POOH - The Best of Pooh
      27.11.1997 - Doppio CD CGD EASTWEST 3984 21569-2
      

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)
E sarà che sarà forza animale
          o sarà che non ha regole chiare
          qualche volta è insopportabile 
          ma comunque sia, è il più bel problema che c'è.
          E sarà che sarà vita incosciente
          che ti sceglie e tu non puoi farci niente.
          Può toccarti che sia tostissima
          o che scorra via facilissima.
          Puoi buttarti via o diventare un re 
          ma di come nasci, quello non dipende da te. 
          La vita che brava la vita 
          ti disegna il destino che avrai 
          te lo cuce addosso come capita. 
          La vita ti ha dato la vita 
          puoi giocartela come ti pare 
          c'è chi campa rinunciando 
          scomodando il Padre Eterno 
          quello invece che, se muore va all'inferno. 
          E sarà che sarà vita banale 
          questa fatta di guai e di sudore. 
          Una vita che, ci fa arrendere 
          a una donna che ci sa prendere.
          Non ci basta mai di sentirci amati 
          di abbracciarci e poi, fare un sacco di peccati. 
          La vita che brava la vita 
          quando credi di averla capita 
          è il momento che t'accorgi che è finita. 
          La vita ci ha dato la vita 
          tutto il resto dipende da noi
          e graffiando e scivolando
          rotolando e respirando
          il futuro è qua, ma il meglio sta arrivando.
NOTE
Di questa canzone è stato  girato un videoclip ambientato in un capannone abbandonato nei pressi di Zanica, in provincia di Bergamo.
        E' stata reincisa da Sabina Stilo in versione acustica.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)
E io dovrei comprendere
      se tu da un po' non mi vuoi
      non avrei mai capito te
      ma da capire cosa c'è.
      Dovrei tornare a casa e poi
      se il fiato ce la fa
      parlarti del mio mondo
      fuori dei miei pensieri
      poi scoprire che vuoi dormire
      che non mi senti più.
      E io dovrei ma spiegami
      contro di me che cos'hai
      come se io non fossi io
      mi dici che te ne vai.
      Son quello che respira piano
      per non svegliare te
      che nel silenzio
      fu felice di aspettare
      che il tuo gioco diventasse amore
      che una donna diventassi tu.
      Noi due nel mondo e nell'anima
      la veritá siamo noi
      basta cosi e guardami
      chi sono io tu lo sai.
      Noi due nel mondo e nell'anima
      e io dovrei comprendere
      la verità siamo noi...
      Noi due nel mondo e nell'anima
      e io dovrei comprendere
      la verità siamo noi...
      Noi due nel mondo e nell'anima
      la verità siamo noi...
NOTE
Editore: EMI Songs.
          Arrangiatore: Franco   Monaldi.
          Produzione: Giancarlo Lucariello.
          Inciso presso Milano Recording   nei mesi di aprile-maggio 1972.
          Sound Engineer: Gualtiero   Berlenghini.Ass.
          Sound Engineer: Franco Santamaria.
          Supporti: nastro   magnetico 16 piste.
          Mixer Telefunken.
        Orchestra Sinfonica della RAI Milano   composta da 44 elementi. 
Fu il primo brano italiano inciso con l'utilizzo del   sintetizzatore Mini-Moog.
I Pooh ne realizzarono una versione in spagnolo intitoltata "Tu y yo en el mas alla".
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Prendo la strada del centro
      stasera non rientro da te ormai
      lingua di menta fra i denti
      pensieri distanti da te ormai.
      È dissetante gustarsi la gente
      tranquillamente così.
      Respirerò tutta l'aria che c'è
      notte a sorpresa lontano da casa
      mi prende e mi dà questa grande città:
      come una donna mi tenta
      e diventa qua e là
      malinconia
      poesia e fantasia.
      Piazza spazzata dal vento
      io sono contento di me perché
      vivo mi basto mi spendo
      nel mondo anche senza di te ormai.
      Luna sorride fra nuvole rade
      traccia le strade per me.
      Respirerò tutta l'aria che c'è
      notte a sorpresa lontano da casa
      mi prende e mi dà questa grande città:
      come una donna mi tenta
      e diventa qua e là
      malinconia
      poesia e fantasia.    
NOTE
Editore: Suvini Zerboni / Nuova Fonit Cetra /   Babilonia.
          Arrangiatore: Franco Monaldi.
          Incisa a: Stone Castle Studios,   Carimate (CO).
          Sound Engineer: Ezio De Rosa.
          Ass. Sound Engineer: Luca   Rossi.
          Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
          Mixer: Cadac.
          Transfer a   Londra a cura di Arun Charkraverty. 
Per i cori fu usato il vocal exciter Aphex, in grado di esaltare le frequenze alte delle voci.
          Questo brano è stato utilizzato come sigla per la trasmissione "Domenica In" della RAI edizione 1979/1980 ed il videoclip venne girato ad Anzio, in un magazzino per lo stoccaggio del pesce.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Cambia il vento, cambiano i confini
      torna sempre quel che se ne va
      i giorni del futuro
      venuti da lontano
      da mille piogge e compleanni fa.
      Giorni d'aria, giorni di fatica
      ci vuole occhio, cuore e fantasia.
      Abbiamo nelle dita
      gli anelli della vita.
      Abbiamo tutti quanti un senso.
      Sognando, guarendo
      suonando seminando.
      Volando cadendo
      guidando i figli e le città.
      Le grandi stelle, piccoli mestieri
      s'incrociano nell'alba sulle vie.
      Le storie della notte
      le sveglie del mattino.
      Cerchiamo tutti di toccarci
      correndo, scalando
      rubando e accarezzando.
      Nel lampo del tempo
      in giorni senza fine mai.
      Quando i giorni sono musica
      fermiamoci a sentire.
      Se sono muri salta di là
      se sono amori abbracciali.
      È un ballo che continua
      in mille passi brevi.
      Sul palco della terra non c'è
      persona grande o piccola
      anche gli ultimi che non vincono mai,
      non si fermano mai.
      Volando, cadendo
      suonando seminando
      segnando il tempo
      per infiniti giorni in più...
NOTE
Editore: Discorso / Babilonia.
              Arrangiatore: Fio   Zanotti.
              Produzione: Pooh.
              Incisa presso Morning Studios, Carimate, nei   mesi di aprile / maggio / giugno 1986.
              Sound Engineer: Renato Cantele.
              Ass. Sound Engineer: Alfio Galimberti, Osiride Gozzi.
              Supporti: Nastro magnetico 24 piste - Mix Sony PCM 1610.
              Mixer: MCI - Sony 500.
              Transfer: Idea Studio a cura di Marco Inzadi.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Penso a te
      nei tempi della scuola con noi
      sottile pallido e un po' perso
      tu già da noi cosi diverso
      triste.
      Penso a te
      ricordo, si rideva tra noi
      di quel tuo sguardo di bambina
      di quella tua dolcezza strana
      triste. Pierre ti ho rivisto questa sera e tu
      tu abbassi gli occhi
      ti nascondi e poi
      te ne vai.
      Scusami se ti ho riconosciuto però
      sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
      non ti arrendi a un corpo che non vuoi
      senti ....
      Pierre sono grande ed ho capito sai
      io ti rispetto
      resta quel che sei
      tu che puoi.
NOTE
Il nome Pierre venne scelto per un'esigenza metrica.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)
La mia donna è l'amica che non stanca,
      la mia banca, il mio avvocato,
      la mia stella
      della sera;
      non è un gioco vivere con me,
      mi conosce come le sue mani,
      è innamorata ma sa sempre quel che fà.
      La mia donna è un discorso complicato,
      una canzone che mi toglie tutto il fiato,
      mi assomiglia,
      è una foglia al vento come me,
      sempre appesa al filo di un pallone
      fà il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata.
      Donne immaginate e vere
      clandestine dentro al nostro confine
      che affondano radici tenere
      con il vestito di una notte sola;
      donne d'amore donne d'avventura
      che ti asciugano la pioggia negli occhi,
      quando sei lontano dal tuo cuore
      e sei cattivo e non sai più capire
      perché stai male con te.
      La mia donna è una palma spettinata,
      sa suonare e cucinare e per giocare
      l'ho tradita,
      lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
      stacci attento perché poi fa male
      e gli occhi parlano chiaro
      di più delle parole.
      Donne in tasca e nei pensieri
      che ci stancano e ci fanno parlare
      due minuti di un amore insegnano
      più di una vita a correre e cadere;
      cambiare albergo non ti serve a niente,
      le città, le stanze son tutte uguali,
      quando schiacci i tasti dei ricordi,
      quando hai capito tutto troppo tardi
      e non puoi fare di più.
      La mia donna è nel suo tempo migliore
      proprio adesso che non è più la mia donna
      ci parliamo,
      mi capisce senza nostalgia,
      solo i tempi erano sbagliati
      potessi riprovare, potessimo rifare...    
NOTE
Editore: Discorso / Babilonia.
          Arrangiatore: Franco   Monaldi.
          Produzione: Pooh.
          Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni   mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
          Sound Engineer: M. Biancani.
          Ass.   Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
          Supporti: Nastro magnetico 24   piste.
          Mixer: Solid State Logic.
          Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinett - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio)
Si può essere amici per sempre,
      anche quando le vite ci cambiano,
      ci separano e ci oppongono.
      Si può essere amici per sempre,
      anche quando le feste finiscono
      e si rompono gli incantesimi.
      Si può anche venire alle mani,
      poi dividersi gli ultimi spiccioli,
      non parlarsi più, non scordarsi mai.
      Gli amici ci riaprono gli occhi,
      ci capiscono meglio di noi
      e ti metton davanti agli specchi
      anche quando non voi.
      E campioni del mondo o in un mare di guai
      per gli amici rimani chi sei,
      sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi.
      Puoi alzare barriere, litigare con dio,
      cambiare famiglia e città,
      strappare anche foto e radici, ma tra amici
      non c'è mai un addio.
      Si può essere amici per sempre,
      anche quando le donne non vogliono
      e per vivere devi scegliere.
      In amore o sei dentro o sei fuori,
      un amico ti lascia anche vivere,
      non ti scredita, no si vendica.
      Gli amici colpiscono duro,
      che neanche una madre è così,
      senza chi mi sbatteva nel muro
      forse non sarei qui.
      E campioni del mondo o in un mare di guai
      per gli amici rimani chi sei,
      sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi.
      Puoi alzare barriere, litigare con dio,
      cambiare famiglia e città,
      strappare anche foto e radici, ma tra amici
      non c'è mai un addio.
      Si può essere amici per sempre.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)
Gli amici adesso avranno tante cose da parlare e poi
      mi riempiranno di consigli e di rimproveri,
      perché adesso sto con te.
      Noi due avevamo fino a ieri i nostri amori veri
      sembravano per sempre e adesso invece siamo qui
      e nessuno capirà che sto con te
      e nonostante tutto e tutti io corro da te,
      controcorrente,
      contro la gente.
      C'è la mia vita che sta cambiando itinerario ed io
      fino a un momento fa, lo giuro, neanche lo sapevo
      e adesso sto con te.
      Ci siamo entrati lentamente nella pelle e poi
      ci siamo combattuti fino in fondo, fino a farci male
      e alla fine hai vinto tu e io sto con te
      ed è solamente amore se corro da te,
      ci siamo presi,
      ci siamo arresi.
      Stare senza di te, io no,
      stare senza di te, non si può,
      anche se poi qualche parte del cuore
      ci scoppia di dolore.
      Stare senza di te, io mai,
      stare senza di te, non potrei.
      Noi ci vogliamo
      e non ne ha colpa nessuno.
      Visto da fuori in questa nostra storia io
      faccio la parte di chi appende al chiodo l'anima,
      perché adesso sto con te.
      Ma lo sa Dio quanta fatica ho fatto invece io
      a raccontare a lei tutto di un fiato tutto di noi due,
      lei che colpe non ne ha, ma io sto con te,
      lei che è forte più di me che corro da te,
      ma questa vita,
      non è una gita.
      Stare senza di te, io no,
      stare senza di te, non si può,
      aspetteremo che torni il sereno
      da questo cielo in poi.
      Stare senza di te, io mai,
      stare senza di te, non potrei,
      voglio inventare con queste mie mani
      la vita di domani.    
NOTE
Editore: Discorso / Blu Notte.
          Arrangiatore: Fio   Zanotti.
          Produzione: Pooh. 
          Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di   aprile / maggio 1992.
          Sound Engineer: Renato Cantele.
          Ass. Sound Engineer:   Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
          Supporti: Nastro 32 piste digitale.
          Mixer: Neve.
          Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)
Che ti serve ormai
      tormentarti per capire il mondo
      farti soffiare dentro da ogni vento
      niente c'è che valga il tuo sgomento.
      Guarda invece noi
      piangi per l'amore se si perde
      odiami se sei messa da parte
      grida se l'amore grida forte.
      Perché noi qui, infiniti noi
      siamo il tempo innocente
      che nasce dal silenzio del mondo
      intorno a noi.
      Chi ti ascolta mai
      dolce e disperata tra la gente
      dove le tue mani son respinte
      ciò che non è tuo non vale niente.
      Perché noi qui, infiniti noi
      siamo il tempo innocente
      che nasce dal silenzio del mondo
      intorno a noi.
      Io ti ascolterò
      voce di stupito sentimento
      io sarò il tuo tempo in un momento
      con l'orgoglio di dormirti accanto.
      Guarda ancora noi
      piangi per l'amore se si perde
      odiami se sei messa da parte
      grida se l'amore grida forte.    
NOTE
Editore: Mascheroni.
          Arrangiatore: Franco   MOnaldi.
          Produzione: Giancarlo Lucariello.
          Incisa preso Milano Recording   nei mesi di aprile - maggio del 1973.
          Sound Engineer: Guglielmo   Berlenghini.
          Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
          Supporti: nastro   magnetico 16 piste.
          Mixer Telefunken.
          Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 bassi ad arco.
In questo brano vennero utilizzati cori a bocca chiusa a cui parteciparono i componenti dell'orchestra.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Ora si respira hai travolto
      la mia barriera una polveriera!
      Quante donne che sei stasera
      tastiera che suoni per le mie mani
      luna a cui mando i miei aeroplani
      stai cambiando i suoni alla mia musica.
      Buona primavera per chi vola
      non c'è frontiera bevo per chi è
      bravo a mangiarsi la vita vivo
      per quelli che vanno in amore
      spesso per te che mi cambi colore
      addosso per me stesso
      cambio pelle e stelle io.
      Chi fermerà la musica
      l'aria diventa elettrica
      e un uomo non si addomestica
      le corde mi suonano forte
      la molle è carica.
      Chi fermerà la musica
      quelli che non si sbagliano
      quelli che non si svegliano
      stanno nei porti a tagliarsi le vele
      tu parti nel sole con me.
      Ero barricato nel mio spazio come
      un bandito brava mi hai colpito
      ti ringrazio non hai sbagliato.
      Mi hai dato contatto alla mia maniera
      sospetto che stai per costarmi cara
      l'aria è troppo chiara per nascondersi.
      Chi fermerà la musica
      l'aria diventa elettrica
      e un uomo non si addomestica
      le corde mi suonano forte
      Chi fermerà la musica
      quelli che non si sbagliano
      quelli che non si svegliano
      stanno nei porti a tagliarsi le vele
      tu parti nel sole con me.
      Buona primavera per chi vola non
      c'è frontiera ora si respira
      quante donne che sei stasera.
      Chi fermerà la musica.    
NOTE
Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
          Arrangiatore: Franco   Monaldi.
          Produzione: Pooh. 
          Incisa: Idea Recording Studios, Milano, nei   mesi di gennaio/febbraio/marzo 1981.
          Sound Engineer: Brian Humphries.
          Ass.   Sound Engineer: Sam Baracchetti, G. F. Longo.
          Supporti: Nastro magnetico 24   piste.
          Mixer: Harrison.
          Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.
Per la realizzazione del videoclip, la cui sceneggiatura era di D'Orazio e Ivan Falardi, i Pooh si recarono sul lungomare di Rimini. I quattro invertirono i ruoli: Dodi faceva il cantante, Red era alla batteria, Roby al basso e Stefano alla chitarra.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Stefano D'Orazio)
Quel 25 aprile
      la guerra era di casa
      pioveva forte fuori dalla chiesa.
      La fame era nell'aria,
      la vita una scommessa
      ma il prete continuava la sua messa.
      Tu col vestito bianco,
      tu con le scarpe nuove,
      vi siete detti si,
      davanti a quell'altare.
      E insieme per la vita
      vi siete incamminati
      tra il tempo, le promesse e le speranze.
      La guerra che finiva,
      i balli americani,
      l'Italia da rifare con le mani.
      I 10 alla schedina
      i figli all'improvviso
      la casa troppo stretta
      e io che crescevo troppo in fretta.
      Ma dimmi come si fa
      a stare come voi
      insieme per la vita;
      che a me, l'amore quando c'è
      mi sembra sempre fuoco
      e invece dura poco.
      Sarà che anime di razza
      è un po' che non ne fanno più.
      Quel 25 aprile
      ritorna tutti gli anni
      e tutti gli anni vi ritrova insieme.
      Avete visto il mare
      e il secolo cambiare
      il papa buono e l'uomo sulla luna.
      C'è chi vi chiama nonni
      e che c'ha già vent'anni,
      è il tempo che trascorre ma non passa.
      Tu col capelli bianchi,
      tu con gli occhiali nuovi,
      vi dite ancora si
      davanti al piatto di ogni giorno.
      Ma sarà fatalità,
      fortuna o che ne so
      ma siete ancora insieme.
      E sembra amore nato ieri
      e invece sono già
      cinquanta primavere.
      E noi con tutto da imparare
      siam qui a improvvisare amore.
      Quel 25 aprile
      pioveva e gli invitati
      dicevano "Che sposi fortunati".    
NOTE
Editore: Discorso / Più in Alto.
          Arrangiatore: Fio   Zanotti.
          Produzione: Pooh. 
          Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di   aprile / maggio 1992.
          Sound Engineer: Renato Cantele.
          Ass. Sound Engineer:   Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
          Supporti: Nastro 32 piste digitale.
          Mixer: Neve.
          Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).
Per incidere questo brano vennero usati una chitarra con le corde di nylon, un contrabbasso ed una tastiera che imitava degli archi.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)
A quest'ora sanno già di noi
      i problemi cominciano adesso
      tutto è fatto ormai.
      Tu non sai la forza che mi dai
      ma conosco i rimpianti che lasci
      tu conosci i miei.
      C'è chi si stanca
      di un uomo, di una donna
      per amore che manca,
      per noi o solitudine
      o delusi dal tempo;
      so bene che per noi non fu cosi.
      Lascio una donna che crede solo in me
      tu distruggi un uomo che il suo mondo ha dato a te.
      Senza rispetto si parlerà di noi
      tutto questo io lo accetto
      non si vive un'altra volta.
      Questo per l'orgoglio mio di averti
      basta, non potranno mai fermarmi
      dimmi chi è cosi per te
      chi può ridarci gli anni persi.
      Questo fino all'ultimo dei giorni
      niente del passato può sfiorarci
      niente ci offenderà
      nessuno al mondo si permetterà
      appartiene a noi la nostra vita.
      Cena all'alba, soli tu ed io,
      ciò che resta da fare domani
      devo farlo io.
      Si risveglia in fretta la città
      nei tuoi occhi un po' stanchi ritorna
      la tua giusta età.
      Questa è la cosa più importante
      vieni voglio uscire dalla gente
      basta star nascosti qui
      non ha più senso fare così
      incomincia qui la nostra vita.    
NOTE
Editore: Mascheroni.
          Arrangiatore: Franco   Monaldi.
          Produzione: Giancarlo Lucariello.
          Incisa presso Milano Recording   nei mesi di aprile - maggio 1973.
          Sound Engineer: Guglielmo   Berlenghini.
          Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
          Supporti: nastro   magnetico 16 piste.
          Mixer Telefunken. 
          Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco, 12 fiati.
Si tratta del primo brano che Red Canzian ha registrato con i POOH.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)
Pronto buongiorno è la sveglia
      ma di muoversi manca la voglia
      colazione per modo di dire
      tutto in fretta bisogna partire
      ci aspetta già un'altra città.
      L'auto ci attende pulita
      e la conta decide chi guida
      voglio stare seduto davanti
      che i chilometri oggi son tanti
      facciamo il pieno e poi via.
      Mangia la strada il motore
      e la radio riempie le ore
      uno legge, uno dorme, uno fuma
      ed intanto s'è fatta già l'una
      fermiamoci c'è l'autogrill.
      Pranzo speciale alla lista
      e un autografo per il barista
      ventimila compresa la frutta
      un minuto per il caffè
      si parte.
      Sull'autostrada del Sole
      come sempre finisce che piove
      vai più piano che c'è la stradale
      se ci ferma facciamo qui
      Natale.
      Io questi qui li conosco
      al casello ci chiedono un disco
      dove siete stasera a suonare
      se non pago vi vengo a sentire
      ma siete più belli in T.V.
      Eccoci quasi arrivati
      ci guardiamo sui muri incollati
      e sbagliamo la strada e chiediamo
      e poi regolarmente ci perdiamo.
      Gente davanti al teatro
      sarà meglio passare da dietro
      preoccupato qualcuno ci aspetta.
      Si comincia fra poco
      fate in fretta.    
NOTE
Sulla base di questo brano Stefano D'Orazio realizzò un   videoclip registrato a Toronto, in Canada, non portato a termine a causa   dell'esaurimento dei fondi a disposizione.
          Durante l'"Italian Tour   1979" quando veniva eseguito questo brano i POOH condividevano la scena con   il tecnico di palco Pasquale Di Lauro che, vestito con un frac bianco ed il   cilindro, accompagnava il brano percuotendo con le bacchette una tavoletta di   legno, strumento battezzato da Stefano D'Orazio "Trikke ballack".
Link a video su YouTube:
          - Video promozionale girato in Canada nel 1978, regia di Stefano D'Orazio.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)
Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina,
      piangi lacrime sottili tra la gente che cammina,
      sei incinta e innamorata,
      ma sua moglie fortunata,
      resta quella là.
      Tu signora consumata da una vita prepotente,
      hai un figlio che ha studiato non lavora ma pretende,
      sembra sempre più suo padre
      che paura quando suona quel telefono.
      Ma il cielo è blu sopra le nuvole
      e non è poi cosi lontano,
      dobbiamo arrampicarci e crescere
      senza bisogno di nessuno.
      Il cielo è blu sopra le nuvole,
      oltre il silenzio ed il rumore,
      c'è chi ha le macchine e gli aerei
      però ha paura di volare,
      ma il cielo è blu sopra le nuvole.
      Tu bambino stai giocando a una guerra senza fine,
      la tua vita è in costruzione sopra travi ballerine,
      costerà dei sacrifici
      ma nessuno ha molti amici
      devi volerti bene tu.
      Ma il cielo è blu sopra le nuvole,
      dietro la rabbia ed il dolore,
      la vita è un pugno nello stomaco,
      solo per chi se lo fa dare.
      E non è poi cosi difficile,
      amarsi oggi più di prima,
      la brava gente si disintegra,
      quando si sente sola e scema,
      ma il cielo è blu sopra le nuvole.
      Il cielo è blu sopra le nuvole.
      Il cielo è blu sopra le nuvole.    
NOTE
Editore: Discorso / Babilonia.
          Arrangiatore: Fio   Zanotti.
          Produzione: Pooh. 
          Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di   aprile / maggio 1992.
          Sound Engineer: Renato Cantele.
          Ass. Sound Engineer:   Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
          Supporti: Nastro 32 piste digitale.
          Mixer: Neve.
          Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)
Non restare chiuso qui pensiero,
      riempiti di sole e vai nel cielo,
      cerca la sua casa e poi sul muro
      scrivi tutto ciò che sai, che è vero,
      che è vero.
      Sono un uomo strano ma sincero,
      cerca di spiegarlo a lei pensiero,
      quella notte giù in città non c'ero
      male non le ho fatto mai davvero,
      davvero.
      Solo lei nell'anima
      è rimasta, lo sai,
      questo uomo inutile
      troppo stanco è ormai.
      Solo tu pensiero
      puoi fuggire se vuoi,
      la sua pelle morbida
      accarezzerai .
      C'è sulla montagna il suo sentiero,
      vola fin lassù da lei pensiero,
      dal cuscino ascolta il suo respiro,
      porta il suo sorriso qui vicino,
      vicino.
      Non restare chiuso qui pensiero,
      riempiti di sole e va nel cielo,
      cerca la sua casa e poi sul muro
      scrivi tutto ciò che sai pensiero,
      pensiero...
NOTE
La canzone "Pensiero" è stata tradotta in castigliano con il titolo "Pensamiento".
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Non mi dire niente, stami ad ascoltare,
      sono troppe notti che ci dormo male,
      tu mi piaci forte, tu mi prendi dentro
      e non c'è bisogno che ti dica quanto.
      Ma la vita a volte ha i suoi comandamenti,
      qualche volta da difendere, anche con i denti,
      ti vorrei, ma lo so, non si può
      tra di noi, questo no, non si può.
      Ti sorprenderà che sia proprio io
      che non credo in niente, che non credo in dio,
      a tirare in ballo questi sentimenti
      e a tirarmi indietro con te qui davanti.
      Sei la donna del mio amico e a qualunque costo,
      non possiamo fargli questo, non sarebbe giusto;
      dirti si, sarebbe facile,
      ma io no, non posso farcela.
      Se io fossi in me ti trascinerei qui su questo letto,
      non ci penserei neanche per un po' ti farei di tutto;
      mi innamorerei come forse io non ho fatto ancora,
      ma non è così, noi saremmo noi solo per un'ora.
      Scappa via, scappa via, scappa via,
      non mi dare il tempo mai di poter cambiare idea.
      Non si può, non si può, non si può
      scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia
      non si può.
      Ti regalerò tutti i miei silenzi
      perché sei per lui più di quanto pensi,
      è la amico mio da che sono al mondo
      e non saremo noi a buttarlo a fondo.
      Quante volte lui per me è finito a botte,
      quante donne abbiam diviso, quante ne abbiam fatte,
      ma con te, questo no, non si può,
      tu per lui, sei di più, tu sei tu.
      Se io fossi in me non ti chiederei di lasciarmi stare,
      che ogni volte che ti vedrò con lui mi farò del male;
      non ti perderò se ti incontrerò in un'altra vita,
      ma stavolta no, anche se lo so che non è finita.
      Scappa via, scappa via, scappa via.
      Non si può, non si può, non si può
      scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia
      non si può.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)
Mi dispiace di svegliarti
      forse un uomo non sarò
      ma d'un tratto so che devo lasciarti
      fra un minuto me ne andrò.
      E non dici una parola
      sei più piccola che mai
      in silenzio morderai le lenzuola
      so che non perdonerai.
      Mi dispiace devo andare
      il mio posto e là
      il mio amore si potrebbe svegliare
      chi la scalderà.
      Strana amica di una sera
      io ringrazierò
      la tua pelle sconosciuta e sincera
      ma nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
      Lei si muove e la sua mano
      dolcemente cerca me
      e nel sonno sta abbracciando pian piano
      il suo uomo che non c'è.
      Mi dispiace devo andare
      il mio posto e là
      il mio amore si potrebbe svegliare
      chi la scalderà.
      ....nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
      Chiudo gli occhi un solo istante
      la tua porta è chiusa già
      ho capito che cos'era importante
      il mio posto è solo là.    
NOTE
Inizialmente alla musica di questo brano sono stati abbinati vari testi prima di giungere a quello definitivo: "Meno male" e "Tutto il tempo che vorrai" di Valerio Negrini, "La mia croce è lei" di Daniele Pace (autore della CGD, il suo testo che si rifaceva al brano "My Sweet Lord" di George Harrison del 1970, componente dei Beatles). Una volta individuato il testo appropriato, un primo titolo proposto fu "Nel mondo tanta voglia di lei".
          Giancarlo Lucariello stesso decise di far cantare "Tanta voglia di lei" a Dodi Battaglia, allo scopo di evitare che Riccardo Fogli detenesse il monopolio dell'interpretazione dei brani. 
          Il brano al "Festival Bar" li fece giungere secondi e ricevette il premio come miglior canzone dell'estate.
          I gestori dei 30 mila juke-box sparsi in Italia dovettero cambiare per tre volte i dischi di "Tanta voglia di lei" a causa dell'usura.
  "Tanta voglia di lei" venne tradotto in inglese con il titolo "I'll close the door behind me", mentre nei paesi di lingua spagnola venne titolato in vari modi: "Debes comprenderme", "El verdarero amor", "Tantos deseos de ella", "Tantos deseos de ti".
        Una versione dal titolo "Dos Amantes" entrò a far parte del repertorio di un cantante messicano, mentre un certo El Puma la ripropose in tutta l'America del Sud senza detenerne i diritti; comportamento che il personaggio ripeté negli anni successivi senza mai pagare i diritti d'autore.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)
Stella di giorno, frutto d'inverno
      io canterò per te
      se ti senti un aliante che cade
      strade d'aria avrai da me.
      Segretamente sopra la gente
      io canterò per te
      per fermarti nel viso il sorriso
      che ora c'è.
      E canterò per te
      forse hai bisogno solo di un sogno
      ma io canterò per te.
      Tu sei la bruciante fantasia
      la corrente che porta via
      confusione in mente, folla e follia.
      Tu sei, fra la gente che non è
      e io canterò per te in faccia al mondo.
      Viola di marte, sempre più forte
      io canterò per te
      come onda che viaggia alla spiaggia
      le mie braccia avrai da me.
      Con i tuoi occhi quasi mi tocchi
      io canterò per te
      per averti domani nel mondo
      via con me.
      E canterò per te
      forse hai bisogno solo di un sogno
      ma io canterò per te.
      Tu sei la bruciante fantasia
      la corrente che porta via
      confusione in mente, folla e follia.
      Tu sei, fra la gente che non è
      e io canterò per te in faccia al mondo.
      Non si può sbagliare sei
      l'altra parte del sole
      sono pronto a farmi male con te
      e via dalla gente che non è
      e io canterò per te in faccia al mondo.    
NOTE
Editore: Suvini Zerboni / Più in Alto.
          Arrangiatore: Franco   Monaldi.
          Produzione: Pooh. 
          Incisa: Stone Castle Studios, Carimate (CO)   nei mesi di febbraio/marzo/aprile 1980.
          Sound Engineer: Ezio De Rosa.
          Ass.   Sound Engineer: Mario Lovallo.
          Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
          Mixer:   Cadac 36 canali.
          Transfer: Master Room, Londra, a cura di Arun   Chakravery.
Questo brano è stato utilizzato come sigla d'apertura per la trasmissione televisiva "Un disco per l'estate". Il relativo videoclip venne realizzato su di una chiatta al lago d'Iseo, al'alba di una domenica mattina, con un elicotterò che filmò l'arrivo dei Pooh a bordo di un motoscafo, mentre suonavano gli strumenti ed in piedi su di un campanile.
Questo brano è stato utilizzato come sigla televisiva.
Link a video su YouTube:
          - Videoclip del brano.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)
Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare,
      col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
      perduti nel corriere della sera,
      nel va e vieni di una cameriera,
      ma perché ogni giorno viene sera?
      A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
      perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
      Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
      perché la vita l'ha già messo al muro,
      o perché in un mondo falso è un uomo vero.
      Dio delle città
      e dell'immensità,
      se è vero che ci sei
      e hai viaggiato più di noi,
      vediamo se si può imparare questa vita,
      e magari un po' cambiarla,
      prima che ci cambi lei.
      Vediamo se si può,
      farci amare come siamo,
      senza violentarci più,
      con nevrosi e gelosie.
      Perché questa vita stende,
      e chi è steso o dorme o muore,
      oppure fa l'amore.
      Ci sono uomini soli per la sete d'avventura,
      perché han studiato da prete o per vent'anni di galera,
      per madri che non li hanno mai svezzati,
      per donne che li han rivoltati e persi,
      o solo perché sono dei diversi.
      Dio delle città
      e dell'immensità,
      se è vero che ci sei
      e hai viaggiato più di noi,
      vediamo se si può
      imparare queste donne
      e cambiare un po' per loro,
      e cambiare un po' per noi.
      Ma Dio delle città
      e dell'immensità,
      magari tu ci sei
      e problemi non ne hai.
      Ma quaggiù non siamo in cielo,
      e se un uomo perde il filo,
      è soltanto un uomo solo.
NOTE
Editore: Discorso / Babilonia.
              Arrangiatore: Emanuele Ruffinengo.
              Produzione: Pooh.
              Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di ottobre / novembre / dicembre 1989.
              Sound Engineer: Renato Cantele.
              Ass. Sound Engineer: Giorgio Pratella, Osiride Gozzi.
              Supporti:   Nastro digitale 32 piste.
              Mixer: Neve 60 canali.
              Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.
Con questo brano i Pooh hanno vinto il "Festival di Sanremo" del 1990. Dee Dee Bridgewater interpretò la versione in inglese, "Angel of the night".
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Lo so
      so tutto non parlare più
      lo so che forse è meglio
      ma crederci non voglio
      non c'ero preparato
      ci vuole fiato a dirti.
      Addio
      c'è fumo e odore caldo qui
      di dolci e di caffè
      ognuno pensa a sé
      è il giorno più normale
      ma io sto male, male.
      Dammi solo un minuto
      un soffio di fiato
      un attimo ancora
      stare insieme è finito
      abbiamo capito
      ma dirselo è dura
      è stato un bel tempo il mio tempo
      con te.
      Dammi solo un minuto
      un soffio di fiato
      un attimo ancora
      noi tranquilli e lontani
      ognuno per sé
      piangeremo domani
      ma che coraggio che hai
      come fai?
      E poi
      guardo in fondo cosa sei
      un fuoco presto spento
      se tira un po' di vento
      un gioco senza impegno
      ma lasci il segno tu.
      Dammi solo un minuto
      un soffio di fiato
      un attimo ancora
      stare insieme è finito
      abbiamo capito
      ma dirselo è dura
      svegliati svegliami dai
      come fai?
      Ma è vero che sta tremando il tuo respiro
      ma sì che è proprio vero.
      Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo
      dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando.
NOTE
Per questo brano vennero provati 9 testi diversi, per poi scegliere come definitivo il primo scritto da Valerio Negrini.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ; CD "The Best of Pooh", 1997)
Si chiama Buona Fortuna e va
      come può
      col futuro a metà.
      È della Vergine
      e si sa
      le menate che ha.
      Faccia da Rock
      vive la vita no-stop.
      Ha le sue gatte che
      oramai
      sa pelare da sé.
      Compra l'America
      e la dà via
      per un dollaro in più.
      Ci beve su
      e fa l'amore da sé.
      Naviga la città
      ma non si bagna mai se gli piove addosso.
      E la fa facile
      tiene in finestra l'erba di California,
      respira e sogna
      domani va da sé.
      Butta via le sue idee
      come se quasi andassero fuori moda.
      Ti dirà unica
      ma s'è portato a letto anche la fortuna
      Buona Fortuna
      domani va da sé.
      Buona Fortuna a te.
      Razza difficile
      cambia idea
      se gli scappa così.
      Giorni a colori poi
      spenderà
      se gli parli di te.
      Fa quel che vuoi
      per un sorriso di più.
      Punterà su di te
      gioca la vita tutta in una partita.
      Ma non sa perdere
      ha sempre un asso addosso, una scusa buona
      e tanta fortuna
      sempre vicino a sé.
      Ti darà mille idee
      per inventarti storie da raccontare.
      Dice che partirà
      in una notte accesa da tanta luna.
      Buona Fortuna
      domani va da sé.
      Buona Fortuna a te.    
NOTE
Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
          Arrangiatore: Franco   Monaldi.
          Produzione: Pooh. 
          Incisa: Idea Recording Studios, Milano, nei   mesi di gennaio/febbraio/marzo 1981.
          Sound Engineer: Brian Humphries.
          Ass.   Sound Engineer: Sam Baracchetti, G. F. Longo.
          Supporti: Nastro magnetico 24   piste.
          Mixer: Harrison.
          Transfer: Idea Recording a cura di Marco   Inzadi.
Per la prima volta il pianoforte di Roby Facchinetti non è   quello acustico ma quello elettrico Yamaha.
          "Buona fortuna" parla di   Stefano D'Orazio.
          Questo brano è stato utilizzato come sigla finale per la   trasmissione "Discoring" della RAI, insieme ad un videoclip girato nel mese di settembre 1981 a Padova durante una delle ultime date del concerto estivo e poi realizzato a Londra utilizzando un'apparecchiatura in grado di fare lo squeeze zoom, un particolare effetto tridimensionale.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
C'è molto lontano
      un mondo strano
      strano e fantastico
      là non è mai sera
      la primavera dura una vita
      ma trovarla non potrò
      è finita
      c'è il silenzio tra di noi, si.
      Qui, qui nel silenzio
      dove nascondo
      l'anima mia per te
      qui in un momento
      si ferma il pianto
      e tace il vento.
      Perché sei andata via
      in silenzio
      e la colpa è stata mia, si.
      Perché sei andata via
      in silenzio
      e la colpa è stata mia, si.
      Qui, qui nel silenzio
      sto ritrovando
      l'anima mia per te
      qui in un momento
      si asciuga il pianto
      e tace il vento
      ma se il fuoco tra di noi
      non si è spento
      io con te ritornerò
      si con te.
NOTE
Editore: Sciascia.
          Collaboratore musicale: E. Ruffinengo.
          Produzione e realizzazione: Pooh.
          Incisa ai Morning Studios,   Milano, nel mese di ottobre 1990.
          Sound Engineer: Giamba   Lizzori.
          Supporti: Nastro 32 piste digitale.
          Mixer: MCI 500.
Questo brano è stato inciso in presa diretta con un unico   microfono panoramico su chitarra, basso, organo Hammond e batteria suonati in contemporanea.
        Questo brano è stato inciso in una nuova versione, più lenta,  da  Riccardo Fogli ed inserito nel suo LP "Riccardo Fogli", pubblicato nel  1976.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)
Lei entrò, sulle scale qualcuno guardò
      i suoi strani vestiti
      appoggiò le spalle alla porta dicendo:
      con lui ci siamo lasciati
      osservai due occhi segnati
      e il viso bagnato dalla pioggia
      non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
      La guardai,
      ed ebbi un momento di pena,
      perché sembrava smarrita,
      io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí,
      ma è proprio finita disse poi
      ritrovando un sorriso a stento:
      comunque l'ho voluta lo sai,
      le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
      Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
      dall'ultima volta si sentiva
      che era più sola, più cattiva.
      Si calmò, guardandosi intorno
      e parlammo di me, bevendo più volte
      si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
      con te ero io la più forte
      disse poi inseguendo un pensiero:
      è vero, con te io stavo bene
      e se io fossi una donna che torna
      è qui che tornerei.
      Poi cenammo qui, le chiesi:
      domani cosa fai
      la pioggia batteva sui balconi
      rispose: ci penserò domani!
      Mi svegliai la mattina
      e sentii la sua voce di là:
      parlava in inglese la guardai:
      aveva il telefono in mano e il caffè
      e non mi sorprese accettai il breve sorriso
      e il viso di una che non resta.
      Se puoi, mi disse, se puoi,
      non cambiare mai da come sei!
      Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già,
      passava un tassi, lo prese al volo
      abbi cura di te, pensai da solo.
NOTE
Il testo di questa canzone è stato ispirato dalla protagonista femminile del film "Un sacco bello" di Carlo Verdone.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia)
È ancora tutto all'aria da ieri sera,
      è più comodo in albergo,
      paghi il conto e te ne vai;
      ma in certe cose tu ci credi ancora,
      far l'amore nel tuo letto,
      prepararmi il tuo caffè;
      è poi mi lasci andare via, quando è ora,
      perché ognuno ha la sua vita,
      e la mia non è con te.
      Sei l'altra donna,
      la libertà,
      quella che sa e non può dir niente,
      quella che all'alba rimane sola,
      e che non può mai lasciare impronte,
      con me non puoi cercare casa,
      o uscire insieme a far la spesa,
      sei l'altra donna,
      quella importante,
      quella che ha tutto e non ha niente, di me.
      Mio figlio è un'altra storia, un altro amore,
      tu non puoi partecipare, Dio lo sa se io vorrei.
      Tu in macchina con me non puoi fumare,
      mozziconi col rossetto. parlerebbero di te;
      ma in fondo tu che colpa hai del mio cuore,
      delle ore che mi manchi, dei problemi che mi dai.
      Sei l'altra donna,
      la libertà,
      quella che sa perché ritorno,
      e quanta pace tu mi sai dare,
      io dirò tutto a lei un giorno,
      faremo insieme un'altra casa,
      io e te che siamo un'altra cosa.
      Io e te che siamo la stessa cosa,
      faremo insieme la nostra casa;
      prima dell'alba c'è ancora un'ora,
      stringimi forte e sogna ancora,
      di noi.    
NOTE
Editore: Discorso / Più in Alto.
          Arrangiatore: Emanuele   Ruffinengo.
          Produzione: Pooh.
          Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi   di ottobre / novembre / dicembre 1989.
          Sound Engineer: Renato   Cantele.
          Ass. Sound Engineer: Giorgio Pratella, Osiride Gozzi.
          Supporti: Nastro digitale 32 piste.
          Mixer: Neve 60 canali.
          Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ...)
Oh, oh, piccola Katy
          oh, oh, piccola Katy
          oh, oh,   oh!
          Piccola Katy, stanotte hai bruciato
          tutti i ricordi del tuo   passato
          tutte le bambole con cui dormivi
          ed il tuo diario che sempre   riempivi
          solo con ciò che faceva
          piacere anche di notte l'andava a   vedere.
          Piccola Katy, oh, oh
          piccola Katy oh, oh, oh!
          Piccola Katy,   stanotte hai capito
          che carezzandoti ti hanno tradito
          e alle tue mani han   legato il calore
          che si conquista in un'ora d'amore
          e in questo mattino di   grigia foschia
          di colpa hai deciso di andartene via.
          Piccola Katy, vai   vai
        piccola Katy vai vai vai!
        Vai, vai piccola Katy
        vai vai piccola Katy
        vai vai   vai!
        Piccola Katy, la porta è socchiusa
        non devi nemmeno inventare una   scusa
        dormono tutti di un sonno profondo
        e questo silenzio è la fine del   mondo
        chiudi pian piano e ritorna a dormire
        nessun nel mondo ti deve   sentire.
        Piccola Katy
        ciao ciao, piccola Katy
        ciao ciao, piccola   Katy.    
NOTE
Editore: Sciascia.
          Collaboratore musicale: E.   Ruffinengo.
          Produzione e realizzazione: Pooh.
          Incisa ai Morning Studios,   Milano, nel mese di ottobre 1990.
          Sound Engineer: Giamba   Lizzori.
          Supporti: Nastro 32 piste digitale.
          Mixer: MCI 500.
Messo sul lato B del 45 giri "In   silenzio / Piccola Katy" perché giudicato pessimo da Sciascia, il discografico, questo brano è stato il primo vero successo dei POOH.
          Il brano è stato ispirato dalla canzone "She's leaving home" dei Beatles, mentre il riff iniziale di chitarra elettrica deriva da "Got To Get You Into My Life", sempre dei Beatles, pubblicato nell'album "Revolver".
          La parte parlata presente nella versione originale era stata inserita perché era stata registrata una base musicale più lunga del testo.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)
Cercando di te
      ho consumato la mia vita,
      tra storie in salita
      e provvisorie verità;
      il tempo è pieno di sorprese
      e qualche volte ci assomiglia,
      si sogna e si sbaglia
      e ci si spegne sempre un po'.
      Cercando di te
      in ogni donna che ho incontrato,
      ho sempre inventato
      passioni grandi più di me;
      ma son tornato sempre solo
      a medicarmi le ferite,
      convinto ogni volta
      che non ti avrei trovata mai.
      Capita che poi
      quando non hai voglia più di crederci,
      ti cade addosso un'emozione,
      cresce prepotente e senza regole e d'un tratto
      torni a vivere.
      Comincia da qui
      il secondo tempo della vita mia
      e tutto quello che sarà,
      è ancora da scrivere.
      Non mi sveglierò
      con un sorriso sconosciuto accanto,
      sempre straniero in ogni letto,
      col mio cuore sconfitto
      cercando di te.
      Cercando di te
      nelle maree che ho attraversato,
      ho sempre incontrato
      troppe parole e poco amore,
      tu parli poco e non prometti
      ma sai scaldare le mie notti
      e quando mi manco
      sono sicuro che ci sei.
      Ora che sei qui
      mi sorprende a perdere abitudini
      che non avrei cambiato mai,
      questa confusione che mi fa sentire vivo,
      me la merito.
      Comincia con te
      il secondo tempo della vita mia
      e tutto quello che vorrò
      è solo pretenderti.
      Svegliarmi con te,
      con questa faccia forse un po' sgualcita,
      da notti bianche per amore,
      per fatica o dolore,
      ma vivendo con te.    
NOTE
Editore: Discorso / Blu Notte.
(John Lennon - Yoko Ono - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Stefano D'Orazio)
So this is christmas
      and what have you done 
      another year over 
      and a new one just begun 
      and so this is christmas 
      i hope you have fun 
      the near and the dear one 
      the old and the young.
      A very Merry Christmas 
      and a happy New Year 
      let's hope it's a good one 
      without any fear.
      And, so this is christmas
      for weak and for strong 
      for rich and the poor ones 
      the world is so wrong
      and so happy christmas 
      for black and for white 
      for yellow and red ones 
      let's stop all the fight.
      A very Merry Christmas 
      and a happy New Year 
      let's hope it's a good one 
      without any fear.
      And, so this is christmas 
      and what have we done 
      another year over 
      and a new one just begun 
      and, so happy christmas
      we hope you have fun 
      the near and the dear one 
      the old and the young.
      A very Merry Christmas 
      and a happy New Year 
      let's hope it's a good one 
      without any fear.
      War is over, If you want it 
      war is over now
      War is over, If you want it 
      war is over now
      War is over, If you want it
      war is over now
      War is over, If you want it
      war is over now
      War is over, If you want it
      war is over now.    
NOTE
Editore: Warner Bros Music Italy.
          Arrangiatore: Franco   Monaldi.
          Produzione: Pooh.
          Incisa presso Idea Recording Studios, Milano,   nel mese di ottobre 1983.
          Sound Engineer: G. F. Longo.
          Ass. Sound   Engineer: Sam Baracchetti.
          Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
          Mixer:   Harrison.
          Transfer: Idea Recording Studios, Milano, a cura di Marco Inzadi 
Questo singolo venne stampato in 300 copie, pensato unicamente come dono natalizio per amici e discografici. I diritti per la pubblicazione erano stati ottenuti da Yoko Ono quando il gruppo la conobbe durante un viaggio a New York nella primavera del 1982. La incontrarono davanti al Dakota House in modo fortuito; con lei scattarono una foto in un giardino poco distante, Strawberry Fields.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)
Chiaro è il mattino che nasce dall'Est
      questa foresta è tua...
      Nato selvaggio puro nell'anima
      non sai paura cos'è.
      Quei cavalieri simili a Dei
      non li hai mai visti però
      non paura nasce dentro.
      Folle nell'alba tu vuoi conoscere
      ciò che nel bosco non c'è
      hai scoperto il tuo destino
      il tuo destino nel nome che tu avrai
      re della luce sarai
      corri, corri, corri, corri.
      Parleranno a te di Dio, del Re
      le fanciulle fiore nel viaggio vedrai
      in un grande sogno antico
      la tua nuova vita solitario ti sospingerà
      e un dubbio ti conquisterà.
      L'incantata età straniera di lei
      non è gloria o vento ma dolce realtà
      dentro l'erba alta al fiume
      le tue armi al sole e alla rugiada hai regalato ormai
      sacro non diventerai
      qui si ferma il tuo cammino.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Grazie che hai chiamato parla ancora
    dimmi dove sei e come stai...
    io mi so arrangiare
    qui sai non c'è nessuno
    anche se ho bisogno di qualcuno.
    C'è un dolore duro da guarire
    certo non è solo colpa tua
    tu mischiavi troppo il sesso con l'amore
    io puntavo troppo dritto al cuore.
    Non lasciarmi mai più 
    no, non lasciamoci più.
    Grazie per ora, per esistere ancora
    in questo momento perfetto
    se stai ritornando da me
    sai che mi trovi, hai ancora le chiavi...
    se piangi e non riesci a parlare
    non riattaccare!...
    Non lasciarmi mai più
    No, non lasciamoci più.
    Non potrai fermare queste mani
    quando tra mezz'ora sarai qui 
    non avremo il tempo di uscire dai vestiti
    quel che è stato è stato e Dio ci aiuti.
    Non lasciarmi mai più
    No, non lasciamoci più.
    Grazie per ora, per esistere ancora
    non sto esagerando ti giuro
    non so fare a meno di te?
    Sai che piangendo non si riesce a parlare
    è l'alba più bella del mondo
    non riattaccare.
    Non lasciarmi mai più
    No, non lasciamoci più.
    Non lasciarmi
    non lasciarmi mai più.
    Non lasciarmi
    non lasciarmi mai più.
    Non lasciarmi
    non lasciarmi mai più.
Roby Facchinetti: voce, pianoforte, tastiera.
Dodi Battaglia: voce, chitarra.
Stefano D'Orazio: voce, batteria, percussioni.
Red Canzian: voce, basso.
Produttore: Emmanuele Ruffinengo.
        Registrazione: Morning Studio di Milano.
Edizione su doppia musicassetta in box di cartoncio della CGD Eastwest.
"Pooh Book", CGD East/West
          "Quello che non sai", a cura di   Francesco Dassisti, Mondadori, 1997
          "Pooh 40 - La grande storia -   1966-2006", Sandro Neri, Giunti, 2005
        "Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010
        http://it.wikipedia.org/wiki/Contrasto_%28album%29
        http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_Katy
        http://it.wikipedia.org/wiki/Tanta_voglia_di_lei
Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di The Best of Pooh su www.ipooh.it.
I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
      La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
      Link al testo completo.
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