MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - ...Stop - 26.11.1980 - LP CGD 20225

...Stop

Lato A
Caro me stesso mio
Stagione di vento
Numero uno
Vienna
Ali per guardare, occhi per volare

Lato B
Canterò per te
Aria di mezzanotte
Quasi città
Gatto di strada
Inca

CARO ME STESSO MIO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Tutto mi sembra imperfetto, contatto non c'è.
Faccio una doccia, la faccia allo specchio com'è?
Non mi somiglio più, davvero,
caro me stesso mio:
cosa è successo? Adesso ci penso io.
Telefoniamo a una certa persona che sai
e recitiamo la scena che ho fretta di lei:
tempo mezz'ora e, di corsa,
nostra signora è qui;
gli altri problemi vanno a domani.
Voglio tempo io, voglio aria,
qui ce l'hanno con me,
ma io sto attento; e a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.
Scatta un riflesso, il mio sguardo si sveglia di già,
come un diamante che spacca lo specchio a metà.
E ci vediamo già più chiaro,
caro me stesso mio:
tutti i problemi vanno a domani.
Voglio tempo io, voglio aria,
qui ce l'hanno con me,
ma io sto attento; e a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.
E a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.


NOTE

Dodi Battaglia usò una Gibson SG.
Il tamburello è stato suonato da Franz Di Cioccio della Premiata Forneria Marconi.

STAGIONE DI VENTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Tempo per un caffé,
piove addosso che maggio è?
In viaggio per la città
paesaggio di faccia al bar.
È peggio per chi sta solo,
ho il vantaggio che aspetto lei.
E rido per fatti miei,
sono spiccioli di poesia.
Passano i passi miei
su biglietti buttati via.
La mia mente è un congegno a tempo
se io sogno mi sveglierà.
Finalmente sta per tornarmi lei,
pagherei la cena al mondo,
ma la gente sta negli ombrelli e va,
si confonde col tramonto.
È stagione di vento
e adesso direi che è tempo di lei,
ma se passa il momento
persona che va un'altra verrà:
è questione di tempo.
Sbocciano qua e là
conigliette di piano bar.
Spuntano dai tassi,
eccitante aspettare qui.
La mia mente è un congegno a tempo
se io sogno mi sveglierà.
Finalmente sto aspettando lei
con lo sguardo attento al mondo.
Non mi chiuderò, non mi spegnerò
al ritardo di un momento.
È stagione di vento
e forse direi che è tempo di me,
quando passa il momento
persona che va, un'altra verrà.
È questione di tempo.

NUMERO UNO

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Red Canzian)

Tu grande artista,
sempre a galla, un po' equilibrista.
Numero uno,
dopo te non ce n'è per nessuno.
Hai talento da spendere,
tasche grandi, pazienza corta
e pochi però.
E appena nato
la tua culla già sembra un teatro
da dove ti inventi
per l'attenta platea di parenti.
Mangi pane e genialità,
istrione per vocazione:
ed eccoti qua.
Venditi venditi subito,
prima che la fortuna si svaluti.
Vai che adesso il gioco tocca a te,
tira su fin che ce n'è.
Tu di gran moda,
vai a ruba dal palco alla strada,
chissà se per sbaglio
con i tuoi riflettori al guinzaglio.
Faccia sempre probabile,
occhio buono della domenica,
aria da re.
Venditi venditi subito,
prima che la fortuna si svaluti.
Vai che adesso il gioco tocca a te,
tira su fin che ce n'è.


NOTE

Dodi Battaglia usò una Gibson SG.
In un primo tempo Antonello Venditti cantò l'introduzione di questo brano, ma in fase di missaggio il suo produttore, Alessandro Colombini, bloccò tutto.

VIENNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Donna sul ponte alla porta dell'est:
passa un filo di nuvole sugli occhiali di lei.
Vienna leggera, catturami un'altra volta,
con i miei nodi da sciogliere
fra le mani di lei.
Aria d'argento soffia dall'Ungheria,
come un serpente domestico il Danubio va via.
Vienna pastello, cancellami la frontiera,
con tutti i voli che partono
e ogni treno che va.
Fari di sole fragile, occhi di smalto blu
e il passaporto pesa sempre più.
Giugno dai muri tiepidi dietro le labbra di lei,
mentre mi prende e mi risponde e mi pretende qui.
Donna alle spalle alla porta del sud
ed un riflesso che scivola fra le ciglia di lei.
Vienna sospesa nel sogno di luna nuova:
è una ferita fra gli alberi
l'autostrada che va.
Sorsi di buio limpido bagnano gli occhi miei
ma non so mai fermarmi, come mai?
Vienna di legno e fragole,
resta nel sogno con lei;
c'è un orizzonte troppo presente che mi pretente già.
Vienna per niente,
per andarsene come al solito.

ALI PER GUARDARE, OCCHI PER VOLARE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Svegliai tra i pensieri il sogno,
entrai nell'idea di te,
fermai fra le labbra il tempo,
contai una luna in più.
Non c'è primavera al mondo
se tu non ti ascolti dentro;
la mia luna è piena,
cosa fai lontana?
Passò sulla fiamma il vento,
svegliò molte stelle in più.
Se avrai ali per guardare,
se avrai occhi per volare
per confini aperti,
non dimenticarti
di me, di me.

CANTERÓ PER TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Stella di giorno, frutto d'inverno
io canterò per te
se ti senti un aliante che cade
strade d'aria avrai da me.
Segretamente sopra la gente
io canterò per te
per fermarti nel viso il sorriso
che ora c'è.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Viola di marte, sempre più forte
io canterò per te
come onda che viaggia alla spiaggia
le mie braccia avrai da me.
Con i tuoi occhi quasi mi tocchi
io canterò per te
per averti domani nel mondo
via con me.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Non si può sbagliare sei
l'altra parte del sole
sono pronto a farmi male con te
e via dalla gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Più in Alto.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Stone Castle Studios, Carimate (CO) nei mesi di febbraio/marzo/aprile 1980.
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Mario Lovallo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac 36 canali.
Transfer: Master Room, Londra, a cura di Arun Chakravery.

Questo brano è stato utilizzato come sigla d'apertura per la trasmissione televisiva "Un disco per l'estate". Il relativo videoclip venne realizzato su di una chiatta al lago d'Iseo, al'alba di una domenica mattina, con un elicotterò che filmò l'arrivo dei Pooh a bordo di un motoscafo, mentre suonavano gli strumenti ed in piedi su di un campanile.

ARIA DI MEZZANOTTE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti, Red Canzian - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Era cresciuta in fretta
più di qualche stagione fa.
Sognava a testa bassa
tra i respiri della città.
Vorrei, vorrei, chissà cosa mai vorrei.
Pregava spegnendo la luce.
Lui era nato al porto
ma non era partito mai.
Sempre col fiato corto
rimandava il domani a poi.
Di lei, di lei, diceva non morirei,
ma poi non ci dormiva la notte.
Notte improvvisa, domenica spesa
tra novità.
Ridono insieme s'è arresa l'attesa,
sarà chissà.
Ed eccoli qui giocando a sognare
a dirsi promesse, a darsi parole,
a farsi l'amore.
Aria di mezzanotte
fra un minuto è già lunedì
l'alba ha le scarpe rotte
ma tra poco sarà già qui.
Vedrai, vedrai, accendono la città
e spengono insieme la notte.
Notte che passa, ma resta la festa
finché sarà
forse per gioco; per sempre per poco
sarà chissà.
E restano qui a darsi parole
le barche alla corda aspettano il sole,
e un giorno migliore.
E restano qui a darsi parole
le barche alla corda aspettano il sole,
e un giorno migliore.

QUASI CITTÁ

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Che malinconia
provincia di fabbriche e motel
campagna del nord di quasi città
di treni che passano.
Che malinconia
pensavi: mi sto buttando via
la grande città che sonno non ha
mi aspetta per vivere.
Dietro gli occhiali da sole
l'uomo disse: Bella, vieni qui
io posso farti volare
farti diventare ciò che vuoi.
Che malinconia
Milano che cerca compagnia
lui disse: tu sei da fotografia
sei quella che aspettano.
Caso di sospetta simpatia
due armi sapienti gli occhi suoi
american bar di periferia
un mondo di uomini.
Sguardi, sorrisi, parole
vino freddo in gola, libertà
sabato sera speciale
quel che vuole prende la città.
Che malinconia
Milano che cerca compagnia
la breve allegria si sbriciola già
sei solo un giocattolo.
Scale senza luna casa sua
ti accorgi che sai come sarà
vuoi dire di no, andartene via
ma i muri si muovono.
Che malinconia
buttare le spalle in un tassì
e uscire dal film nell'alba che spia
di treni che partono.
Viaggio di lentissima agonia
stazione prigione nostalgia
di quasi città, che sia come sia,
finestra da chiudere
per provare a non sognare più.

GATTO DI STRADA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Punto il dito nel cuore dell'Europa,
sono qui.
Dorme al sole il motore,
risvegliare non si può.
Nel mezzogiorno giallo di grano io
mi sdraio all'ombra dell'ombra mia.
Punto i gomiti al cuore della terra,
sono qui.
Fresche spine di birra nelle vene:
penso a me.
Completamente gatto di strada che,
dovunque vada resiste e
conquista un posto per sé.
E viaggia insieme a me la tempesta
che spettina i pensieri in testa a chi
pretende di cercarmi dentro
di sapere il centro mio.
Perché non siete qui tutte quante
a spingere il mio carro che non va?
In mezzo a questo niente strano
da deserto indiano,
qui vi vorrei.
Pianto gli occhi nel cuore del silenzio,
penso a chi
mi dovrebbe aspettare
non si muore, non per me,
completamente gatto selvaggio che,
se vale il viaggio, si muove e
ti trova e arriva da te.
E viaggia insieme a me la mia pelle
che accende le tue stelle, se ne hai;
se non ho fatto in tempo oggi
domani mi vedrai,
perché non basti tu nella mente
a spingere il mio carro che non va.
In mezzo a questo niente strano
da deserto indiano
non ce la fai.


NOTE

Questo brano è nato con il titolo "California".

INCA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Disse il soldato al suo re
nuovo mondo tu avrai
dammi tempo e vedrai.
L'indio il coltello puntò sulle stelle a ponente
e le navi contò
poi disse: oltre il mare c'è il niente
chi viene dal niente nemico non è.
Dentro la città dai muri d'oro
ai soldati il fiato si fermò
sopra l'innocenza del giaguaro
l'aquila cristiana si gettò.
L'indio il coltello puntò contro il sole
tu farmi del male non puoi.
Abbassò le braccia ai fianchi e disse: fermati
mille volte puoi colpirmi e non cadrei
una strana meraviglia prese gli uomini
il bandito di Castiglia chiese a lui
tu paura non hai
ti fai gioco di noi
il tuo trucco qual è?
Notte di fortezza e fiamme d'oro
disse l'indio: uccidimi e vedrai
vedrai con quei tuoi occhi di sparviero
il sole aprire ancora gli occhi miei
l'alba tra un po' spezzerà le tue armi
tu farmi del male non puoi.
Ma quel sogno fu silenzio e cadde fragile
ed il cuore di smeraldo si fermò
poi le spalle della notte si incendiarono
e quel sole il re del sole non svegliò.
Le navi il soldato riempì, e con l'oro partì
col permesso di Dio.


NOTE

In questo brano Negrini riversò tutte le suggestioni raccolte durante il suo viaggio in Perù.

Note

Prodotto, arrangiato e realizzato da Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio
Dodi Battaglia: chitarre, voce
Stefano D'Orazio: percussioni, batteria, flauto, voce
Roby Facchinetti: tastiere, pianoforte, sintetizzatori, voce
Red Canzian: basso, violoncello, voce

Art director della copertina fu Mario Convertino: vi campeggia un enorme metronomo rosso ed i Pooh, aggrappati ad una corda, cercano di fermarlo. Ed un metronomo fece parte della scenografia del palco durante il tour svoltosi negli stadi.

...Stop
Foto dall'interno della copertina

Altre edizioni

Edizione su musicassetta della CGD, 30 20025.
1987 = Edizione su CD della CGD, CDS 6049.
1990 = Edizione su musicassetta della Warner Music, 9031-70520-4.
1990 = Edizione su CD della Warner Music, 9031-70520-2.

Fonti bibliografiche

Copertina LP "...Stop"
"Pooh Book", CGD East/West
"Pooh 40 - La grande storia - 1966-2006", Sandro Neri, Giunti, 2005
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di ...Stop su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

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