MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Buonanotte ai Suonatori
15.05.1995 - Doppio CD CGD EASTWEST 06030 10371-2

Buonanotte ai Suonatori

CD 1
Santa Lucia
Quello che non sai (Rag Doll)
Linda
La mia donna
Alessandra
Nascerò con te
Quinta stagione
Noi due nel mondo e nell'anima
Ci penserò domani
La luna ha vent'anni
Che vuoi che sia
Mediterraneo
Dammi solo un minuto
Se c'è un posto nel tuo cuore
Non siamo in pericolo
Senza musica e senza parole
E non serve che sia Natale

CD 2
Maria marea
L'altra donna
La ragazza con gli occhi di sole
Parsifal
Parsifal (Orchestrale)
Uomini soli
Giulia si sposa
La mia faccia
Stare senza di te
La gabbia
Il cielo è blu sopra le nuvole
Ancora tra un anno
Buonanotte ai suonatori

SANTA LUCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

C'è una strada nel centro della mia città
dove i portici fanno ombra
ed una volta passava il tram
e negli anni di piombo
ci passavano i cortei
ma in quegli anni a casa io non c'ero mai.
Siam passati stasera tardi, nevicava
come dentro le cartoline
di quel Natale che non c'è più
non perché c'è più fretta, più soldi in giro o più TV
ma perchè siam più grandi sia io che tu.
Nella notte più lunga dell'anno perdonami se
faccio un passo nel tempo distante da te.
Pomeriggi lontani di un attimo fa
Santa Lucia dei miei anni facili
di una cena in città con mio padre una sera.
Poi un colpo di vita e prendemmo un taxi
e come a un uomo lui mi parlò di se
sembra passato un minuto da quel momento.
Mi ricordo gli amori grandi più di me
aspettati sotto gli ombrelli
di fumo dolce malinconia.
Oggi tutto è più chiaro
quel che mi manca e quel che ho
però lasciami solo, se io sogno un pò.
Nella notte più lunga dell'anno, perdonami se
faccio un passo nel tempo e senza di te.
Mezzanotte lontana di un attimo fa
Santa Lucia cosa c'è dietro l'angolo
chi mi aspetta di là oltre la neve.
Quante stelle di zucchero, quante bugie
città per fare figli o per andarmene
o per cercarmi da capo su strade nuove.


NOTE

La città di cui si parla nel brano è Bologna.

QUELLO CHE NON SAI (RAG DOLL)

(Testo: Bob Crewe - Testo italianio: Antonietta De Simone - Musica: Bob Gaudio)

Piangerai
perché nessuno
al mondo mai ti capirà
capirai
infine
che non ha più scopo la pietà.
Quel che tu
non sai
quel che tu
non sai
è che al mondo c'è
c'è chi piange per te.
Pregherai
perché nessuno
al mondo possa ricordar
che ci sei
perché nessuno
debba ridere di te.
Quel che tu
non sai
quel che tu
non sai
è che al mondo c'è
c'è chi ama te.


NOTE

Il brano è la versione italiana di "Rag Doll" dei Four Seasons.

LINDA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Linda acqua di sorgente
Linda calda ed innocente
ho una donna in mente e non sei tu
Linda sole dentro gli occhi
Linda prima che ti tocchi
prima che succeda tutto ascolta.
Linda ho un dubbio in mente io
chi è che non ne ha
però
fa che non possa io
rubarti la tua prima volta
pensando a un'altra.
Dimmi, se mai potrei guardarti
all'alba quando tu qui
distesa accanto a me
mi chiederesti all'improvviso
cos'ho deciso.
Linda stella sorridente
Linda io non ho che niente
prima che succeda questo a noi
Linda fa che il sogno non ci prenda
che il mattino non sorprenda il mio silenzio
addosso a te.
Dimmi che cos'avresti dentro
uscendo poi di qui tu
che cos'avresti in più
un gesto consumato a caso
e un discorso chiuso.
Linda stemma sorridente
Linda io non ho che niente
prima che succeda questo a noi
Linda fa che il sogno non ci prenda
che il mattino non sorprenda il mio silenzio
addosso a te.
(ripete ad libitum)


NOTE

Questo brano attense nel cassetto per ben due anni prima di essere publicato nell'album "Poohlover", perché bocciato da Lucariello. Era dedicato a Linda Larsen, una modella di nazionalità americana che aveva partecipato alle riprese dello special "Un po' del nostro tempo migliore".
Il singolo debuttò in televisione sul palco del "Festivalbar".
Il brano fece riscuotere molto successo a Miguel Bosé che propose una sua cover in Spagna e in America del Sud, sempre intitolata "Linda".

LA MIA DONNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

La mia donna è l'amica che non stanca,
la mia banca, il mio avvocato,
la mia stella
della sera;
non è un gioco vivere con me,
mi conosce come le sue mani,
è innamorata ma sa sempre quel che fà.
La mia donna è un discorso complicato,
una canzone che mi toglie tutto il fiato,
mi assomiglia,
è una foglia al vento come me,
sempre appesa al filo di un pallone
fà il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata.
Donne immaginate e vere
clandestine dentro al nostro confine
che affondano radici tenere
con il vestito di una notte sola;
donne d'amore donne d'avventura
che ti asciugano la pioggia negli occhi,
quando sei lontano dal tuo cuore
e sei cattivo e non sai più capire
perché stai male con te.
La mia donna è una palma spettinata,
sa suonare e cucinare e per giocare
l'ho tradita,
lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
stacci attento perché poi fa male
e gli occhi parlano chiaro
di più delle parole.
Donne in tasca e nei pensieri
che ci stancano e ci fanno parlare
due minuti di un amore insegnano
più di una vita a correre e cadere;
cambiare albergo non ti serve a niente,
le città, le stanze son tutte uguali,
quando schiacci i tasti dei ricordi,
quando hai capito tutto troppo tardi
e non puoi fare di più.
La mia donna è nel suo tempo migliore
proprio adesso che non è più la mia donna
ci parliamo,
mi capisce senza nostalgia,
solo i tempi erano sbagliati
potessi riprovare, potessimo rifare....

ALESSANDRA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Lei mi ha detto poco fa
che quel dubbio è realtà,
poi, con gli occhi di una donna,
mi ha detto: "È tuo, però
problemi non ti darò!"
È soltanto un mese fa,
lei aveva la mia età
e quel giorno che le ho chiesto
"L'hai fatto mai l'amore?"
mentendo disse di sì.
Per un istante
non dico niente,
cado e mi rialzo
dentro la mente,
poi so che cosa farò.
Che bambino che sarei
se lasciassi fare a lei;
nel suo corpo nasce un fiore,
per sbaglio o per amore,
che importa: sarò con lei.
Che bambino che sarei
se lasciassi fare a lei;
nel suo corpo nasce un fiore,
per sbaglio o per amore,
che importa: sarò con lei.


NOTE

Questo brano porta il nome della primogenita di Roby Facchinetti, nata il 2 giugno 1972, durante la realizzazione dell'album. Il musicista compose una melodia per la bimba e per essa Valerio Negrini scrisse il testo.
Un provino cantato a strofe alterne da Roby Facchinetti e Riccardo Fogli e privo di orchestra sinfonica è contenuto nella raccolta del 1976 "Supercomplessi", CGD RB 1.

NASCERO' CON TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ...)

C'è un respiro in più
stanotte sei tu
io vivevo qui
nel buio così
ma l'acqua buona
mi bagnò col suo respiro
e il primo sogno mi copri.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.
C'è un respiro in più
nell'alba sei tu
sei nata qui
stanotte così
ed ogni giorno
nascerai fra le mie braccia
e come l'acqua mi coprirai.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.


NOTE

E' il primo brano inciso da Stefano D'Orazio con i POOH.
In origine Roby Facchinetti pensò questo brano come un pezzo per sole voci

QUINTA STAGIONE

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.

NOI DUE NEL MONDO E NELL'ANIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

E io dovrei comprendere
se tu da un po' non mi vuoi
non avrei mai capito te
ma da capire cosa c'è.
Dovrei tornare a casa e poi
se il fiato ce la fa
parlarti del mio mondo
fuori dei miei pensieri
poi scoprire che vuoi dormire
che non mi senti più.
E io dovrei ma spiegami
contro di me che cos'hai
come se io non fossi io
mi dici che te ne vai.
Son quello che respira piano
per non svegliare te
che nel silenzio
fu felice di aspettare
che il tuo gioco diventasse amore
che una donna diventassi tu.
Noi due nel mondo e nell'anima
la veritá siamo noi
basta cosi e guardami
chi sono io tu lo sai.
Noi due nel mondo e nell'anima
e io dovrei comprendere
la verità siamo noi...
Noi due nel mondo e nell'anima
e io dovrei comprendere
la verità siamo noi...
Noi due nel mondo e nell'anima
la verità siamo noi...


NOTE

Fu il primo brano italiano inciso con l'utilizzo del sintetizzatore Mini-Moog.
I Pooh ne realizzarono una versione in spagnolo intitoltata "Tu y yo en el mas alla".

CI PENSERO' DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Lei entrò, sulle scale qualcuno guardo
i suoi strani vestiti
appoggiò le spalle alla porta dicendo:
con lui ci siamo lasciati
osservai due occhi segnati
e il viso bagnato dalla pioggia
non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
La guardai,
ed ebbi un momento di pena,
perché sembrava smarrita,
io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí,
ma è proprio finita disse poi
ritrovando un sorriso a stento:
comunque l'ho voluta lo sai,
le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
dall'ultima volta si sentiva
che era più sola, più cattiva.
Si calmò, guardandosi intorno
e parlammo di me, bevendo più volte
si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
con te ero io la più forte
disse poi inseguendo un pensiero:
è vero, con te io stavo bene
e se io fossi una donna che torna
è qui che tornerei.
Poi cenammo qui, le chiesi:
domani cosa fai
la pioggia batteva sui balconi
rispose: ci penserò domani!
Mi svegliai la mattina
e sentii la sua voce di là:
parlava in inglese la guardai:
aveva il telefono in mano e il caffè
e non mi sorprese accettai il breve sorriso
e il viso di una che non resta.
Se puoi, mi disse, se puoi,
non cambiare mai da come sei!
Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già,
passava un tassi, lo prese al volo
abbi cura di te, pensai da solo.


NOTE

Il testo di questa canzone è stato ispirato dalla protagonista femminile del film "Un sacco bello" di Carlo Verdone.

LA LUNA HA VENT'ANNI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Quella notte di vent'anni fa,
non ci fu nemmeno una rapina,
era calda e vuota la città,
perché in TV si andava sulla luna.
È la notte che sei nata tu,
che tuo padre fece Nuvolari,
per vederti subito com'eri,
più eccitato di quelli lassù.
Quante lune fino qui,
quante lenzuola da mordere,
giorni a scuola e notti di Natale,
e fantasie da nascondere.
La luna ha vent'anni,
e tu assomigli a lei,
non vuoi soltanto uomini,
che sbarcano, rubando un pò di te.
La luna ha vent'anni,
vent'anni come i tuoi,
nessuno c'è riuscito mai,
a farti fare
qualcosa, quando tu non vuoi.
Hai le chiavi del mondo tu,
e non è facile,
cerca di non perderle mai.
Questa notte di vent'anni dopo,
c'è una luna da spaccare il tetto.
Cappuccetto s'è mangiata il lupo,
e il mio cuore è un orologio matto.
Cosa fare per meravigliarti,
come entrare sotto la tua pelle,
per non ritrovarmi tra le mani,
solo un po' di polvere di stelle.
Questa notte tu sei qui,
inesplorata e bellissima,
nel tuo mare di tranquillità,
io vedo i segni di tutti i sogni.
La luna ha vent'anni,
e tu assomigli a lei,
hai un lato indecifrabile,
che so che c'è,
ma non si vede mai.
La luna ha vent'anni,
più o meno la tua età,
la testa fra le nuvole,
per sorpassare la quotidianità,
del cuore.
Hai le chiavi del mondo tu,
e non è facile,
cerca di non perderle mai.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Produzione: Pooh.
Incisa con White Mobile Studio nel mese di febbraio 1995.
Sound Engineer: Sandro "Amek" Ferrari.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve - Soundcraft - MCI.

Questa canzone è ispirata al ventennale dello sbarco dell'uomo sulla Luna.

CHE VUOI CHE SIA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Che vuoi che sia
si tratta solo di cambiare la mia vita
niente di che, niente di niente
mi basterà far finta di essere vincente
e magari si, buttarmi nel lavoro
o imbarcarmi in un viaggio inconcludente
o solamente stare
semplicemente male.
Che vuoi che sia
vederti andare è stato solo un colpo al cuore
e non so ancora, o non so bene
se tutto questo è parte dello stesso amore,
fino a ieri un'abitudine importante
oggi invece mi ferisce e mi sorprende.
Ma a parte le parole
mi manchi da morire.
Ho provato a non pensarti e a non pensare,
ho cercato un'altra storia da inventare,
ma il mondo continua a girare.
E vorrei cercare di tornare indietro,
per fermare il tempo e per ricominciare,
ma il mondo continua a girare.
E mi manca la tua pelle,
e mi manca il tuo sapore,
e mi manchi...
Che vuoi che sia.C che vuoi che sia...
Che vuoi che sia questo terribile disordine che ho dentro.
Sei andata via, soltanto via,
e solo adesso me ne sto rendendo conto.
Ma se il tempo cura tutte le ferite,
lascerò che il tempo faccia il suo lavoro.
Ma mentre sto a aspettare
mi manchi da morire.
E non basta fare finta di star bene
o ripetersi che è tutto regolare,
che il mondo continua a girare.
È successo certamente a tanta gente,
mi ripeto che non c'è da starci male,
che il mondo continua a girare.
E mi manca il tuo silenzio,
e mi manca un pò d'amore
e mi manchi...
Che vuoi che sia, che vuoi che sia...

MEDITERRANEO

(Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Brano strumentale.

DAMMI SOLO UN MINUTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Lo so
so tutto non parlare più
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirti.
Addio
c'è fumo e odore caldo qui
di dolci e di caffè
ognuno pensa a sé
è il giorno più normale
ma io sto male, male.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
è stato un bel tempo il mio tempo
con te.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
noi tranquilli e lontani
oguno per sé
piangeremo domani
ma che coraggio che hai
come fai?
E poi
guardo in fondo cosa sei
un fuoco presto spento
se tira un po' di vento
un gioco senza impegno
ma lasci il segno tu.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
svegliati svegliami dai
come fai?
Ma è vero che sta tremando il tuo respiro
ma sì che è proprio vero.
Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo
dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando.
(Ad libitum)


NOTE

Per questo brano vennero provati 9 testi diversi, per poi scegliere come definitivo il primo scritto da Valerio Negrini.

SE C'E' UN POSTO NEL TUO CUORE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Stefano D'Orazio)

Riposa gli occhi e non pensare
c'è la notte che ti aiuta
e dormi e lasciami giocare
a quando non sarai più qui
a quando un giorno un nuovo amore
ti riscalderà di più.
E dormi stretta alla mia pelle
che domani non si sa.
E sogna che il tuo compleanno
tornerà tra appena un anno
e avrai volato e navigato
io chissà dove sarò
ma se c'è un posto nel tuo cuore
non farò rumore, tienilo per me.
Al vento che cambia
a un cielo bambino
ai fuochi di festa
a me che resto qui vicino
ai nostri pensieri
ai sogni di ieri
a tutti gli amori che incontrerai.
C'è ancora tutto da inventare
sulle rive del tuo mare
avrai bufere e vento e sole
ed ancora e ancora amore.
E cambieranno le parole
sulla musica che sai
ma se c'è un posto nel tuo cuore
non farò rumore, tienilo per me.
Al vento che cambia
e spettina il cuore
ai piedi del mare
a tutte quante le parole
ai cielo di sole
a come eravamo
a quelli che siamo adesso noi.
Al vento che cambia
e cambia la vita
a quando mi prendi
e tocco il cielo con le dita
e intanto che dormi
arriva domani
e ancora ti svegli qui nelle mie mani.


NOTE

Questo brano fu la sigla della trasmissione televisiva "Il Processo del Lunedì".

NON SIAMO IN PERICOLO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo
Non siamo in pericolo.
Stiamo aspettando la fine del mondo
ma attenti che è solo un film
volami in braccio e ti prendo
e mi salvo la vita saltando
in aria insieme a te.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
che non hai mezze parole
che ci metti un minuto a capire
da che parte sta la sincerità.
Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
c'è ancora benzina da bruciare
per sognare.
Se il mondo assomiglia a te
riallaccio il telefono
mi lascio toccare
derubare si può fare
Non siamo in pericolo.
Stiamo stringendo le viti del mondo
chissà se funziona o no
c'è della gente al confine
e l'Europa innocente
che viene al sole insieme a noi.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
torniamo a vivere in centro
ci saranno più luci di notte
e meno polizia in periferia.
Se il mondo se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo Non siamo in pericolo.


NOTE

Inizialmente inciso nel dicembre del 1981, questo brano venne utilizzato dai Pooh come dono natalizio agli amici ed agli addetti ai lavori per sdrammatizzare sul periodo di crisi che attraversava il mondo dello spettaolo in quel periodo.

SENZA MUSICA E SENZA PAROLE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia)

E mi ricordo che stavamo bene
e bene riempivamo i nostri giorni
ma i giorni messi in fila fanno tempo
e il tempo fa cambiare.
Cambiare che neppure lo sappiamo
e non sappiamo come va a finire
e va a finire che poi ci perdiamo
che ci perdiamo tutto, proprio tutto.
E tutto ci fa voglia di cercare cercare
tra la gente e in mille strade
le strade che ci portano lontano
lontano ma da soli.
E soli non fa bene e non è giusto
e non è giusto smettere di amare
amare che ci complica la vita
ma è vita da inseguire.
Siamo una storia che si può cantare,
senza la musica e senza parole;
una canzone che dice piano
che siamo come siamo.
Dormiamo con la testa nel futuro,
futuro che spaventa i nostri giorni,
i giorni di fatica e di fortuna,
fortuna da sperare.
Sperare di imparare a stare al mondo
nel mondo meridione delle stelle,
le stelle che ci insegnano la strada,
la strada per tornare.
Siamo una storia che si può cantare,
senza la musica e senza parole;
una canzone che dice piano
che siamo come siamo.

E NON SERVE CHE SIA NATALE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Quanta polvere fa il mondo mentre va,
copre tutto e non ci fa vedere più,
le stagioni i dubbi i figli e le speranze
e rincorriamo i sogni qua e là.
Che rumore che fa il mondo mentre va,
tra motori guerre soldi e gelosie,
confondiamo il giorno dopo
con l'eternità
e l'allegria con la felicità.
E intanto tra noi scommettiamo la vita
traversando da soli il mare
per scoprire cos'è che vale.
Facci uscire dal temporale
prima che ci trascini via.
Dacci strade per ritornare
dove non siamo stati mai.
E non serve che sia Natale
per scoprire di avere un cuore,
per capire, per sperare un po'.
Che fatica che fa il mondo mentre va,
tutti in corsa per un posto
in prima fila.
O sei primo o sei nessuno.
Tutto o niente.
E il senso della vita se ne va.
E intanto tra noi ci aggiustiamo la vita,
con amori e con medicine,
mentre il tempo ci scappa via.
Facci piangere per qualcuno
che ci lascia e non tornerà.
Dacci braccia per un amico
che ci prova e non ce la fa.
Se ogni tanto ci fermassimo
a pensare.
Se ci fosse tempo per ricominciare.
Se vivessimo e lasciassimo campare.
Sarebbe tutti i giorni un pò Natale.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Produzione: Pooh.
Incisa in Vaticano "Sala Nervi" nel mese di dicembre 1994.
Supporti: Nastro 48 piste digitale.
Mixer: Neve.

I Pooh hanno cantato questo brano accompagnati da oltre 150 professori d'orchestra e dal coro di S. Cecilia.

MARIA MAREA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

E Maria guardava fuori e spariva con la mente
sulla scia dei marinai al di là dell'orizzonte.
E Maria guardava dentro nelle tasche ai forestieri
e sognava ad ogni incontro di attaccarsi al vento
al vento per andare via.
E Maria imparò di tutto, anche come avvelenare
con la bocca, con il petto, a graffiare come un gatto.
E Maria lasciò ben poco a quell'uomo che dormiva
una scia di buon profumo in riva al mare e via.
E cosi se ne andò senza idea di dove andare,
prese terra in mille porti, porti da dimenticare.
Maria marea oltremare c'è sempre altro mare
e di più.
Maria marea con le ombre più amare nel cuore
e di più, e di più.
E Maria non incontrò mai cuori buoni e intelligenti,
solo il petto dei cattivi, tatuato coi serpenti.
E Maria, la principessa era rosa troppo rossa
per potersi far toccare da amori senza amore.
E cosi se ne andò con l'idea di dove andare
camminò sulla marea, prese l'onda e l'abbracciò.
Maria marea sotto il mare c'è sempre più mare
e di più. Maria marea affondare è un pò come volare
e di più, e di più.
(Parlato)
Nelle notti di troppa luna
quando il passato balla col presente
sull'isola nella corrente
c'è chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia.
Maria, la sirena regina selvaggia,
pioggia dolce e pungente sul cuore,
allegra sfortunata e veloce come un pesce volante,
stella che sbaglia cielo e cade,
imbrogliona innocente.
Maria che sognava tutto e niente,
ma è sempre meglio sognare troppo che non sognare
ed è meglio vivere un'ora che non esser mai nati
ed è meglio essere indimenticabili
che dimenticati.

L'ALTRA DONNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia)

È ancora tutto all'aria da ieri sera,
è più comodo in albergo,
paghi il conto e te ne vai;
ma in certe cose tu ci credi ancora,
far l'amore nel tuo letto,
prepararmi il tuo caffè;
è poi mi lasci andare via, quando è ora,
perché ognuno ha la sua vita,
e la mia non è con te.
Sei l'altra donna,
la libertà,
quella che sa e non può dir niente,
quella che all'alba rimane sola,
e che non può mai lasciare impronte,
con me non puoi cercare casa,
o uscire insieme a far la spesa,
sei l'altra donna,
quella importante,
quella che ha tutto e non ha niente, di me.
Mio figlio è un'altra storia, un altro amore,
tu non puoi partecipare, Dio lo sa se io vorrei.
Tu in macchina con me non puoi fumare,
mozziconi col rossetto. parlerebbero di te;
ma in fondo tu che colpa hai del mio cuore,
delle ore che mi manchi, dei problemi che mi dai.
Sei l'altra donna,
la libertà,
quella che sa perché ritorno,
e quanta pace tu mi sai dare,
io dirò tutto a lei un giorno,
faremo insieme un'altra casa,
io e te che siamo un'altra cosa.
Io e te che siamo la stessa cosa,
faremo insieme la nostra casa;
prima dell'alba c'è ancora un'ora,
stringimi forte e sogna ancora,
di noi.

LA RAGAZZA CON GLI OCCHI DI SOLE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Stefano D'Orazio)

La ragazza con gli occhi di sole
cominciava ogni giorno la vita
su quel treno di folla e di fumo
che dal mare portava in città.
Tra i giornali malati di noia
la guardavo guardare il mattino
con la fronte sul vetro veloce
che sfiorava le case del sud.
E chissà se sentiva il mio cuore
mentre mi innamoravo di lei.
Ti porterò con me
più in là di questo mare
per tutti i tuoi domani
starò con te.
Ti porterò lontano
da questi giorni uguali
per tutti i miei domani
starai con me.
La ragazza con gli occhi di sole
mi cambiava e riempiva d'amore
quei mattini che avevo vent'anni
ma non ha mai saputo di me.
E chissà se sentiva il mio cuore
mentre mi innamoravo di lei.
Ti porterò con me
più in là da questo amore
quel treno passa ancora
ma senza te.
Io ti ricorderò
cosi com'eri allora
e anche se non lo sai
sarai con me.

PARSIFAL

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Chiaro è il mattino che nasce dall'Est
questa foresta è tua...
Nato selvaggio puro nell'anima
non sai paura cos'è.
Quei cavalieri simili a Dei
non li hai mai visti però
non paura nasce dentro.
Folle nell'alba tu vuoi conoscere
ciò che nel bosco non c'è
hai scoperto il tuo destino
il tuo destino nel nome che tu avrai
re della luce sarai
corri, corri, corri, corri.
Parleranno a te di Dio, del Re
le fanciulle fiore nel viaggio vedrai
in un grande sogno antico
la tua nuova vita solitario ti sospingerà
e un dubbio ti conquisterà.
L'incantata età straniera di lei
non è gloria o vento ma dolce realtà
dentro l'erba alta al fiume
le tue armi al sole e alla rugiada hai regalato ormai
sacro non diventerai
qui si ferma il tuo cammino.

PARSIFAL (ORCHESTRALE)

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni.
Produzione: Pooh.
Incisa con White Mobile Studio nel mese di febbraio 1995.
Sound Engineer: Sandro "Amek" Ferrari.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve - Soundcraft - MCI.

Questo brano trae le sue origini dalla fusione del brano strumentale "Contrasto" con una melodia scritta un paio d'anni prima quando a Roby Facchinetti era stato proposto di comporre le musiche per il film di Alberto Bevilacqua "Questa specie d'amore". Il progetto non andò in porto e la colonna sonora venne affidata ad Ennio Morricone.
L'ultima sezione del brano era l'intermezzo musicale "Un maiale per Ringo", suonato dal vivo quando ancora facevano parte del gruppo Negrini e Fogli, un brano ironico sugli Spaghetti Western.

UOMINI SOLI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare,
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l'ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un pò cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l'amore.
Ci sono uomini soli per la sete d'avventura,
perché han studiato da prete o per vent'anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un pò per loro,
e cambiare un pò per noi.
Ma Dio delle città
e dell'immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.


NOTE

Con questo brano i Pooh hanno vinto il "Festival di Sanremo" del 1990. Dee Dee Bridgewater interpretò la versione in inglese, "Angel of the night".

GIULIA SI SPOSA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio)

Giulia si sposa,
ma che sorpresa,
Giulia che
quand'era insieme a me,
diventava seria,
le mancava l'aria,
se insistevo, vieni a vivere con me,
diceva: "io do a un uomo tutto,
ma non accetto che pensi Giulia è mia".
Giulia si sposa,
è la sola cosa,
che lei non ha
mai fatto, insieme a me,
perché lei diceva,
che l'amore è amore,
non un contratto o un fido in banca,
dirà di si perché è un pò stanca,
ma chi la sposa non sa una cosa,
Giulia, io e te,
sappiamo invece che,
nessuno più di me al mondo,
ti conosce fino in fondo,
sa dirti il fatto tuo,
sa prenderti se stai cadendo,
sposarti è un gioco nuovo,
però non t'assomiglia,
e Giulia, è Giulia,
solo con me.
Giulia si sposa,
ha già la casa,
si farà le foto in chiesa;
lei, lei che odiava fare,
quel che fa la gente,
ma io lo so che cosa ha in mente,
arriverà davanti al prete,
ma Giulia è Giulia,
e li dirà di no.
Giulia io e te,
sappiamo bene che,
nessuno più di me al mondo,
ti conosce fino in fondo,
sa dirti il fatto tuo,
sa prenderti se stai cadendo,
puoi parlo fino in fondo,
il gioco se ne hai voglia,
ma Giulia è Giulia,
solo con me,
puoi parlo fino in fondo,
il gioco se ne hai voglia,
ma Giulia è Giulia,
solo con me.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Produzione: Pooh.
Incisa con White Mobile Studio nel mese di luglio 1994.
Sound Engineer: Sandro "Amek" Ferrari.
Mixato: Morning Studios, Milano.
Sound Engineer: Giamba Lizzori.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve - Soundcraft - MCI.

LA MIA FACCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se non fossi io, questo io di adesso,
io con la mia faccia,
me lo chiedo spesso sai cosa sarei,
il meccanico che ha l'anima
molto più pulita delle mani
o il furbo che non se le sporca mai.
Se io fossi il Gino che lavora al bar,
io con la mia faccia,
dietro al banco e allo scontrino chi sarei,
un cretino tutto sport e sesso
o l'amico grosso e intelligente
che sa tutto delle donne e della gente.
Io e te, guarda questa faccia mia,
quel che abbiamo ormai nessuno ce lo può portare via.
Io per te, col sudore sul mio viso,
saprei far l'impalcatura per portarti in paradiso.
Se io fossi il mago delle serrature,
quanti tuoi silenzi riuscirei ad aprire
e se tu da altre braccia fossi estate presa,
sarei io con la mia faccia a riportarti a casa.
Se io fossi un prete, ma di quelli giusti,
io con la mia faccia,
di quale Dio in chiesa parlerei
alla gente che i miracoli
se li fa da sola tutti i giorni
aspettando Gesù Cristo che ritorni.
Io e te con la faccia tua e mia,
quel che siamo ormai nessuno ce lo può portare via.
Io per te senza prendere aeroplani,
anche se non ho le ali, volo con le mani.
Se io fossi un inventore mai capito,
a quante macchine il tuo nome avrei già dato
e se tu da altre braccia fossi stata presa
sarei io con la mia faccia a riportarti a casa,
a riportarti a casa,
a riportarti a casa,
a riportarti a casa.

STARE SENZA DI TE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Gli amici adesso avranno tante cose da parlare e poi
mi riempiranno di consigli e di rimproveri,
perché adesso sto con te.
Noi due avevamo fino a ieri i nostri amori veri
sembravano per sempre e adesso invece siamo qui
e nessuno capirà che sto con te
e nonostante tutto e tutti io corro da te,
controcorrente,
contro la gente.
C'è la mia vita che sta cambiando itinerario ed io
fino a un momento fa, lo giuro, neanche lo sapevo
e adesso sto con te.
Ci siamo entrati lentamente nella pelle e poi
ci siamo combattuti fino in fondo, fino a farci male
e alla fine hai vinto tu e io sto con te
ed è solamente amore se corro da te,
ci siamo presi,
ci siamo arresi.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
anche se poi qualche parte del cuore
ci scoppia di dolore.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei.
Noi ci vogliamo
e non ne ha colpa nessuno.
Visto da fuori in questa nostra storia io
faccio la parte di chi appende al chiodo l'anima,
perché adesso sto con te.
Ma lo sa Dio quanta fatica ho fatto invece io
a raccontare a lei tutto di un fiato tutto di noi due,
lei che colpe non ne ha, ma io sto con te,
lei che è forte più di me che corro da te,
ma questa vita,
non è una gita.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
aspetteremo che torni il sereno
da questo cielo in poi.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei,
voglio inventare con queste mie mani
la vita di domani.

LA GABBIA

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Questo brano, insieme a "Risveglio", fa parte della colonna sonora dello sceneggiato televisivo "La Gabbia", diretto da Carlo Tuzii e già regista dello special "Un po' del nostro tepo migliore". Lo sceneggiato (presentato fuori concorso al festival di Venezia) raccontava di un esperimento (realmente condotto in America) in cui un gruppo di uomini, suddivisi in guardie e detenuti, veniva rinchiuso in un carcere fittizio per studiarne le ripercussioni psicologiche.

IL CIELO E' BLU SOPRA LE NUVOLE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina,
piangi lacrime sottili tra la gente che cammina,
sei incinta e innamorata,
ma sua moglie fortunata,
resta quella là.
Tu signora consumata da una vita prepotente,
hai un figlio che ha studiato non lavora ma pretende,
sembra sempre più suo padre
che paura quando suona quel telefono.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole
e non è poi cosi lontano,
dobbiamo arrampicarci e crescere
senza bisogno di nessuno.
Il cielo è blu sopra le nuvole,
oltre il silenzio ed il rumore,
c'è chi ha le macchine e gli aerei
però ha paura di volare,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Tu bambino stai giocando a una guerra senza fine,
la tua vita è in costruzione sopra travi ballerine,
costerà dei sacrifici
ma nessuno ha molti amici
devi volerti bene tu.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole,
dietro la rabbia ed il dolore,
la vita è un pugno nello stomaco,
solo per chi se lo fa dare.
E non è poi cosi difficile,
amarsi oggi più di prima,
la brava gente si disintegra,
quando si sente sola e scema,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.

ANCORA TRA UN ANNO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

La scena si chiude, andiamo
su strade diverse da voi
la luna è fuggita dal cielo
volando vedremo dov'è.
E il tempo ci chiude
fra i sogni e le strade
di altre città.
Fra l'alba e la notte
le storie mai dette
ci aspettano già.
La scena si chiude, andiamo
vicino o lontano, chissà
ben poco ci resta in mano
vi diamo il meglio di noi.
I fuochi saranno
riaccesi fra un anno
ma adesso per voi
disciolta nell'aria
fra voci e memoria
la musica è qui.


NOTE

Si tratta di un congedo del gruppo dai fan per il tour di un anno che lo portò lontano dall'Italia.

BUONANOTTE AI SUONATORI

(Testo e Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

E' finita la serata
e la voce se n'è andata
forse l'ultima canzone 
raramente viene bene
c'è sull'ultima parola
sempre un nodo nella gola
una notte che finisce e che va.
E a pensare che a quest'ora
c'è gente che lavora
le guardie in bicicletta
e i ladri sull'alfetta
le suore in ospedale
e c'è chi fa l'amore
magari per mestiere o chissà.
E invece noi, a cantar canzoni
che per quanto sia un mestiere duro
non è mai un lavoro, fuori di qui 
torneremo al mondo
tra la gente della sera 
con la faccia forestiera
e col sonno disegnato dentro agli occhi 
c'è chi dorme alla stazione
chi si bacia in un portone
e chi una radio come amica della notte.
E buonanotte allora a tutti
alle cassiere, ai poliziotti
a chi si è divertito poco
e ai vigili del fuoco
a chi tra poco sarà a letto
a chi dovrà smontare tutto
buonanotte a chi ha cantato con noi.
E tutti a casa, sotto le coperte
qualche canzone c'è rimasta chiusa
dentro al pianoforte, lasciamo qui
gli ultimi pensieri, buonanotte ai sognatori
agli amori nati ieri
buonanotte a chi farà una buonanotte
anche ai lupi solitari
a chi scrive contro i muri
e alla fine... buonanotte ai suonatori.


NOTE

Questo brano è stato registrato nel corso di una torunee, a Zurigo, in presa diretta in un camerino adibito a studio di registrazione.

Formazione

Roby Facchinetti: voce, pianoforte, tastiera, fisarmonica.
Dodi Battaglia: voce, chitarra, pianoforte, tastiera, fisarmonica.
Stefano D'Orazio: voce, batteria, percussioni, flauto traverso, armonica.
Red Canzian: voce, basso, chitarra, violoncello, contrabbasso elettrico, contrabbasso, flauto dolce, mandolino.

Note

Registrato dal White Mobile Studio.
Ingegnere del suono: Sandro Ferrari.
Manager e assistenza: Vanis Dondi.
Mixato ai Morning Studios da Giamba Lizzori e Osiride Gozzi.
Produzione e realizzazione: I Pooh.
Editing Logic Creamus.
Ingegnere del suono: Filippo Gabrielli.
Mastering: Profile Studios.
Ingegnere del suono: Antonio Ballo.
Service e staff tecnico: Xenom:
Tour office: Cose di Musica.
Personal manager: Franco Cusolito.
Pooh office: Antonella Spotti e Stefania Zanini.
Cover: Anastasia di Flora Sala e grafiche di Lucia e Rossana.
Foto di Paolo Battigelli e Mimmo Foggiano per Oliver.
Press agent: Flavia Sarli.
Promozione: First Organisation.
Pietro Vallero ha suonato il sax nelle canzoni "Ci penserò domani" e "Che vuoi che sia".
Durata 104 minuti 50 secondi.

I brani che compongono la raccolta sono stati registrati durante i tour "Acustica" e "Musicadentro".

Altre edizioni

Edizione su doppia musicassetta in box di cartone della CGD Eastwest.

Fonti bibliografiche

"Pooh Book", CGD East/West
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010
http://it.wikipedia.org/wiki/Contrasto_%28album%29
http://it.wikipedia.org/wiki/Discografia_dei_Pooh

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Buonanotte ai suonatori su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

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