è.
Telefoni roventi,
a casa come va
ma domani...
Vanno via
gli amici cioccolato
campioni di biliardo e di tranquillità.
Vanno via
le reti alle finestre
il cane che fa festa, ma non parla l'italiano.
La barca che va piano
le storie di magia
stanno andando via.
Vanno via
i canti della gente
a un Dio che non si sente ma che certamente c'è.
Vanno via
Dorina e le sue mele
piangeva quando le ha detto ricordatevi di me.
La strada contromano
la spiaggia coi falò
da domani...
Vanno via,
ma un po' di azzurro resta
sui vetri dell'airone che ci strappa da quaggiù.
La musica imbrigliata
nel tropico del nord
viene via con noi.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Air Studios, Montserrat - Caraibi.
Mixata: Fonoprint, Bologna.
Nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1983.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Half-Speed presso Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Per la realizzazione di questo brano Stefano D'Orazio suonò gli steel-drum ed al coro finale parteciparono 30 abitanti dell'isola di Montserrat.

COSA DICI DI ME

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se mi sveglio e voglio te
dimmi cosa dici di me
che vedo che hai sonno ma
non ti lascio stare.
Quando siamo in compagnia
dimmi cosa dici di me
che bevo per gioco e poi
faccio confusione.
Dimmi la tua prima impressione
di questa intimità, con me come si sta?
Quando non so dove sei
dimmi cosa dici di me
all'amica, al dottore, a lui
al tuo ex amore.
Quella notte sola in hotel
dimmi cosa hai detto di me;
quando ho pianto davanti a te
ti è sembrato strano?
Metti che ci fosse un bambino,
ti piacerebbe se
assomigliasse in qualche cosa a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due intelligenti
sani e un pò violenti,
c'è pigrizia e fantasia;
c'è da darsi in faccia l'amore,
c'è da star soli un pò
poi riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.
Mentre bevi il tuo caffè
dimmi cosa pensi di me,
che m'inciampo per strada e poi
voglio il deltaplano.
Dietro quel sorriso tu
cosa stai per dire di me,
che ho parole e parole ma
resto sempre uguale.
Tutti i giorni è un giorno speciale,
è un compleanno che
ti chiedo di passare insieme a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due, c'è da viaggiare
c'è da cucinare
c'è da spendere e sognare,
respirare, telefonare
c'è da tornare qui
per riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.

HAPPY CHRISTMAS (WAR IS OVER)

(John Lennon - Yoko Ono - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Stefano D'Orazio)

So this is christmas
and what have you done
another year over
and a new one just begun
and so this is christmas
i hope you have fun
the near and the dear one
the old and the young.
A very Merry Christmas
and a happy New Year
let's hope it's a good one
without any fear.
And, so this is christmas
for weak and for strong
for rich and the poor ones
the world is so wrong
and so happy christmas
for black and for white
for yellow and red ones
let's stop all the fight.
A very Merry Christmas
and a happy New Year
let's hope it's a good one
without any fear.
And, so this is christmas
and what have we done
another year over
and a new one just begun
and, so happy christmas
we hope you have fun
the near and the dear one
the old and the young.
A very Merry Christmas
and a happy New Year
let's hope it's a good one
without any fear.
War is over, If you want it
war is over now
War is over, If you want it
war is over now
War is over, If you want it
war is over now
War is over, If you want it
war is over now
War is over, If you want it
war is over now.


NOTE

Editore: Warner Bros Music Italy.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Idea Recording Studios, Milano, nel mese di ottobre 1983.
Sound Engineer: G. F. Longo.
Ass. Sound Engineer: Sam Baracchetti.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Harrison.
Transfer: Idea Recording Studios, Milano, a cura di Marco Inzadi

Questo singolo venne stampato in 300 copie, pensato unicamente come dono natalizio per amici e discografici. I diritti per la pubblicazione erano stati ottenuti da Yoko Ono quando il gruppo la conobbe durante un viaggio a New York nella primavera del 1982. La incontrarono davanti al Dakota House in modo fortuito; con lei scattarono una foto in un giardino poco distante, Strawberry Fields.

LA MIA DONNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

La mia donna è l'amica che non stanca,
la mia banca, il mio avvocato,
la mia stella
della sera;
non è un gioco vivere con me,
mi conosce come le sue mani,
è innamorata ma sa sempre quel che fà.
La mia donna è un discorso complicato,
una canzone che mi toglie tutto il fiato,
mi assomiglia,
è una foglia al vento come me,
sempre appesa al filo di un pallone
fà il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata.
Donne immaginate e vere
clandestine dentro al nostro confine
che affondano radici tenere
con il vestito di una notte sola;
donne d'amore donne d'avventura
che ti asciugano la pioggia negli occhi,
quando sei lontano dal tuo cuore
e sei cattivo e non sai più capire
perché stai male con te.
La mia donna è una palma spettinata,
sa suonare e cucinare e per giocare
l'ho tradita,
lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
stacci attento perché poi fa male
e gli occhi parlano chiaro
di più delle parole.
Donne in tasca e nei pensieri
che ci stancano e ci fanno parlare
due minuti di un amore insegnano
più di una vita a correre e cadere;
cambiare albergo non ti serve a niente,
le città, le stanze son tutte uguali,
quando schiacci i tasti dei ricordi,
quando hai capito tutto troppo tardi
e non puoi fare di più.
La mia donna è nel suo tempo migliore
proprio adesso che non è più la mia donna
ci parliamo,
mi capisce senza nostalgia,
solo i tempi erano sbagliati
potessi riprovare, potessimo rifare....


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.

STELLA DEL SUD

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

tella del sud
come una colomba ferita
sei caduta nella mia vita
lasciandoti proteggere.
Stella del sud
ora che mi brilli vicino
prestami la voglia di andare
e portami con te
c'è ancora un treno
che soffia lontano.
Tu come me
senza un cielo dove pregare
cerchi tra le pieghe del mare
un'onda che ti porti via.
Tu come me
che respiri forte la vita
senti quando l'aria ti dà
sapori di magia
ti prende forte
ti trucca le carte.
È...
Africa questo vento che ci soffia sulle idee
cambia i colori alla città
e disegna la mia musica.
Africa
questa voglia di rubarci un po' d'amore
che ci leggiamo in un sorriso
se ci brilla dentro l'Africa
Africa, Africa.
Stella del sud
c'è la vita che è da vedere
anche senza un posto a sedere
non me la voglio perdere.
Noi come noi
cavalieri a caccia di vento
agganciamo i sogni ad un canto
e li spingiamo via
e piano piano
voliamo lontano.
È...
Africa
il colore delle nostre fantasie
e l'orizzonte è più vicino
che riusciamo quasi a prenderlo.
Africa
questa corsa che non sa stancarci mai
e che ci lascia tutto il fiato
per respirare forte l'Africa.
Africa, Africa.
Stella del sud
c'è la notte che si colora
chiudi gli occhi sulla mia bocca
sentiamo insieme l'Africa.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.

IO VICINO, IO LONTANO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia)

Tu mi guardi e sciogli il ghiaccio nel bicchiere,
coi capelli mossi dal ventilatore,
ci son barche qua e là buttate al vento,
le nuvole al vulcano, io vicino, io lontano
che ne sai tu di me, che nei sai.
Tu m'hai chiesto
con i piedi dentro al mare
se l'Italia è a nord o a sud dell'equatore,
hai la stoffa trasparente sopra il cuore
e sai quattro parole: come stai, ciao amore,
che ne sai tu di me, che nei sai.
Che ne sai della campagna con la brina,
della nebbia in autostrada la mattina,
del giorno di Natale con la neve sugli ombrelli
tu che vivi sui coralli ai piedi dell'arcobaleno,
senza vetri alle finestre,
io vicino, io lontano,
sono qui perché ci sono, come un'ape sull'atlante
non far piani su di me.
Tu sei nata con il sole nei capelli,
con le palme e i pesci blu nei francobolli,
il tuo nome sembra un gioco di parole,
"sto zitto" in italiano,
io vicino, io lontano,
che ne so io di te, che ne so.
Delle tavole sull'onda a scivolare,
delle favole di un vecchio baleniere,
su questo meridiano, a due giorni d'aeroplano dai miei fatti personali,
io vicino, io lontano sulla rotta controvento,
come un gatto nel tramonto,
guardo il sole che fa il bagno
e pescando ho preso un sogno sulle labbra della luna,
nella corsa di un delfino, in un taxi che va piano
non c'è scritto dove andiamo
ma ricordati di me.


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.

SE NASCO UN'ALTRA VOLTA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Non succede quasi mai
che mi svegli così presto
è bello essere un po' normale
riconoscermi qua e là
nelle facce della gente
seguendo i miei pensieri al sole.
Dove attacco i miei vestiti
quella è casa mia
se rinasco un'altra volta
so cosa farò.
Imparerò a parlare
mi graffierò le ginocchia ed il cuore
in quel posto del mondo
che mi toccherà.
Incontrerò della pioggia
delle donne e dei buoni compagni
mi farò rispettare
e di notte sognerò.
Se nasco un'altra volta
rifaccio la mia strada
qualunque nome avremo noi
è sempre me che incontrerai.
Se nasco un'altra volta
rinasco con due cuori
col primo faccio a modo mio
quell'altro tienlo in banca tu
perché non si sa mai...
Imparerò se ci riesco
a passare a mio figlio il mondo
con un tiro di palla diritto
e con fantasia.
Conquisterò i tuoi occhi
sui gradini di un treno impaziente
litigando, suonando
scappando insieme via.
Se nasco un'altra volta
rifaccio la mia strada
qualunque nome avremo noi
è sempre me che incontrerai.
Se nasco un'altra volta
non cambio una parola
un batticuore né un addio
rifaccio quel che ho fatto già
di questa vita mia.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Morning Studio, Carimate, nei mesi di marzo / aprile 1985.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste - Nastro digitale per PCM 1610 Sony.
Mixer: MCI - Sony 500.
Transfer: IDEA Recording a cura di Marco Inzadi.

Di questa canzone esiste una versione in inglese intitolata "Another Life", pubblicata sul picture disc che accompagnava la raccolta "Anthology".

SE C'E' UN POSTO NEL TUO CUORE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Stefano D'Orazio)

Riposa gli occhi e non pensare
c'è la notte che ti aiuta
e dormi e lasciami giocare
a quando non sarai più qui
a quando un giorno un nuovo amore
ti riscalderà di più.
E dormi stretta alla mia pelle
che domani non si sa.
E sogna che il tuo compleanno
tornerà tra appena un anno
e avrai volato e navigato
io chissà dove sarò
ma se c'è un posto nel tuo cuore
non farò rumore, tienilo per me.
Al vento che cambia
a un cielo bambino
ai fuochi di festa
a me che resto qui vicino
ai nostri pensieri
ai sogni di ieri
a tutti gli amori che incontrerai.
C'è ancora tutto da inventare
sulle rive del tuo mare
avrai bufere e vento e sole
ed ancora e ancora amore.
E cambieranno le parole
sulla musica che sai
ma se c'è un posto nel tuo cuore
non farò rumore, tienilo per me.
Al vento che cambia
e spettina il cuore
ai piedi del mare
a tutte quante le parole
ai cielo di sole
a come eravamo
a quelli che siamo adesso noi.
Al vento che cambia
e cambia la vita
a quando mi prendi
e tocco il cielo con le dita
e intanto che dormi
arriva domani
e ancora ti svegli qui nelle mie mani.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Morning Studio, Carimate, nei mesi di marzo / aprile 1985.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste - Nastro digitale per PCM 1610 Sony.
Mixer: MCI - Sony 500.
Transfer: IDEA Recording a cura di Marco Inzadi.

Questo brano fu la sigla della trasmissione televisiva "Il Processo del Lunedì".

GIORNI INFINITI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Cambia il vento, cambiano i confini
torna sempre quel che se ne va
i giorni del futuro
venuti da lontano
da mille piogge e compleanni fa.
Giorni d'aria, giorni di fatica
ci vuole occhio, cuore e fantasia.
Abbiamo nelle dita
gli anelli della vita.
Abbiamo tutti quanti un senso.
Sognando, guarendo
suonando seminando.
Volando cadendo
guidando i figli e le città.
Le grandi stelle, piccoli mestieri
s'incrociano nell'alba sulle vie.
Le storie della notte
le sveglie del mattino.
Cerchiamo tutti di toccarci
correndo, scalando
rubando e accarezzando.
Nel lampo del tempo
in giorni senza fine mai.
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.
Sul palco della terra non c'è
persona grande o piccola
anche gli ultimi che non vincono mai,
non si fermano mai.
Volando, cadendo
suonando seminando
segnando il tempo
per infiniti giorni in più...


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Morning Studios, Carimate, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1986.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Alfio Galimberti, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste - Mix Sony PCM 1610.
Mixer: MCI - Sony 500.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

L'ALTRA PARTE DEL CIELO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

C'è lei, c'è lei.
Lavoro per lei
e lo faccio bene.
Lei è l'altra parte del cielo.
Non vorrei, ma lei
sa tutto di me
sa le mie parole
anche quando parlo da solo.
Capita ogni tanto una notte di strada
per improvvisarmi lontano dal cuore
ma c'è lei, c'è lei
nei posti più miei.
Quando sto lontano
manca l'altra parte del cielo.
Se per lei o per me
qualcosa non va
noi non aspettiamo
che il dolore passi da solo.
Non è vero niente che lei m'ha cambiato
vuole solamente il suo posto con me.
Se c'è lei, c'è lei
e poco non è.
Le stanze della vita sono piene di parole
di gente troppo insieme e di persone troppo sole.
Dicevo: crescerò ma non c'è fretta
e andavo sempre via
e non arrivavo mai.
Ma c'è lei, c'è lei
c'è sempre più lei
sotto le coperte
dorme l'altra parte del cielo.
Se c'è lei, c'è lei!...
Non è vero niente che lei m'ha cambiato
so perfettamente chi voglio e perché.
Se c'è lei, c'è lei
e resta con me.
Le stanze della vita sono piene di parole
di gente troppo insieme e di persone troppo sole.
Respiro l'aria mia, dei miei pensieri.
C'è un prezzo ad ogni età.
Pagherò la mia metà
se c'è lei...


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Morning Studios, Carimate, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1986.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Alfio Galimberti, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste - Mix Sony PCM 1610.
Mixer: MCI - Sony 500.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

VENTI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Ho dormito nel sole
ho guidato di notte
ho aspettato il mattino
dal lato sbagliato
ho speso moltissimo.
Venti alle spalle
venti giri di stelle.
Chi l'avrebbe mai detto
che la rotta era buona
è cambiata la gente, le donne, la scena
ma c'è ancora musica.
Venti di pioggia
venti giri del sole.
Venti di terra e di mare
mi hanno preso, mi hanno fatto passare
per le porte più strette
per le notti più chiare.
Ho visto gente più forte del tempo
ed altri andarsene in pezzi, soltanto perché
non si resta ragazzi per sempre
eppure mondo ce n'è
ogni giorno di più.
Chi l'avrebbe mai detto
chi ci avrebbe scommesso.
Son cambiate le strade
il sesso, le lire
le nostre inquietudini
ma funziona lo stesso
chi l'avrebbe mai detto.
Si ricomincia da quello che so
ad altri venti chi dice di no
che siano raffiche o bassa marea
o capodanni di più.
Ho attraversato orizzonti, silenzi e rumori
ho avuto amici e nemici migliori di me
ti ho risposto, ho raggiunto il tuo cuore
e forse altri che io non conoscerò mai.
Venti forti e leggeri.
Venti mila pensieri.
Venti giri del campo e ancora c'è tempo.
Venti forti e leggeri.
Venti mila pensieri.
Venti giri del campo e ancora c'è tempo.


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Morning Studios, Carimate, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1986.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Alfio Galimberti, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste - Mix Sony PCM 1610.
Mixer: MCI - Sony 500.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

GOODBYE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio)

Il tempo è una marea
ci trascina via
sommerge i desideri
spazza via gli amori
e una volta ancora è tempo di confonderci
di guardarci andare e di voltare pagina
di dirci appena ricordati di me.
Il tempo e una scommessa
se lo perdi passa
ma noi che abbiamo vinto
ce ne resta tanto
per giocarci un altro amore e ancora crederci
per partire verso incontri lontanissimi
comunque sia ricordati di me.
Goodbye goodbye
goodbye goodbye
questa notte forse è l'ultima
teniamola per noi
se c'è un fuoco non lo spegnere
io ti ritroverò
goodbye goodbye...
Il tempo è un marinaio
giura di restare
ma appena s'alza il vento
vuole un altro mare
e noi siamo come il tempo pronti a correre
a scommettere a scappare a farci prendere
per dirci poi ricordati di me.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Morning Studios, Carimate, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1986.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Alfio Galimberti, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste - Mix Sony PCM 1610.
Mixer: MCI - Sony 500.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

FORSE NATALE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: ...)

Fose Natale è traffico
Treni d'Europa al sud
Botteghe che non chiudono
Mani che stringi al bar
Ma è anche Natale un'orchestra che rispunta dalla notte in un qualche motel
Buon Natale alla musica dov'è
Forse Natale è avvolgere
L'anno che se ne va
E' quel che mi regalano
Che poi non serve mai
Ma è anche Natale un telefono che non regala niente ma sa dove sei
Buon Natale ai tuoi passi via dai miei
Forse Natale è crderci
A una cometa o a un uomo
A un Dio che può far piovere
Dove non piove mai
Ma è anche Natale una donna che stanotte avrà un bambino da sola in città
Buon Natale alla vita e a chi la dà
Forse Natale è casa mia
Di tanti inverni fa
La stufa la radio e l'albero
E dire la poesia
Ma è anche Natale il presente qui
La piena età del cuore e del mondo che abbiamo
Buon Natale al mio amore e anche a me
Forse Natale è accendere più luci che si può
Muoversi per un attimo
Verso chi non lo fa
Ma è anche Natale il domani che facciamo con le mani ognuno di noi
Buon Natale da questa notte in poi


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Carimate (CO) nel mese di aprile 1986.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: MCI - Sony.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

PER TE DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Sarà bellissimo e difficile
vivere il tempo che verrà
avrai giornate insopportabili
con notti di felicita.
Per qualcun altro soffrirai
poi penserai un pò anche a te,
perché se no che vita è?
La vita è amarsi per telefono
svuotare il frigo in compagnia
innamorarsi per politica
fregare la malinconia.
La vita e sogno ed è realtà
è il solo tempo che ci sia
non è da regalare via.
Per te domani
non solo amore sarà
c'è chi ti meriterà
e gente da cancellare.
Non solo amore darai
difenderai le tue idee
farai del bene e del male
non siamo mai come i nostri sogni
spesso siamo molto di più.
La vita è un tuffo nell'oceano
è un figlio che non sai cos'ha
è un gioco in borsa, un bacio rapido
qualcuno che non se ne va.
Combatterai e dormirai
con le tue braccia e i tuoi perché
perché se no che vita è?
Per te domani
non solo amore sarà
dovunque ti fermerai
tieniti sempre una scelta.
Non solo amore darai
perché se vuoi o non vuoi
si vive solo una volta
non siamo mai come i nostri sogni
spesso siamo molto di più.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1987.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste e mix su digitale.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

Questo brano è stato dedicato a Roberto, il quarto figlio di Roby Facchinetti, nato durante la realizzazione dell'LP "Il Colore Dei Pensieri".

SANTA LUCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

C'è una strada nel centro della mia città
dove i portici fanno ombra
ed una volta passava il tram
e negli anni di piombo
ci passavano i cortei
ma in quegli anni a casa io non c'ero mai.
Siam passati stasera tardi, nevicava
come dentro le cartoline
di quel Natale che non c'è più
non perché c'è più fretta, più soldi in giro o più TV
ma perchè siam più grandi sia io che tu.
Nella notte più lunga dell'anno perdonami se
faccio un passo nel tempo distante da te.
Pomeriggi lontani di un attimo fa
Santa Lucia dei miei anni facili
di una cena in città con mio padre una sera.
Poi un colpo di vita e prendemmo un taxi
e come a un uomo lui mi parlò di se
sembra passato un minuto da quel momento.
Mi ricordo gli amori grandi più di me
aspettati sotto gli ombrelli
di fumo dolce malinconia.
Oggi tutto è più chiaro
quel che mi manca e quel che ho
però lasciami solo, se io sogno un pò.
Nella notte più lunga dell'anno, perdonami se
faccio un passo nel tempo e senza di te.
Mezzanotte lontana di un attimo fa
Santa Lucia cosa c'è dietro l'angolo
chi mi aspetta di là oltre la neve.
Quante stelle di zucchero, quante bugie
città per fare figli o per andarmene
o per cercarmi da capo su strade nuove.


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1987.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste e mix su digitale.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

CITTA' DI DONNE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Chi sei che cosa sei
trasparente al vento e nell'ombra di un collant
strizzi l'occhio dai semafori
sei tutta una città di donne.
Chi sei e cosa vuoi
da che parte dei tuoi sogni tu mi vuoi dentro te
hai quegli occhi che comandano
si, facciamo un po' di più l'amore.
Oh oh, ah ah
quando il corpo non ha fantasia
c'è violenza e c'è malinconia.
Dimmi dimmi dimmi chi sei
cosa fai stanotte
dammi appuntamento con te
dove il cuore batte,
dimmi che l'hai fatto con me
in un'altra vita,
dimmi dammi tutto di te
come quando e dove vuoi.
Chi sei di cosa sai
cosa dite voi tra donne veramente di noi,
siamo forti o siamo stupidi,
sfondiamo sempre porte aperte.
E dimmi chi sei,
vuoi dei figli, dei soldi o dei guai
o vuoi vivere per vivere.
Dimmi dimmi dimmi chi sei
cosa fai stanotte
dammi appuntamento con te
dove il cuore batte.
Dimmi dimmi dimmi chi sei
sui vestiti e sotto
fammi fare tutto per te.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1987.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste e mix su digitale.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.

La prima versione di questa canzone aveva un ritmo molto più lento ed il testo trattava del problema delle adozioni.

CHE VUOI CHE SIA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Che vuoi che sia
si tratta solo di cambiare la mia vita
niente di che, niente di niente
mi basterà far finta di essere vincente
e magari si, buttarmi nel lavoro
o imbarcarmi in un viaggio inconcludente
o solamente stare
semplicemente male.
Che vuoi che sia
vederti andare è stato solo un colpo al cuore
e non so ancora, o non so bene
se tutto questo è parte dello stesso amore,
fino a ieri un'abitudine importante
oggi invece mi ferisce e mi sorprende.
Ma a parte le parole
mi manchi da morire.
Ho provato a non pensarti e a non pensare,
ho cercato un'altra storia da inventare,
ma il mondo continua a girare.
E vorrei cercare di tornare indietro,
per fermare il tempo e per ricominciare,
ma il mondo continua a girare.
E mi manca la tua pelle,
e mi manca il tuo sapore,
e mi manchi...
Che vuoi che sia.C che vuoi che sia...
Che vuoi che sia questo terribile disordine che ho dentro.
Sei andata via, soltanto via,
e solo adesso me ne sto rendendo conto.
Ma se il tempo cura tutte le ferite,
lascerò che il tempo faccia il suo lavoro.
Ma mentre sto a aspettare
mi manchi da morire.
E non basta fare finta di star bene
o ripetersi che è tutto regolare,
che il mondo continua a girare.
È successo certamente a tanta gente,
mi ripeto che non c'è da starci male,
che il mondo continua a girare.
E mi manca il tuo silenzio,
e mi manca un pò d'amore
e mi manchi...
Che vuoi che sia, che vuoi che sia...


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1988.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi, Alfio Galimberti.
Supporti: Nastro magnetico 24+24 piste e mixato in digitale.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.

SENZA FRONTIERE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Siete qui naufragati fra noi
da frontiere lontane.
Siete qui nella libera Europa
a dormire in stazione.
La piccola gente vi guarda male
fa finta di niente ma non vi vuole
futuro qui non ce n'è.
Anche a noi con l'America in faccia
ci hanno fatti emigrare.
Anche a noi neri dentro la pioggia
ci hanno fatti spogliare.
La piccola gente non ha memoria
Milano, ragazzi, non è Pretoria
facciamo che non lo sia.
Dammi speranza in un tempo migliore
con gli occhi aperti ma senza frontiere
e dove non comandi la pazzia
di qualunque parte sia.
Siamo qui col futuro da fare
e gli sbagli di ieri.
Siamo qui a guardarci il colore
che non è dei pensieri.
Barriere di lingua, di razza e sesso
e intanto il duemila ci cade addosso
e non impariamo mai.
Dammi speranza in un tempo migliore
con gli occhi aperti ma senza frontiere
nel mondo non saremo uguali mai
ma il mondo è tutti noi.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1988.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi, Alfio Galimberti.
Supporti: Nastro magnetico 24+24 piste e mixato in digitale.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.

LA RAGAZZA CON GLI OCCHI DI SOLE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Stefano D'Orazio)

La ragazza con gli occhi di sole
cominciava ogni giorno la vita
su quel treno di folla e di fumo
che dal mare portava in città.
Tra i giornali malati di noia
la guardavo guardare il mattino
con la fronte sul vetro veloce
che sfiorava le case del sud.
E chissà se sentiva il mio cuore
mentre mi innamoravo di lei.
Ti porterò con me
più in là di questo mare
per tutti i tuoi domani
starò con te.
Ti porterò lontano
da questi giorni uguali
per tutti i miei domani
starai con me.
La ragazza con gli occhi di sole
mi cambiava e riempiva d'amore
quei mattini che avevo vent'anni
ma non ha mai saputo di me.
E chissà se sentiva il mio cuore
mentre mi innamoravo di lei.
Ti porterò con me
più in là da questo amore
quel treno passa ancora
ma senza te.
Io ti ricorderò
cosi com'eri allora
e anche se non lo sai
sarai con me.


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1988.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi, Alfio Galimberti.
Supporti: Nastro magnetico 24+24 piste e mixato in digitale.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.

CONCERTO PER UN'OASI

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nel mese di gennaio 1989.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Mizato da Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24+24 piste.
Mixer: MCI - Sony e Neve 60 canali.
Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.

NAPOLI PER NOI

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Napoli per noi
gente distratta,
con gli occhi sempre accesi sul televisore,
è solo una città di scugnizzi pizza e mare,
o di notizie nere da telegiornale.
Napoli però
è un'altra cosa,
è la città tradita che sa perdonare,
grande luna park dell'America invadente,
e figlia senza amore di un'Italia assente.
Ma guarda Napoli e poi muori,
Napoli a colori,
gente cielo e mare,
con in mano il cuore.
Guarda Napoli che aspetta,
la città promessa,
con l'eterna attesa,
ma la speranza sempre accesa,
Napoli di pane sempre amaro,
Napoli di giorni appesi al cielo.
Napoli che canta e non s'arrende.
Si lecca le ferite e si reinventa sempre,
stesa su un vulcano solo mezzo addormentato,
che gioca con la vita e vince il campionato.
Napoli città di terni al lotto,
di gente che ogni giorno è sempre una scommessa,
che arrivano alla sera faticando e improvvisando.
Che Napoli non è soltanto contrabbando,
e guarda Napoli ferita,
Napoli proibita,
nuda o travestita,
presa o abbandonata,
guarda Napoli futura,
bianca di paura,
con la gente vera,
che ancora sogna e ancora spera.
Napoli spogliata fino al mare.
Ma Napoli che sa ricominciare.
Napoli per noi che ci stupisce,
che non ne siamo figli ma ci riconosce,
quando la tocchiamo ci regala un'emozione,
che non puoi fare a meno di volerle bene.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Emanuele Ruffinengo.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di ottobre / novembre / dicembre 1989.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giorgio Pratella, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro digitale 32 piste.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.

L'ALTRA DONNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia)

È ancora tutto all'aria da ieri sera,
è più comodo in albergo,
paghi il conto e te ne vai;
ma in certe cose tu ci credi ancora,
far l'amore nel tuo letto,
prepararmi il tuo caffè;
è poi mi lasci andare via, quando è ora,
perché ognuno ha la sua vita,
e la mia non è con te.
Sei l'altra donna,
la libertà,
quella che sa e non può dir niente,
quella che all'alba rimane sola,
e che non può mai lasciare impronte,
con me non puoi cercare casa,
o uscire insieme a far la spesa,
sei l'altra donna,
quella importante,
quella che ha tutto e non ha niente, di me.
Mio figlio è un'altra storia, un altro amore,
tu non puoi partecipare, Dio lo sa se io vorrei.
Tu in macchina con me non puoi fumare,
mozziconi col rossetto. parlerebbero di te;
ma in fondo tu che colpa hai del mio cuore,
delle ore che mi manchi, dei problemi che mi dai.
Sei l'altra donna,
la libertà,
quella che sa perché ritorno,
e quanta pace tu mi sai dare,
io dirò tutto a lei un giorno,
faremo insieme un'altra casa,
io e te che siamo un'altra cosa.
Io e te che siamo la stessa cosa,
faremo insieme la nostra casa;
prima dell'alba c'è ancora un'ora,
stringimi forte e sogna ancora,
di noi.


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Emanuele Ruffinengo.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di ottobre / novembre / dicembre 1989.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giorgio Pratella, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro digitale 32 piste.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.

UOMINI SOLI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare,
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l'ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un pò cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l'amore.
Ci sono uomini soli per la sete d'avventura,
perché han studiato da prete o per vent'anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un pò per loro,
e cambiare un pò per noi.
Ma Dio delle città
e dell'immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Emanuele Ruffinengo.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di ottobre / novembre / dicembre 1989.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giorgio Pratella, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro digitale 32 piste.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.

BANDA NEL VENTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Era quasi estate quasi troppo tempo fa
l'affitto era un biglietto d'autostrada
vada come vada deve andare a modo mio
era sotto carica
la macchina della musica
quasi estate qualche estate fa.
Nel vento di duecento mesi fa
questa banda è scesa in pista
appesa a quattro lune di passaggio
notti di viaggio, gatti da battaglia
tamburi rotti per l'ltalia
e tenere carica
la macchina della musica
con un amore a testa ogni città.
Vorrei, vorrei riavvolgere il nastro un pò
per chi non sa di quel nostro tempo là
per me, per noi, per te che non viaggi più
con me, con noi
nel coro ci sei anche tu.
Letti da poco, poker da mille lire, dormire mai
Bari-Torino, espresso del Levante
alta corrente addosso la prima volta di hit parade
gente a tenere carica la macchina della musica
tante persone a testa ogni città.
Vorrei, vorrei riavvolgere il nastro un pò
per chi non sa di quel nostro tempo là
per me, per noi, per te che non viaggi più
con me, con noi
nel coro ci sei anche tu.
L'aria è rimasta giusta addosso a noi
questa banda è ancora in pista
basta tenere carica la macchina della musica
e ritrovarsi amica, ogni città.
E vorrei, riavvolgere il nastro un pò
per chi non sa di quel nostro tempo là
per me, per noi, per te che non viaggi più
con me, con noi
nel coro ci sei anche tu.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Pooh, Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Idea Recording Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio / giugno 1981.
Sound Engineer: Brian Humphries.
Ass. Sound Engineer: Antony Pisanello.
Supporti: Nastro 24 piste analogico.
Mixer: Harrison.
Transfer: Idea Transfer a cura di Marco Inzadi.

IL CIELO E' BLU SOPRA LE NUVOLE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina,
piangi lacrime sottili tra la gente che cammina,
sei incinta e innamorata,
ma sua moglie fortunata,
resta quella là.
Tu signora consumata da una vita prepotente,
hai un figlio che ha studiato non lavora ma pretende,
sembra sempre più suo padre
che paura quando suona quel telefono.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole
e non è poi cosi lontano,
dobbiamo arrampicarci e crescere
senza bisogno di nessuno.
Il cielo è blu sopra le nuvole,
oltre il silenzio ed il rumore,
c'è chi ha le macchine e gli aerei
però ha paura di volare,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Tu bambino stai giocando a una guerra senza fine,
la tua vita è in costruzione sopra travi ballerine,
costerà dei sacrifici
ma nessuno ha molti amici
devi volerti bene tu.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole,
dietro la rabbia ed il dolore,
la vita è un pugno nello stomaco,
solo per chi se lo fa dare.
E non è poi cosi difficile,
amarsi oggi più di prima,
la brava gente si disintegra,
quando si sente sola e scema,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio 1992.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve.
Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).

STARE SENZA DI TE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Gli amici adesso avranno tante cose da parlare e poi
mi riempiranno di consigli e di rimproveri,
perché adesso sto con te.
Noi due avevamo fino a ieri i nostri amori veri
sembravano per sempre e adesso invece siamo qui
e nessuno capirà che sto con te
e nonostante tutto e tutti io corro da te,
controcorrente,
contro la gente.
C'è la mia vita che sta cambiando itinerario ed io
fino a un momento fa, lo giuro, neanche lo sapevo
e adesso sto con te.
Ci siamo entrati lentamente nella pelle e poi
ci siamo combattuti fino in fondo, fino a farci male
e alla fine hai vinto tu e io sto con te
ed è solamente amore se corro da te,
ci siamo presi,
ci siamo arresi.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
anche se poi qualche parte del cuore
ci scoppia di dolore.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei.
Noi ci vogliamo
e non ne ha colpa nessuno.
Visto da fuori in questa nostra storia io
faccio la parte di chi appende al chiodo l'anima,
perché adesso sto con te.
Ma lo sa Dio quanta fatica ho fatto invece io
a raccontare a lei tutto di un fiato tutto di noi due,
lei che colpe non ne ha, ma io sto con te,
lei che è forte più di me che corro da te,
ma questa vita,
non è una gita.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
aspetteremo che torni il sereno
da questo cielo in poi.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei,
voglio inventare con queste mie mani
la vita di domani.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio 1992.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve.
Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).

50 PRIMAVERE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Stefano D'Orazio)

Quel 25 aprile
la guerra era di casa
pioveva forte fuori dalla chiesa.
La fame era nell'aria,
la vita una scommessa
ma il prete continuava la sua messa.
Tu col vestito bianco,
tu con le scarpe nuove,
vi siete detti si,
davanti a quell'altare.
E insieme per la vita
vi siete incamminati
tra il tempo, le promesse e le speranze.
La guerra che finiva,
i balli americani,
l'Italia da rifare con le mani.
I 10 alla schedina
i figli all'improvviso
la casa troppo stretta
e io che crescevo troppo in fretta.
Ma dimmi come si fa
a stare come voi
insieme per la vita;
che a me, l'amore quando c'è
mi sembra sempre fuoco
e invece dura poco.
Sarà che anime di razza
è un pò che non ne fanno più.
Quel 25 aprile
ritorna tutti gli anni
e tutti gli anni vi ritrova insieme.
Avete visto il mare
e il secolo cambiare
il papa buono e l'uomo sulla luna.
C'è chi vi chiama nonni
e che c'ha già vent'anni,
è il tempo che trascorre ma non passa.
Tu col capelli bianchi,
tu con gli occhiali nuovi,
vi dite ancora si
davanti al piatto di ogni giorno.
Ma sarà fatalità,
fortuna o che ne so
ma siete ancora insieme.
E sembra amore nato ieri
e invece sono già
cinquanta primavere.
E noi con tutto da imparare
siam qui a improvvisare amore.
Quel 25 aprile
pioveva e gli invitati
dicevano "Che sposi fortunati".


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio 1992.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve.
Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).

Per incidere questo brano vennero usati una chitarra con le corde di nylon, un contrabbasso ed una tastiera che imitava degli archi.

MARIA MAREA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

E Maria guardava fuori e spariva con la mente
sulla scia dei marinai al di là dell'orizzonte.
E Maria guardava dentro nelle tasche ai forestieri
e sognava ad ogni incontro di attaccarsi al vento
al vento per andare via.
E Maria imparò di tutto, anche come avvelenare
con la bocca, con il petto, a graffiare come un gatto.
E Maria lasciò ben poco a quell'uomo che dormiva
una scia di buon profumo in riva al mare e via.
E cosi se ne andò senza idea di dove andare,
prese terra in mille porti, porti da dimenticare.
Maria marea oltremare c'è sempre altro mare
e di più.
Maria marea con le ombre più amare nel cuore
e di più, e di più.
E Maria non incontrò mai cuori buoni e intelligenti,
solo il petto dei cattivi, tatuato coi serpenti.
E Maria, la principessa era rosa troppo rossa
per potersi far toccare da amori senza amore.
E cosi se ne andò con l'idea di dove andare
camminò sulla marea, prese l'onda e l'abbracciò.
Maria marea sotto il mare c'è sempre più mare
e di più. Maria marea affondare è un pò come volare
e di più, e di più.
(Parlato)
Nelle notti di troppa luna
quando il passato balla col presente
sull'isola nella corrente
c'è chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia.
Maria, la sirena regina selvaggia,
pioggia dolce e pungente sul cuore,
allegra sfortunata e veloce come un pesce volante,
stella che sbaglia cielo e cade,
imbrogliona innocente.
Maria che sognava tutto e niente,
ma è sempre meglio sognare troppo che non sognare
ed è meglio vivere un'ora che non esser mai nati
ed è meglio essere indimenticabili
che dimenticati.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa: Studio Sant'Anna, Modena, nel mese di marzo 1993.
Sound Engineer: Enzo Persueder, Gianni Salvatori.
Ass. Sound Engineer: Sandro Chinellato.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.

Di questa versione di "Maria marea" è stato realizzato un videoclip girato da Ambrogio Lo Giudice nell'isola di Lipari.

LE CANZONI DI DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian)

In tanta musica e parole
ci han raccontato mille storie,
ci han fatto piangere e ballare
e innamorarci in riva al mare.
Oggi tutto cambia
e continua a cambiare
cosa canteremo per farci ascoltare.
Vuoi consolarti con l'amore,
piangere i mali della terra.
Vuoi dondolarti e non pensare
e scatenarti e bere birra.
Canteremo insieme incrociando le dita.
Basta che non sia una canzone
sbagliata.
Dimmi tu, cosa canterai domani.
Cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami.
E se uno stona, poi stoniamo tutti
e non c'è più musica, solo rumore.
Non facciamoci fregare.
Nessuna musica è finita,
la notte è sogno, il giorno è vita.
Se c'è un motivo per scappare
ogni galera ha la sua uscita.
Canteremo insieme incrociando le dita.
Basta che non sia una canzone
sbagliata.
Dimmi tu cosa canterai domani.
Cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami.
Se ci manca l'aria,
se la gabbia è stretta,
grida la tua voglia,
usciamone in fretta.
Poi si canterà domani.
Una chitarra può darti la scossa
a me ha trasformato la vita.
Sempre incrociando le dita io so
che musica e voce ne ho.
Canterò con te domani.
Cosa vuoi, cosa sogni, cosa ami.
E se puoi non lavartene le mani.
Falle tu le canzoni di domani.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Dodi Battaglia, Pooh.
Produzione: Red Canzian, Pooh.
Incisa: Studio Condulmer, Treviso, nei mesi di aprile / maggio 1994.
Sound Engineer: Sandro Franchin.
Ass. Sound Engineer: Fabrizio Barale.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve.

TU DOVE SEI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Tu sei sparita all'improvviso
senza un dove né un perché
in quel mattino maledetto,
dimmi dove sei.
Mi han consolato, ti hanno vista
o forse, no non eri tu
nessun telefono ha suonato,
non esisti più.
Ma perché, perché, tu perché.
Vuoi dirmi perché.
Sono impazzito per trovarti,
ho perquisito terra e cielo
in quale storia sei finita, dimmi dove sei.
Io scherzo e rido con la gente
e dopo piango di nascosto
van salvate le apparenze e non è facile.
Ma perché, perché, tu perché.
Vuoi dirmi perché.
Tu dove sei, a chi impedisci di fumare,
e chi fai sognare.
A chi sbatti porte in faccia adesso,
li con chi sei.
Di chi è il pigiama che hai addosso,
se ce l'hai.
Chi ha il permesso di spogliarti adesso.
Li dove sei, ti viziano o ti fan del male,
e come stai.
Sei in gabbia o in paradiso, amore
chiama se puoi.
Non ce l'ho con te, lo so si sbaglia
sempre in due.
Ma perché di te non so più niente?
Se per conoscere qualcuno devi
perderlo così,
che cosa posso fare adesso per
riprenderti,
credevo di essere il più forte,
invece mi son fatto male.
Ho il cuore e le valige pronte,
dimmi dove sei,
ma perché, perché, tu perché,
non sei più qui, perché.
Tu dove sei, chi ti fa le facce buffe,
chi ti toglie dai guai.
Stai lavando un pavimento o sei regina
di un re.
Son domande sceme di chi muore
senza te.
Nasce un giorno nuovo e non ti trovo.
Ma dove sei, chi è che chiama,
chi interrompe i miei pensieri, chi è?
È un interferenza, è uno sbaglio parla,
chi sei?
C'è un respiro appeso al filo
del telefono.
Se sei tu davvero io ti aspetto.
Ma dimmi, tu dove sei.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Dodi Battaglia, Pooh.
Produzione: Red Canzian, Pooh.
Incisa: Studio Condulmer, Treviso, nei mesi di aprile / maggio 1994.
Sound Engineer: Sandro Franchin.
Ass. Sound Engineer: Fabrizio Barale.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve.

PARSIOFAL (I° PARTE)

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Chiaro è il mattino che nasce dall'Est
questa foresta è tua...
Nato selvaggio puro nell'anima
non sai paura cos'è.
Quei cavalieri simili a Dei
non li hai mai visti però
non paura nasce dentro.
Folle nell'alba tu vuoi conoscere
ciò che nel bosco non c'è
hai scoperto il tuo destino
il tuo destino nel nome che tu avrai
re della luce sarai
corri, corri, corri, corri.
Parleranno a te di Dio, del Re
le fanciulle fiore nel viaggio vedrai
in un grande sogno antico
la tua nuova vita solitario ti sospingerà
e un dubbio ti conquisterà.
L'incantata età straniera di lei
non è gloria o vento ma dolce realtà
dentro l'erba alta al fiume
le tue armi al sole e alla rugiada hai regalato ormai
sacro non diventerai
qui si ferma il tuo cammino.

PARSIFAL (II° PARTE)

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni.
Produzione: Pooh.
Incisa con White Mobile Studio nel mese di febbraio 1995.
Sound Engineer: Sandro "Amek" Ferrari.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve - Soundcraft - MCI.

Questo brano trae le sue origini dalla fusione del brano strumentale "Contrasto" con una melodia scritta un paio d'anni prima quando a Roby Facchinetti era stato proposto di comporre le musiche per il film di Alberto Bevilacqua "Questa specie d'amore". Il progetto non andò in porto e la colonna sonora venne affidata ad Ennio Morricone.
L'ultima sezione del brano era l'intermezzo musicale "Un maiale per Ringo", suonato dal vivo quando ancora facevano parte del gruppo Negrini e Fogli, un brano ironico sugli Spaghetti Western.

SENZA MUSICA E SENZA PAROLE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia)

E mi ricordo che stavamo bene
e bene riempivamo i nostri giorni
ma i giorni messi in fila fanno tempo
e il tempo fa cambiare.
Cambiare che neppure lo sappiamo
e non sappiamo come va a finire
e va a finire che poi ci perdiamo
che ci perdiamo tutto, proprio tutto.
E tutto ci fa voglia di cercare cercare
tra la gente e in mille strade
le strade che ci portano lontano
lontano ma da soli.
E soli non fa bene e non è giusto
e non è giusto smettere di amare
amare che ci complica la vita
ma è vita da inseguire.
Siamo una storia che si può cantare,
senza la musica e senza parole;
una canzone che dice piano
che siamo come siamo.
Dormiamo con la testa nel futuro,
futuro che spaventa i nostri giorni,
i giorni di fatica e di fortuna,
fortuna da sperare.
Sperare di imparare a stare al mondo
nel mondo meridione delle stelle,
le stelle che ci insegnano la strada,
la strada per tornare.
Siamo una storia che si può cantare,
senza la musica e senza parole;
una canzone che dice piano
che siamo come siamo.


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Dodi Battaglia, Pooh.
Produzione: Red Canzian, Pooh.
Incisa: Stazione di Bologna, nel mese di dicembre 1995.
Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Europa.

LA LUNA HA VENT'ANNI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Quella notte di vent'anni fa,
non ci fu nemmeno una rapina,
era calda e vuota la città,
perché in TV si andava sulla luna.
È la notte che sei nata tu,
che tuo padre fece Nuvolari,
per vederti subito com'eri,
più eccitato di quelli lassù.
Quante lune fino qui,
quante lenzuola da mordere,
giorni a scuola e notti di Natale,
e fantasie da nascondere.
La luna ha vent'anni,
e tu assomigli a lei,
non vuoi soltanto uomini,
che sbarcano, rubando un pò di te.
La luna ha vent'anni,
vent'anni come i tuoi,
nessuno c'è riuscito mai,
a farti fare
qualcosa, quando tu non vuoi.
Hai le chiavi del mondo tu,
e non è facile,
cerca di non perderle mai.
Questa notte di vent'anni dopo,
c'è una luna da spaccare il tetto.
Cappuccetto s'è mangiata il lupo,
e il mio cuore è un orologio matto.
Cosa fare per meravigliarti,
come entrare sotto la tua pelle,
per non ritrovarmi tra le mani,
solo un po' di polvere di stelle.
Questa notte tu sei qui,
inesplorata e bellissima,
nel tuo mare di tranquillità,
io vedo i segni di tutti i sogni.
La luna ha vent'anni,
e tu assomigli a lei,
hai un lato indecifrabile,
che so che c'è,
ma non si vede mai.
La luna ha vent'anni,
più o meno la tua età,
la testa fra le nuvole,
per sorpassare la quotidianità,
del cuore.
Hai le chiavi del mondo tu,
e non è facile,
cerca di non perderle mai.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Produzione: Pooh.
Incisa con White Mobile Studio nel mese di febbraio 1995.
Sound Engineer: Sandro "Amek" Ferrari.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve - Soundcraft - MCI.

E NON SERVE CHE SIA NATALE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Quanta polvere fa il mondo mentre va,
copre tutto e non ci fa vedere più,
le stagioni i dubbi i figli e le speranze
e rincorriamo i sogni qua e là.
Che rumore che fa il mondo mentre va,
tra motori guerre soldi e gelosie,
confondiamo il giorno dopo
con l'eternità
e l'allegria con la felicità.
E intanto tra noi scommettiamo la vita
traversando da soli il mare
per scoprire cos'è che vale.
Facci uscire dal temporale
prima che ci trascini via.
Dacci strade per ritornare
dove non siamo stati mai.
E non serve che sia Natale
per scoprire di avere un cuore,
per capire, per sperare un po'.
Che fatica che fa il mondo mentre va,
tutti in corsa per un posto
in prima fila.
O sei primo o sei nessuno.
Tutto o niente.
E il senso della vita se ne va.
E intanto tra noi ci aggiustiamo la vita,
con amori e con medicine,
mentre il tempo ci scappa via.
Facci piangere per qualcuno
che ci lascia e non tornerà.
Dacci braccia per un amico
che ci prova e non ce la fa.
Se ogni tanto ci fermassimo
a pensare.
Se ci fosse tempo per ricominciare.
Se vivessimo e lasciassimo campare.
Sarebbe tutti i giorni un pò Natale.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Produzione: Pooh.
Incisa in Vaticano "Sala Nervi" nel mese di dicembre 1994.
Supporti: Nastro 48 piste digitale.
Mixer: Neve.

I Pooh hanno cantato questo brano accompagnati da oltre 150 professori d'orchestra e dal coro di S. Cecilia.

GIULIA SI SPOSA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio)

Giulia si sposa,
ma che sorpresa,
Giulia che
quand'era insieme a me,
diventava seria,
le mancava l'aria,
se insistevo, vieni a vivere con me,
diceva: "io do a un uomo tutto,
ma non accetto che pensi Giulia è mia".
Giulia si sposa,
è la sola cosa,
che lei non ha
mai fatto, insieme a me,
perché lei diceva,
che l'amore è amore,
non un contratto o un fido in banca,
dirà di si perché è un pò stanca,
ma chi la sposa non sa una cosa,
Giulia, io e te,
sappiamo invece che,
nessuno più di me al mondo,
ti conosce fino in fondo,
sa dirti il fatto tuo,
sa prenderti se stai cadendo,
sposarti è un gioco nuovo,
però non t'assomiglia,
e Giulia, è Giulia,
solo con me.
Giulia si sposa,
ha già la casa,
si farà le foto in chiesa;
lei, lei che odiava fare,
quel che fa la gente,
ma io lo so che cosa ha in mente,
arriverà davanti al prete,
ma Giulia è Giulia,
e li dirà di no.
Giulia io e te,
sappiamo bene che,
nessuno più di me al mondo,
ti conosce fino in fondo,
sa dirti il fatto tuo,
sa prenderti se stai cadendo,
puoi parlo fino in fondo,
il gioco se ne hai voglia,
ma Giulia è Giulia,
solo con me,
puoi parlo fino in fondo,
il gioco se ne hai voglia,
ma Giulia è Giulia,
solo con me.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Produzione: Pooh.
Incisa con White Mobile Studio nel mese di luglio 1994.
Sound Engineer: Sandro "Amek" Ferrari.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve - Soundcraft - MCI.

BUONANOTTE AI SUONATORI

(Testo e Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

E' finita la serata
e la voce se n'è andata
forse l'ultima canzone 
raramente viene bene
c'è sull'ultima parola
sempre un nodo nella gola
una notte che finisce e che va.
E a pensare che a quest'ora
c'è gente che lavora
le guardie in bicicletta
e i ladri sull'alfetta
le suore in ospedale
e c'è chi fa l'amore
magari per mestiere o chissà.
E invece noi, a cantar canzoni
che per quanto sia un mestiere duro
non è mai un lavoro, fuori di qui 
torneremo al mondo
tra la gente della sera 
con la faccia forestiera
e col sonno disegnato dentro agli occhi 
c'è chi dorme alla stazione
chi si bacia in un portone
e chi una radio come amica della notte.
E buonanotte allora a tutti
alle cassiere, ai poliziotti
a chi si è divertito poco
e ai vigili del fuoco
a chi tra poco sarà a letto
a chi dovrà smontare tutto
buonanotte a chi ha cantato con noi.
E tutti a casa, sotto le coperte
qualche canzone c'è rimasta chiusa
dentro al pianoforte, lasciamo qui
gli ultimi pensieri, buonanotte ai sognatori
agli amori nati ieri
buonanotte a chi farà una buonanotte
anche ai lupi solitari
a chi scrive contro i muri
e alla fine... buonanotte ai suonatori.


NOTE

Editore: Discorso.
Produzione: Pooh.
Incisa ad arezzo - Trasmissione televisiva "Vota la Voce" nel mese di settembre 1995.

ANCORA TRA UN ANNO

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Produzione: Pooh.
Incisa con White Mobile Studio a Vigevano nel mese di febbraio 1995.
Sound Engineer: Sandro "Amek" Ferrari.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.

Si tratta di un congedo del gruppo dai fan per il tour di un anno che lo portò lontano dall'Italia nel 1978.

Formazione

Roby Facchinetti: voce, pianoforte, tastiera.
Dodi Battaglia: voce, chitarra.
Stefano D'Orazio: voce, batteria, percussioni.
Red Canzian: voce, basso.

Note

Nel cofanetto è incluso un libretto contenente manoscritti, spartiti, fotografie, copertine, testi e foto, tra le quali alcune scattate da Guido Harari.

Altre edizioni

Edizione su musicassetta in box di cartone della CGD Eastwest.

Fonti bibliografiche

"Pooh Book", CGD East/West
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010
http://it.wikipedia.org/wiki/Contrasto_%28album%29
http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_Katy
http://it.wikipedia.org/wiki/Tanta_voglia_di_lei

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Pooh Book su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
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