MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Tropico del Nord
1983 - 33 giri CGD Ariola 205 722-320 - Germania

Tropico del Nord - Germania

Lato A
Cara sconosciuta
Cosa dici di me
Lettera da Berlino Est
Grandi Speranze

Lato B
Passaporto per le stelle
Solo Voci
Mezzanotte per te
E' vero
Tropico del Nord

CARA SCONOSCIUTA

(Testo: Valerio Negrini- Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Mangia distratta più in fretta che può,
la camicetta è da stringere un po'.
Questa gravissima pioggia perché?
Dio fa che smetta o il concerto non c'è.
Pensa a un amore partito a metà
che fa il soldato in un'altra città
e si commuove ascoltando un long playing
c'è una canzone che parla di lei.
Lei con in mano un sorriso,
la penna e uno sguardo indifeso,
all'uscita di dietro del sogno,
nella notte affollata di giugno.
Cara sconosciuta sgualcita e innamorata
mentre le luci si spengono.
Lei nella luna stasera,
lei che domani lavora,
lei che sei tante e nessuna
mentre stanno smontando la scena.
Cara sconosciuta con un bacio sulle dita
e gli occhi curiosi che brillano.
Carica di musica tu fai fotografie.
Pensi ad altre lettere ad altre poesie.
Stringi il tuo diario a colori
un po' più prezioso di ieri.
Poi nella fila dei fari
chiedi un passaggio e scompari.
Auguri.
Batte i tamburi l'estate
nelle città abbandonate,
nuove canzoni alla radio,
facce di sole allo stadio.
Cara sconosciuta, più bella e colorata
peccato che il viaggio continua.
Mettono la musica negli autotreni e via,
vengono degli uomini che fanno pulizia
di mezzi biglietti e bicchieri
di un tuo mezzo dolore di ieri
che dalle guance è caduto giù
e questa canzone nuovissima
l'hai scritta tu.
Punta la sveglia si spoglia e sta lì,
chissà se è sciocco sognare così:
son cose che non succedono mai,
ma quel sorriso era solo per lei.

COSA DICI DI ME

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se mi sveglio e voglio te
dimmi cosa dici di me
che vedo che hai sonno ma
non ti lascio stare.
Quando siamo in compagnia
dimmi cosa dici di me
che bevo per gioco e poi
faccio confusione.
Dimmi la tua prima impressione
di questa intimità, con me come si sta?
Quando non so dove sei
dimmi cosa dici di me
all'amica, al dottore, a lui
al tuo ex amore.
Quella notte sola in hotel
dimmi cosa hai detto di me;
quando ho pianto davanti a te
ti è sembrato strano?
Metti che ci fosse un bambino,
ti piacerebbe se
assomigliasse in qualche cosa a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due intelligenti
sani e un pò violenti,
c'è pigrizia e fantasia;
c'è da darsi in faccia l'amore,
c'è da star soli un pò
poi riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.
Mentre bevi il tuo caffè
dimmi cosa pensi di me,
che m'inciampo per strada e poi
voglio il deltaplano.
Dietro quel sorriso tu
cosa stai per dire di me,
che ho parole e parole ma
resto sempre uguale.
Tutti i giorni è un giorno speciale,
è un compleanno che
ti chiedo di passare insieme a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due, c'è da viaggiare
c'è da cucinare
c'è da spendere e sognare,
respirare, telefonare
c'è da tornare qui
per riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.

LETTERA DA BERLINO EST

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti e Red Canzian - Voce: Roby Facchinetti, Red Canzian)

Sabato sera normale a Berlino est
e c'è di bello che è maggio e non piove più
la radio in F.M. della parte di là batte musica O.K.
È più di un po' che non scrivo più lettere
ma va da sé che domani, è domenica
e altre novità qui da noi sono che quel voglio non c'è.
Questo cielo in cielo non l'ho scelto io
e nemmeno questa mia città
e non so se in fondo me la merito
ma di certo non la cambierei.
E se vivo forte fa un rumore il tempo mio
che non sento il tempo dove va
e la voglia mia di mare e vele
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Sabato notte speciale a Berlino est,
se vai di sopra ad un tetto a guardare in là
s'accende una città fatta apposta per noi che restiamo di qua.
Vista da qui sembrerà quasi America
e lancerà verso noi i suoi tentacoli
e forte sentirai respirare le sue cento bocche su e giù.
Ma non fanno giorno mille lucciole
e non sei contento neanche tu
certo basta un muro per dividerci
ma non è cantando che va giù.
E che il giorno pende ogni giorno dal suo cielo,
l'hanno detto troppo tempo fa.
E la voglia di poter gridare
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Quasi domenica ormai a Berlino est
la primavera è arrivata perfino qui
e il sole in casa mia passaporto non ha ed entra ed esce da sé.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia / Blu Notte.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Air Studios, Montserrat - Caraibi.
Mixata: Fonoprint, Bologna.
Nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1983.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Half-Speed presso Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

GRANDI SPERANZE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti- Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

È finita la domenica
e le moto si allontanano
l'Appennino è spettinato
senza più neve fuori.
Sotto un trucco rock romantico
la bambina ha detto il primo addio
e il futuro è dietro i vetri,
sa di cioccolata
e di freddo che va via, va via, via, va via.
Grandi speranze alle fermate al mattino
con le guance arrossate dai sogni di mezz'ora fa,
col foglio rosa in tasca per il destino
che promette dai televisori e dai muri in città.
Grandi speranze di vacanze straniere
per le piccole azzurre ragazze alle casse dei bar
e che qualcuno, mentre sta per pagare,
riconosca la donna che ha sempre sognato di più.
Con le mani in tasca fra gli spiccioli
penso alle mie storie che continuano,
mentre il vento spara in alto i passeri
e speriamo tutti che non piova più.
Sopra certe isole
la speranza ha reti e muscoli;
ti dico a modo mio
che cosa spero io:
che nella mia vita affollatissima
ci sia sempre modo di raggiungerti;
al lavoro, al cinema o tra gli alberi
e comunque in tempo per non perderti.
Grandi speranze sul livello del mare
coi traghetti, le feste di piazza e i sapori del sud
quando le donne vanno a farsi guardare
e si spara nel centro per farsi la fotografia.
Grandi speranze sotto un pezzo di luna
per qualcuno che aspetta qualcuna
per tutti, per me...

PASSAPORTO PER LE STELLE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Era un ragazzo di campagna
venne un agente e disse: è meglio se
vieni via con me.
Dentro la casa del governo
vide in persona il presidente che
volle bere con lui.
Poi venne gente con gli occhiali
e macchine viste mai
eran dottori e generali
qualcuno disse a lui
Dio ti aiuti cowboy.
Era una ragazza di campagna
agli uomini in divisa domandò:
torno a casa o no?
Poi nella luce del tramonto
il vento del deserto la frustò,
il presidente parlò:
per uno sbaglio e un tradimento
siamo alla guerra ormai
due passaporti per le stelle
li ho firmati io.
Dio vi aiuti, addio.
Trattenendo i muscoli la macchina tremò,
poi saltò il coperchio e addosso al cielo si scagliò
un minuto immenso e via
come in una sinfonia.
Sguardi che si toccano e si chiedono chi sei
forse lui parlò per primo o forse prima lei,
mentre il cielo andava via
più veloce del pensiero.
Era un bellissimo universo
presero terra di traverso ma
tutto bene all right.
C'erano rocce e vegetali
i fiumi gli animali e un cielo che
sulla terra non c'è.
C'era respiro ed abbondanza
l'alba del mondo e poi
una fortissima presenza
che li attraversò.
Benvenuti a voi.
Benvenuti sulla spiaggia della nuova età
cuccioli di un mondo che si è cancellato già
non guardate indietro mai,
non dimenticate mai.
Fate nuovi amori fate nuove geografie
senza cattedrali, generali e nostalgie
senza più bandiere mai
e che questo sole sia con voi.

SOLO VOCI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Coro)

Grazie per le mie città
appassionate, esagerate, ma
col nido comodo di casa mia
e gli aeroporti per andare via, se vuoi.
Grazie per la nostra età,
per questi anni di velocità,
per i satelliti e gli amori che
son quelli di un milione d'anni fa e poi...
Grazie per le donne libere
compagne colorate e scomode
e per questa nostra musica
per chi mi lascia respirare e ridere
e piangere e vivere a modo mio.

MEZZANOTTE PER TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Mezzanotte per te che lavori al giornale,
un pensiero e un caffè correggendo parole,
mezzanotte per te dieci piani più in alto
della strada di un sabato sera normale.
Le tue figlie a ballare
la tua periferia
le vacanze finite né bene né male.
Mezzanotte per te con la penna sul mondo
e il tuo libro che sta piano piano nascendo,
mezzanotte per te e la tua barca sul lago
e l'autunno che sta piano piano arrivando.
E tuo padre in campagna più robusto di te
che sorride alle donne alla vigna alle stelle.
E sfogliando i pensieri
come fosse il giornale di ieri,
chiudi gli occhi ed è sera
in un'altra città.
Primavera di Praga
le terrazze di musica slava
e la radio gridava
ogni ora di più.
E l'alba sui tram fermati per strada
i carri al confine dell'est
le braccia di lei, il foglio di via
e l'ultimo aereo che va via.
Mezzanotte per te, che volevi capire
che hai disfatto valigie e passato frontiere,
mezzanotte per te e la tua donna segreta
che da quasi due anni ti invade la vita,
la tua dieta, il tuo cuore
la tua democrazia
la tua voglia stanotte di andartene via.
Come ai tempi migliori
fuori dove l'Europa non c'è,
cacciatore di storie e di fotografie.
Come ai tempi dei tempi
a Saigon primavera di lampi,
con i contrabbandieri
e i soldati nei bar.
L'attesa in hotel, le malinconie
i dati e i telefoni chiusi,
poi l'alba in città il foglio di via
e l'ultimo aereo che va via.
Mezzanotte per te, la finestra si chiude
sopra un sogno imprevisto e le solite strade,
mezzanotte per te con l'inchiostro sul dito
che hai fumato un po' troppo e hai bisogno di fiato.

È VERO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

È vero che le porte del cielo
sono dure da aprire
e i sogni non bastano.
Non è vero che ti devi ammazzare
per comprare la luna
sta benissimo dove sta.
Puoi guardarla dall'autostrada
da una barca o dal letto in casa tua
se l'estate gentile
si porta la pioggia via da qui.
È vero che si vive una volta
che i bambini han ragione
più spesso degli uomini.
Non è vero che i ragazzi son strani
tra nervi e maglioni
c'è moltissima fantasia.
C'è una musica che consola
qualche moto a miscela e qualche dio
la domenica che
sta attento se c'è la polizia.
Forse è vero e forse no
che la vita sfonda e manda via l'amore
ma non è mai vero che
basta separarsi per dimenticarsi se
quando stiamo lontani un giorno
perde subito colpi il mondo mio
torna subito qui
rompiscatole grande amore mio.
È vero che star male fa male
che in Italia c'è il sole
ma le case non bastano.
Non è vero che le donne normali
van tenute per mano
tu mi aiuti fortissimo.
Io ti voglio portare fuori
dove il cielo è abbondante e buono e dio
è un signore gentile
che ha una casa sul mare per noi due.
Forse è vero e forse si
che non fa mai bene stare troppo insieme
ma non è mai vero che
quando non c'è più l'amore c'è la libertà.
È verissimo il tempo spara
ma c'è un tempo che se lo butti via
non lo trovi mai più
non parlare e commuoviti anche tu.

TROPICO DEL NORD

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti)

Vanno via.
Domani vanno via
i cento giorni magici sul tropico del nord.
Vanno via
le piogge all'improvviso
e il sole che ti brucia perfino se non c'è.
Telefoni roventi,
a casa come va
ma domani...
Vanno via
gli amici cioccolato
campioni di biliardo e di tranquillità.
Vanno via
le reti alle finestre
il cane che fa festa, ma non parla l'italiano.
La barca che va piano
le storie di magia
stanno andando via.
Vanno via
i canti della gente
a un Dio che non si sente ma che certamente c'è.
Vanno via
Dorina e le sue mele
piangeva quando le ha detto ricordatevi di me.
La strada contromano
la spiaggia coi falò
da domani...
Vanno via,
ma un po' di azzurro resta
sui vetri dell'airone che ci strappa da quaggiù.
La musica imbrigliata
nel tropico del nord
viene via con noi.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Air Studios, Montserrat - Caraibi.
Mixata: Fonoprint, Bologna.
Nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1983.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Half-Speed presso Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Per la realizzazione di questo brano Stefano D'Orazio suonò gli steel-drum ed al coro finale parteciparono 30 abitanti dell'isola di Montserrat.

Note

Produzione, realizzazione e arrangiamenti: Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian
Collaborazione musicale: Gianfranco Monaldi
Registrato negli Air Studios Montserrat Caraibi - West Indians

La foto della copertina dell'album venne scattata da Luciano Tallarini al centro congressi di Milano Fiori, ad Assago, appoggiato alla sua BMW.
L'album è stato registrato presso gli Air Lyndhurts, gli studi di registrazione fondati da George Martin nel 1969, siti sull'isola caraibica di Montserrat e costruiti nella seconda metà degli anni '70.
Il banco mixer utilizzato era un Neve/Focusrite analogico.
Venne impiegato il CMI (Computer Musical Instrument) o Fairlight, il primo campionatore/sintetizzatore in grado di immagazzinare ed elaborare i suoni grazie ad una interfaccia computerizzata.
La versione su CD di questo album fu la prima ad essere pubblicata in Italia da un gruppo nostrano.

Fonti bibliografiche

Copertina LP "Tropico del Nord"
"Pooh Book", CGD East/West
"Pooh 40 - La grande storia - 1966-2006", Sandro Neri, Giunti, 2005
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Tropico del Nord su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

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